tag:blogger.com,1999:blog-32603960.post3764928561485485680..comments2024-02-08T22:19:48.679+01:00Comments on STAMPA, SCUOLA E VITA: Il Giorno della Memoria: i soldati italiani prigionieri dei nazistiUnknownnoreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-32603960.post-78555961526265022332010-01-28T16:16:54.003+01:002010-01-28T16:16:54.003+01:00Sono la figlia di un soldatro italiano internato a...Sono la figlia di un soldatro italiano internato a bErlino dopo l' 8 settembre del '43. Due anni di prigionia, lavoro coatto, fame, umiliazioni, stenti. Non ha avuto nessun risarcimento dallo stato italiano. Si chiamava Vito e fu catturato dai tedeschi nella caserma militare dell' aviazione a Torino, dove svolgeva il servizio militare. Nel giorno della memoria penso sempre a lui e ai tanti dimenticati di quella tragedia.ANGELAhttps://www.blogger.com/profile/14368107881629945653noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-32603960.post-56611937395014545672009-01-29T14:06:00.001+01:002009-01-29T14:06:00.001+01:00Il libro di Vittorio Vialli, "Ho scelto la rigioni...Il libro di Vittorio Vialli, "Ho scelto la rigionia", ha come sottotitolo, "La resistenza dei soldati italiani deportati 1943-45", notare la resistenza con la R minuscola. I nostri soldati hanno sofferto pene d'inferno, e non solo durante i gelidi inverni di una Germania che aveva scelto l'atroce cammino della follia. Inoltre, la legge 20 luglio 2000, n° 211 è stata varata dal governo di centro sinistra: anche loro fascisti! Invece, sig. Dorren, perché non ci chiediamo dove sono andati a finire i "discendenti" dei 700.000 deportati? Ponendo che ogni deportato abbia perlomeno 10 discendenti tra i solo parenti stretti, fa 7.000.000. Nel caso di mio zio Arturo i parenti stretti sono 50, farebbe 45.000.000, togliendo le sovrapposizioni possibili, dovrebbero esistere perlomeno 20.000.000 coinvolti in questo drammatico episodio della storia contemporanea italiana. Perché il silenzio? Secondo me, la Memoria smarrita si infrange sull'indifferenza prodotta dall'incapacità della scuola italiana e dei libri di testo di saper affrontare questo scottante tema. La ferita prodotta dalla Guerra Civile in quegli anni non si è ancora rimarginata. Molti giovani credono di essere di destra solo perché non è stato dato loro modo di capire. E' una reazione spontanea al silenzio e alle celebrazioni sempre a favore dei Vincitori. Vae Victis (Guai ai Vinti), dicevano i romani. Cmq, la ringrazio per le Sue riflessioni. E' dal confronto che nascono nuove idee, dal dialogo si possono gettare le basi verso una presunta verità. Meglio di nienteroberto mauriziohttps://www.blogger.com/profile/06848056304790297496noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-32603960.post-79500080192752392432009-01-29T01:30:00.000+01:002009-01-29T01:30:00.000+01:00I soldati italiani deportati dai nazisti non erano...I soldati italiani deportati dai nazisti non erano e non potevano essere i repubblichini che erano alleati di Hitler. Appartenevano all'esercito italiano. Hai mai sentito parlare della stage di efalonia e di Corfù? I tedeschi uccisero soldati italiani. Nel blog c'è anche il libro con la prefazione di Sandro Pertini. Se Sandro Pertini, perseguitato da Mussolini, e fascista sono fascista anch'io. Robertoroberto mauriziohttps://www.blogger.com/profile/06848056304790297496noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-32603960.post-4010201109271379622009-01-28T16:45:00.000+01:002009-01-28T16:45:00.000+01:00..e ora vorrebbero dare pari dignita' ai morti rep.....e ora vorrebbero dare pari dignita' ai morti repubblichini, fascisti e filonazisti ? ma per favore !! è umanamente legittimo il dolore dei familiari ma di fronte ai fatti storici non si puo' equiparare la morte del carnefice a quella della vittima.o no? ciao claudiodorrenhttps://www.blogger.com/profile/03259102988964208872noreply@blogger.com