di Roberto Maurizio
Le aspiranti al Concorso "Miss Verrazano 1997-98"
La curva di Gauss
Monia Cardoselli, Miss Verrazano 1997-98
Verrazano Story vuole ripercorrere 45 anni di vita dell’Istituto Tecnico Commerciale “Giovanni Da Verrazano” lunga una curva che si avvicina molto a quella di Gauss, e non poteva essere altrimenti perché la gaussiana disegna perfettamente le variazioni che avvengono nella natura, e l’uomo fa parte della natura. Il Verrazano nasce negli anni ’60, l’era della “Contestazione”, si rafforza nel decennio successivo, quello della follia, la “Rivoluzione”, regredisce negli anni ’80, il “Riflusso”, cade nella disperazione degli anni ’90, la “Stagnazione”, arriva al nuovo secolo con la “Disperazione” e termina alla fine del primo decennio duemila con la “Speranza”. Abbiamo già parlato degli anni ’60 (il “tranvetto” e Fellini), abbiamo tralasciato i due decenni successivi, oggi parleremo degli Anni ’90, e prossimamente della “Disperazione” e della “Speranza”.
Omnia Munda Mundi
La giuria
Gli anni ’90 al Verrazano consolidano il trend negativo del decennio precedente: “gli anni del riflusso” si trasformano in “anni della stagnazione”, ad eccezione dei Corsi serali Sirio Igea e Sirio Programmatori, aiqali dedicheremo un capitolo a parte. Dopo il ’60, dove vengono distrutte alcune certezze sulle quali si basava il sistema scolastico italiano e la società italiana dell’epoca e dove si pongono le basi per un rinnovamento adeguato ai tempi, seguirono gli anni oscuri del “decennio della follia”. Gli anni ’70, infatti, furono testimoni di un sindrome parossistica basata sull’onnipotenza della rivoluzione a tutti i costi. L’Italia, così come il Verrazano, sprofondò in un caos totale, favorito anche dalle incursioni esterne degli aumenti dei prezzi del petrolio con conseguente crisi finanziaria e monetaria internazionale. Sull’orlo della guerra civile, l’Italia seppe reagire e buttare le basi verso una lenta riconquista del sistema democratico. Dunque, gli anni ’80 si presentarono all’insegna del “Riflusso”. Tutto veniva assorbito nel privato e confinato nel recinto di un esasperazione individualismo. L’introspezione e l’introversione divennero i sinonimi di una partecipazione sociale lenta e offuscata ai fatti rilevanti della politica interna e internazionale. Ovviamente, anche ciò ebbe un riflesso sull’Istituto “Giovanni Da Verrazano”. Un bel video prodotto dai ragazzi della VC 1983-84 è la perfetta rappresentazione di quegli anni che si chiedevano che “Cosa resterà di questi anni ‘80” e rispondevano la genuinità, il rispetto, i giochi ancora ingenui, una famiglia ancora unita, i sogni nel cassetto. Il decennio ’80 si concluse con la caduta del muro di Berlino che apriva “nuovi orizzonti”. Invece no! Gli anni ’90 iniziarono con la violenza della magistratura che attaccò duramente e distrusse tutti i vecchi partiti, tranne uno: il Pci. Mani pulite, con le sue manette, invece di liberare le idee di un nuovo mondo non più bipolare, un nuovo mondo dove il comunismo veniva definitivamente sconfitto dalla storia, imprigionò anche gli animi. Così il “Riflusso” degli anni ’80 che conteneva in sé alcuni germi positivi, venne sostituito dall’impossibilità di creare nuove idee, e i giovani senza idee sono vecchi.
Miss e Mister Verrazano 1997-98
Gli studenti del Verrazano degli anni appaiano molto più impauriti e insicuri. Alcuni progressi in sede comunitaria, le nuove direttive europee, il Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992, avrebbero dovuto incutere speranze e prospettive sicure. Invece la lama tagliente della ghigliottina giustizialista si abbatte sulle teste non solo dei colpevoli, ma di tutta la società che si trovò da un momento all’altro senza una parte consistente della vecchia classe politica. Non si trattò di golpe militare, ma la furia di Mani pulite gelò il paese. Venne scardinato il vecchio potere corrotto senza averne prima creato un altro di ricambio e alla portata di mano. Iniziarono allora i tentativi di creare ex nihil nuove accozzaglie di partiti. La Dc e il Psi vennero distrutte. Si pensò di creare un modello americano con due partiti contrapposti: uno di sinistra e una di destra. Ma chi era di sinistra, chi di destra? La Dc e il Psi governavano insieme ed erano uno di destra e uno di sinistra. Allora? Vediamo. Se il Pci era di sinistra si doveva alleare al Psi. La Dc di destra doveva convivere con il Msi. Avremmo allora avuto due parti antagoniste. Invece no. Venne creata Forza Italia che doveva essere di destra, ma inglobò parte del Psi; venne creata la Lega che era di sinistra, ma si mise con Forza Italia. La diaspora della Dc, il partito più forte, determinò la catastrofe attuale. Metà andò con Forza Italia e l’altra con la Margherita che si alleò con la sinistra. Un vero e proprio caos. I comunisti e i fascisti sulla carta non dovevano avere più senso. Invece no. Una parte rilevante della sinistra si scisse dal Pci, che divenne Pds, che divenne Pd. Insomma, gli anni ’90 furono talmente confusi politicamente che anche la scuola ne risentì. I nemici di una volta che erano, ad esempio, i democristiani, divennero amici del Pci, i comunisti dovettero convivere con i papaveri di un tempo. I fascisti di un tempo dovettero far pace con i socialisti. Tutto ciò si riverbava anche sull’andamento politico della scuola. Così, alla fine, dopo il “Riflusso” si passò ad una e vera “Stagnazione” delle idee e delle prospettive. Non rimaneva altro che “buttarsi” sull’effimero. E’ questo il senso che portò per ben due anni consecutivi il Verrazano ad organizzare due feste di fine anno: la prima nell’anno scolastico 1997-98, “Miss e Mister Verrazano”, la seconda 198-99 “Il concerto finale”. Oggi, parliamo della prima festa.
Miss e Mister Verrazano
"Tutte le cose sono pure per i puri. Ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro, ma la loro mente e la loro coscienza sono contaminate". Questa frase biblica contenuta in Tito 1:15, diventata proverbiale grazie alla traduzione latina "omnia munda mundi", indica che le persone dal cuore puro vedono tutto puro mentre quelle mosse da motivi errati vedono il male dovunque. Quando è guardato da persone la cui mente è macchiata dal pensiero immorale di questo mondo, perfino qualcosa di puro e sano e può esser fatto apparire sordido. Il proverbio latino è stato fatto pronunciare, come è noto, da Fra’ Cristoforo a a Fra’ Fazio, nel capitolo ottavo dei Promessi sposi, per fare entrare Agnese e Lucia nel convento di Pescarenico. Lo scopo di Manzoni è evidente: condannare il moralismo e indicare che la purezza dell'animo umano dipende esclusivamente dalla integrità della sua coscienza. Tuttavia, lo stesso Manzoni rileva che proprio l'ignoranza del latino da parte del correligioso permette a Fra’ Cristoforo di troncare rapidamente la conversazione. Questa, in sintesi, è la giustificazione della realizzazione della festa di fine anno durante la quale furono scelti tra i più bei ragazzi e le più belle ragazze, Mister e Miss Verrazano. La festa coinvolse tutte le componenti scolastiche interne: gli alunni, gli insegnanti e i non docenti. Il Prof. Giuseppe Giannantonio fu il presentatore ufficiale della festa. Il complesso musicale era formato esclusivamente da ragazzi dell’Istituto: alla tastiera, Valerio Valentini, al basso, Diego Fabbri, alla chitarra, Simone Coppi, alla batteria, Marco Benvenuti. Le cantanti, invece, erano una interna, Valentina Pratesi, e una esterna, Daria, a seguito del Professore di Musica Maurizio Francisci. Durante il concerto si è esibita la Prof.ssa Anna Maria Conca accompagnata alla tastiera dal Prof. Roberto Maurizio.
Prima la sfilata, poi la premiazione
La premiazione venne effettuata dal Preside in persona, il Prof. Giancarlo Capelletti.