28 febbraio 2009

Verrazano Story. Gli anni '90

Verrazano Story. Gli anni ‘90
di Roberto Maurizio

Le aspiranti al Concorso "Miss Verrazano 1997-98"


La curva di Gauss

Monia Cardoselli, Miss Verrazano 1997-98

Verrazano Story vuole ripercorrere 45 anni di vita dell’Istituto Tecnico Commerciale “Giovanni Da Verrazano” lunga una curva che si avvicina molto a quella di Gauss, e non poteva essere altrimenti perché la gaussiana disegna perfettamente le variazioni che avvengono nella natura, e l’uomo fa parte della natura. Il Verrazano nasce negli anni ’60, l’era della “Contestazione”, si rafforza nel decennio successivo, quello della follia, la “Rivoluzione”, regredisce negli anni ’80, il “Riflusso”, cade nella disperazione degli anni ’90, la “Stagnazione”, arriva al nuovo secolo con la “Disperazione” e termina alla fine del primo decennio duemila con la “Speranza”. Abbiamo già parlato degli anni ’60 (il “tranvetto” e Fellini), abbiamo tralasciato i due decenni successivi, oggi parleremo degli Anni ’90, e prossimamente della “Disperazione” e della “Speranza”.

Omnia Munda Mundi

La giuria

Gli anni ’90 al Verrazano consolidano il trend negativo del decennio precedente: “gli anni del riflusso” si trasformano in “anni della stagnazione”, ad eccezione dei Corsi serali Sirio Igea e Sirio Programmatori, aiqali dedicheremo un capitolo a parte. Dopo il ’60, dove vengono distrutte alcune certezze sulle quali si basava il sistema scolastico italiano e la società italiana dell’epoca e dove si pongono le basi per un rinnovamento adeguato ai tempi, seguirono gli anni oscuri del “decennio della follia”. Gli anni ’70, infatti, furono testimoni di un sindrome parossistica basata sull’onnipotenza della rivoluzione a tutti i costi. L’Italia, così come il Verrazano, sprofondò in un caos totale, favorito anche dalle incursioni esterne degli aumenti dei prezzi del petrolio con conseguente crisi finanziaria e monetaria internazionale. Sull’orlo della guerra civile, l’Italia seppe reagire e buttare le basi verso una lenta riconquista del sistema democratico. Dunque, gli anni ’80 si presentarono all’insegna del “Riflusso”. Tutto veniva assorbito nel privato e confinato nel recinto di un esasperazione individualismo. L’introspezione e l’introversione divennero i sinonimi di una partecipazione sociale lenta e offuscata ai fatti rilevanti della politica interna e internazionale. Ovviamente, anche ciò ebbe un riflesso sull’Istituto “Giovanni Da Verrazano”. Un bel video prodotto dai ragazzi della VC 1983-84 è la perfetta rappresentazione di quegli anni che si chiedevano che “Cosa resterà di questi anni ‘80” e rispondevano la genuinità, il rispetto, i giochi ancora ingenui, una famiglia ancora unita, i sogni nel cassetto. Il decennio ’80 si concluse con la caduta del muro di Berlino che apriva “nuovi orizzonti”. Invece no! Gli anni ’90 iniziarono con la violenza della magistratura che attaccò duramente e distrusse tutti i vecchi partiti, tranne uno: il Pci. Mani pulite, con le sue manette, invece di liberare le idee di un nuovo mondo non più bipolare, un nuovo mondo dove il comunismo veniva definitivamente sconfitto dalla storia, imprigionò anche gli animi. Così il “Riflusso” degli anni ’80 che conteneva in sé alcuni germi positivi, venne sostituito dall’impossibilità di creare nuove idee, e i giovani senza idee sono vecchi.

Miss e Mister Verrazano 1997-98

Gli studenti del Verrazano degli anni appaiano molto più impauriti e insicuri. Alcuni progressi in sede comunitaria, le nuove direttive europee, il Trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992, avrebbero dovuto incutere speranze e prospettive sicure. Invece la lama tagliente della ghigliottina giustizialista si abbatte sulle teste non solo dei colpevoli, ma di tutta la società che si trovò da un momento all’altro senza una parte consistente della vecchia classe politica. Non si trattò di golpe militare, ma la furia di Mani pulite gelò il paese. Venne scardinato il vecchio potere corrotto senza averne prima creato un altro di ricambio e alla portata di mano. Iniziarono allora i tentativi di creare ex nihil nuove accozzaglie di partiti. La Dc e il Psi vennero distrutte. Si pensò di creare un modello americano con due partiti contrapposti: uno di sinistra e una di destra. Ma chi era di sinistra, chi di destra? La Dc e il Psi governavano insieme ed erano uno di destra e uno di sinistra. Allora? Vediamo. Se il Pci era di sinistra si doveva alleare al Psi. La Dc di destra doveva convivere con il Msi. Avremmo allora avuto due parti antagoniste. Invece no. Venne creata Forza Italia che doveva essere di destra, ma inglobò parte del Psi; venne creata la Lega che era di sinistra, ma si mise con Forza Italia. La diaspora della Dc, il partito più forte, determinò la catastrofe attuale. Metà andò con Forza Italia e l’altra con la Margherita che si alleò con la sinistra. Un vero e proprio caos. I comunisti e i fascisti sulla carta non dovevano avere più senso. Invece no. Una parte rilevante della sinistra si scisse dal Pci, che divenne Pds, che divenne Pd. Insomma, gli anni ’90 furono talmente confusi politicamente che anche la scuola ne risentì. I nemici di una volta che erano, ad esempio, i democristiani, divennero amici del Pci, i comunisti dovettero convivere con i papaveri di un tempo. I fascisti di un tempo dovettero far pace con i socialisti. Tutto ciò si riverbava anche sull’andamento politico della scuola. Così, alla fine, dopo il “Riflusso” si passò ad una e vera “Stagnazione” delle idee e delle prospettive. Non rimaneva altro che “buttarsi” sull’effimero. E’ questo il senso che portò per ben due anni consecutivi il Verrazano ad organizzare due feste di fine anno: la prima nell’anno scolastico 1997-98, “Miss e Mister Verrazano”, la seconda 198-99 “Il concerto finale”. Oggi, parliamo della prima festa.

Miss e Mister Verrazano


"Tutte le cose sono pure per i puri. Ma per i contaminati e gli infedeli nulla è puro, ma la loro mente e la loro coscienza sono contaminate". Questa frase biblica contenuta in Tito 1:15, diventata proverbiale grazie alla traduzione latina "omnia munda mundi", indica che le persone dal cuore puro vedono tutto puro mentre quelle mosse da motivi errati vedono il male dovunque. Quando è guardato da persone la cui mente è macchiata dal pensiero immorale di questo mondo, perfino qualcosa di puro e sano e può esser fatto apparire sordido. Il proverbio latino è stato fatto pronunciare, come è noto, da Fra’ Cristoforo a a Fra’ Fazio, nel capitolo ottavo dei Promessi sposi, per fare entrare Agnese e Lucia nel convento di Pescarenico. Lo scopo di Manzoni è evidente: condannare il moralismo e indicare che la purezza dell'animo umano dipende esclusivamente dalla integrità della sua coscienza. Tuttavia, lo stesso Manzoni rileva che proprio l'ignoranza del latino da parte del correligioso permette a Fra’ Cristoforo di troncare rapidamente la conversazione. Questa, in sintesi, è la giustificazione della realizzazione della festa di fine anno durante la quale furono scelti tra i più bei ragazzi e le più belle ragazze, Mister e Miss Verrazano. La festa coinvolse tutte le componenti scolastiche interne: gli alunni, gli insegnanti e i non docenti. Il Prof. Giuseppe Giannantonio fu il presentatore ufficiale della festa. Il complesso musicale era formato esclusivamente da ragazzi dell’Istituto: alla tastiera, Valerio Valentini, al basso, Diego Fabbri, alla chitarra, Simone Coppi, alla batteria, Marco Benvenuti. Le cantanti, invece, erano una interna, Valentina Pratesi, e una esterna, Daria, a seguito del Professore di Musica Maurizio Francisci. Durante il concerto si è esibita la Prof.ssa Anna Maria Conca accompagnata alla tastiera dal Prof. Roberto Maurizio.

Prima la sfilata, poi la premiazione


La premiazione venne effettuata dal Preside in persona, il Prof. Giancarlo Capelletti.

La giuria era composta dal Prof. Tommaso Valente, dalla Prof.ssa Patrizia Di Sarra, dalla Prof.ssa Anna Bassotti e dalla Prof.ssa Tina Trovato. I concorrenti erano, per la sezione Mister Verrazano, Daniele Lelario, Emanuele Rossi, Andrea Collura, Stefano Mari, Valerio Massa, Claudio Piacentini, Sandro Scino; per le Miss Verrazano, Daniela Sgaia, Gilda Spaziani, Antonella Mariano, Jessika Gabrielli, Irene taurino, Sara D’Amario, Noemi Cataldo, Monia Cardoselli. Per acclamazione venne eletto Mister Verrazano 1997-98, Claudio Piacentini e per pochi voti in più rispetto alle altre concorrenti ma all’unanimità, Miss Verrazano 1997-98, Monia Cardoselli.

27 febbraio 2009

Gianni Agnelli e l'Itcs "Giovanni Da Verrazano" di Roma

Il Verrazano e Gianni Agnelli
di Roberto Maurizio

Il giorno della memoria

Era il 24 gennaio 2003. Una giornata scolastica normale, trasformatasi in un evento storico. L’Istituto Tecnico Commerciale Statale, “Giovanni Da Verrazano”, era stato chiamato a partecipare con una classe, la VA, a “Piazza Italia” e “Ai fatti tuoi” condotta da Gigi Sabani, Paola Saluzzi e da Stefania Orlando. Questi due programmi distinti erano, in realtà, inseriti in due palinsesti senza soluzione di continuità. La partecipazione del “Verrazano” a quest’evento televisivo di Rai 2 di normale routine dell’Italia mattutina e assonnata, si trasformò in avvenimento senza precedenti. Il 24 gennaio 2003, mentre si stava celebrando la terza “Giornata della memoria” istituita nel 2000 dal nostro Parlamento, alla quale questo sito ha dato ampio risalto, moriva Giovanni Agnelli, una figura storica del nostro paese. Le scalette delle due trasmissioni subirono della consistenti variazioni. Lo stesso invitato principale della mattinata, Piero Terracina, ex deportato di Aushwitz, passò in secondo piano, dopo la notizia della morte di Gianni Agnelli.
I ragazzi del “Verrazano”, accompagnati dal Prof. Roberto Maurizio e dalla Prof.ssa Virginia De Geronimo, vissero un momento di alta commozione. Presentiamo alcune foto prese durante le fasi della mattinata televisiva a Rai 2.
Mentre la regia mandava in onda le foto del grande imprenditore italiano scomparso, su queste immagini si stagliavano i volti degli alunni del “Verrazano” dai quali traspariva il turbamento e la partecipazione convinta del dolore dell’Italia che aveva perso uno dei suoi principali protagonisti della seconda metà del secolo scorso.

Show must go on
Il programma a premi e intrattenimento è andato avanti e la classe ha avuto qualche momento di “celebrità”. Certo, programmi televisivi che invitano le scuole per fare solo da pubblico, senza fare partecipare gli alunni, esistono solo in Italia!

26 febbraio 2009

Grande Raduno ex Verrazano. Antonio Viglietti

Nemo Propheta in Patria
di Roberto Maurizio
Il Dott. Antonio Viglietti e il Prof. Giuseppe Falanesca

Nel caos del Grande Raduno ex Verrazano al Palacavicchi del 21 febbrazio 2009, una grave omissione inevitabilmente si è verificata. Un alto dirigente della KPMG S.p.A era presente fra la “folla”: il Dott. Antonio Viglietti, diplomatosi presso il nostro istituto nell’anno scolastico 1984-1985. Il Dott. Viglietti era presente, stringeva le mani, salutava, ma nessuno dava l'importanza che meritava all’alta qualifica del Dirigente della KPMG. Nemo Propheta in Patria, potremmo dire.

Infatti, la KPMG S.p.A. è una grande e rinomata società di Revisione e organizzazione contabile che aderisce al network internazionale KPMG ed opera in Italia dal 1958. Nel corso degli anni, la società si è sviluppata seguendo l'evoluzione dell'istituto della revisione contabile nel nostro Paese. La KPMG S.p.A. è iscritta all'albo Consob ed al Registro dei Revisori Contabili e figura tra i promotori e sostenitori dell'Associazione Italiana Revisori Contabili (ASSIREVI). La KPMG S.p.A. è presente su tutto il territorio nazionale con 27 uffici dislocati nelle principali città, e può contare sull'apporto di circa 1400 professionisti. La focalizzazione su differenti settori di business ed il costante aggiornamento professionale valorizzano il nostro approccio alla Revisione e organizzazione contabile in un’opportunità di confronto e crescita per noi e per le aziende clienti. La KPMG è un network globale di società di servizi professionali, attivo in 145 paesi del mondo con oltre 123 mila persone. A livello globale il network, ha fatto registrare nel 2007 ricavi pari a 19,8 miliardi di dollari, in crescita del 17,4% rispetto al 2006. L'obiettivo della KPMG è quello di trasformare la conoscenza in valore per i clienti, per la propria comunità e per i mercati finanziari. Le società aderenti a KPMG forniscono alle aziende clienti una vasta gamma di servizi multidisciplinari, grazie ad una approfondita conoscenza dei settori di attività e secondo standard d’eccellenza omogenei a livello globale. Integrità, trasparenza, indipendenza e obiettività sono i valori che orientano l’attività del network KPMG e che consentono di erogare servizi di elevata qualità. In Italia il network KPMG è rappresentato da diverse entità giuridiche attive nella revisione e organizzazione contabile, nel business advisory, e nei servizi fiscali e legali.


Il Dott. Antonio Viglietti (il secondo da destra), con tre ex suoi Insegnanti


Chi meglio del Dott. Antonio Viglietti poteva degnamente rappresentare una scuola a indirizzo tecnico commerciale come la nostra? Ce ne scusiamo con il Dirigente della KPMG S.p.A.. Durante la permanenza presso il nostro Istituto, l’allora alunno Antonio Viglietti, era conosciuto e molto apprezzato come “poeta”. Alcune sue raccolte di poesie e di racconti sono conservati presso la nostra biblioteca. Ci ripromettiamo, con il consenso dell’autore, ovviamente, di pubblicarne alcune prossimamente.

Il Dott. Antonio Viglietti (secondo da sinistra) durante un momento del Raduno

In conclusione: nel corso della Manifestazione del Palacavicchi, abbiamo premiato Eros Ramazzotti, Alessandro Nesta, Flavio Roma ed altri le cui carriere canore e sportive poco hanno a che fare con l’indirizzo della scuola, mentre ci siamo “dimenticati” del Dott. Antonio Viglietti, al quale chiediamo umilmente scusa.

25 febbraio 2009

Il Grande Raduno ex Verrazano. Followup

Buonasera Professore
di Roberto Maurizio
Sono più di 300 le foto scattate durante il Grande Raduno dell'ex Verrazano al Palacavicchi il 21 febbraio scorso in mio possesso. Una minima parte è già stata pubblicata. La duplice istanza, pubblicare il maggior numero di foto e pubblicare l'intervento di Rita effettuato durante la manifestazione di Sabato grasso al Palacavicchi, mi hanno indotto a pubblicare alcune foto in più della Manifestazione e ad inventarmi una storia, prendendo spunto dall'esordio della lettera di Rita: Ciao Roberto, sono Rita...


La lettera che mi ha scritto Rita, per il Grande Raduno dell’ex Verrazano del 21 febbraio 2009, non ha niente da spartire con la canzone di Claudia Mori e Alberto Lupo: “Buonasera Dottore”. Pubblico prima il “testo rifatto con il Lupo e le Mori", poi quello originale, inviatomi il 20 febbraio da Rita. Mentre scrivevo la parodia di "Buonasera Dottore" era ancora Carnevale, adesso è “passata barchetta”.
Il testo di Rita è un esempio fondamentale da seguire. Per dargli più risalto ho fatto precedere questa vergognosa, ma per certi versi esilarante, prefazione, non per sminuire il significato del testo di Rita ma per dargli più risalto.

Buonasera Professore
Rita: Ciao sono io, buonasera Professore ...
Professore: mi dica?
Rita: non resistevo più
Professore: ah, bene!
Rita: la pensavo, direi che è importante, confermo la mia partecipazione per domani...
Professore: quando verrai?
Rita: domani, te l’ho già detto! Dica sì o no
Professore: Certo!
Rita: Vieni appena puoi
Professore: Domani?
Rita: allora sei scemo! Sì domani.
Professore: Se lo dice Lei!
Rita: intanto non dormirei, quanto mi manca il Grande Raduno ex Verrazano. Lo voglio subito, prima di domani
Professore: ci puoi giurare? Anch’io lo desidero
Rita: ma io di più
Professore: non credo
Rita: ma adesso la Preside dov’è? Vicino a te?

L'ex Preside del Verrazano, Franca Tenaglia

Professore: sì, si, senz’altro hoho ho nooo
Rita: ho sciolto i capelli giù ed ho il profumo che mi hai dato tu
Professore: ah sì

Rita: Vieni almeno per un po’, non ho sonno e non mi sveglierai
Professore: ah sì
Rita: Ma che sai dì solo, ah sì
Professore: Ma c’è la Preside qui
Rita: hm, va bene Professore
Professore: Ma l’appuntamento del Grande Raduno ex Verrazano è per domani al Palacavicchi alle ore 11. 10 euro per l’aperitivo e 12 per il lunch.

Rita: ma allora non capisci niente!
Professore: Come si permette! Non sa chi sono io!
Rita: Non far insospettire la Preside, io sono qui e potrei anche morire, non posso aspettare il Grande Raduno. Vieni subito
Professore: No, no stia tranquilla farò subito un salto da lei
Rita: Finalmente l'ha capita, sto cojone!


Ti chiedo scusa Rita di questo obbrobrio. Voglio sdrammatizzare. Le cose che tu dici sono vere. Sei intervenuta egregiamente durante il Grande Raduno ex Verrazano e, ripeto, quello che dici è sacrosanto. Ho voluto dare un colore alla tua meravigliosa lettera. Sono sicuro che tu apprezzerai il mio tentativo di dire che esistono diverse realtà: una seria l’altra faceta. Ma anche se siamo al tempo della Quaresima, che i cristiani non praticano più, mentre i fratelli musulmani ci tengono al loro digiuno e alle loro preghiere durante il Ramadan, ho voluto scherzare sul senso della vita. Un sorriso in più allunga il Grande Raduno degli ex Verrazano, sempre se a qualcuno arriverà questo messaggio.
In effetti, avevo programmato questo intervento entro Martedì Grasso. Non ci sono riuscito. Però a quest’ora a Rio de Janeiro è ancora Carnevale. Il Grande Raduno ex Verrazano è una via di mezzo, la mia, una farsa, la tua una bella analisi della realtà. Grazie, mi sembra di stare su Facebook

La vera lettera di Rita
Ciao Roberto sono Rita...confermo la mia partecipazione per domani... ma ho saputo con mio grande rammarico che parteciperà solo metà della classe... ma ho saputo con mio grande rammarico che parteciperà solo metà della classe... Sono dispiaciuta io di questa notizia che in fin dei conti ho vissuto la classe solo per l'ultimo anno scolastico... Ma questo mi spinge a riflettere... ragazzi che hanno vissuto gomito a gomito per cinque anni (1800 giorni circa), che hanno gioito insieme, che hanno pianto insieme, che hanno anche provato rabbia, delusione nei confronti del/la compagno/a di classe, che insomma hanno provato le prime vere emozioni della vita... quelle che permangono in ciascuno di noi e che spesso interiorizziamo al punto che diventano elementi che partecipano alla costruzione della nostra identità... ...quei ragazzi che pensavano di avere il mondo ai loro piedi, o che in alcune occasioni si vedevano schiacciati dal mondo... oggi, a distanza di circa 25 anni rinunciano a partecipare a questo INCONTRO UNICO CHE NON SI VERIFICHERA' MAI PIU'... Eh si... perché semmai un giorno, anche fra una settimana, dovesse riproporsi un altro incontro.... non sarebbe la stessa cosa.... non ci comporteremmo nello stesso modo perché le nostre emozioni, i nostri sentimenti, quello che percepiamo è condizionato dal contesto e(comunque modificato) e dal nostro sentire soggettivo (che comunque è passibile di cambiamento)... Cosa dire! Sono rimasta sconcertata a sentire che qualcuno non parteciperà perché si vergogna di quel che è diventato/a... Perché vergognarsi di essere quel che si è...Non c'è una motivazione valida a giustificare un atteggiamento del genere... quel che è importante, non si vede con gli occhi.... quel che conta è dentro di noi... Perché accampare "scuse" o forse credere anche in quelle "scuse" per giustificare un'assenza che un giorno ci resterà nel cuore come un'opportunità mancata... una semplice opportunità di amicizia mancata che rimpiangeremo... Tante parole lo so... forse vi ho anche annoiato lo so... forse sono davvero l'ultima persona che si può permettere di parlare lo so... ma credetemi, sono rimasta davvero dispiaciuta di venire a conoscenza del fatto che uno di noi (tanti in verità) rinuncino i a riscoprire un pezzetto del proprio passato... Siamo proiettati verso il futuro che dimentichiamo spesso di essere composti dai frammenti del nostro passato e altrettanto spesso non ricordiamo che è essenziale vivere nel presente ed il presente....
LA VITA E' UNICA E NON POSSIAMO RINUNCIARE A VIVERLA PER.... NON E' GIUSTO... RISPETTIAMO NOI STESSI... E' UN NOSTRO DOVERE OLTRE CHE UN NOSTRO DIRITTO... VI VOGLIO BENE...E SPERO CHE PARTECIPERETE.. TUTTI. UN BACIO. RITA --------------------

La VE 1993, la foto sulle scale

24 febbraio 2009

Cerchi la Scienza e trovi il Carnevale

Dieci minuti di Scienza in meno, meno democrazia
di Roberto Maurizio
Il Carnevale di Rio
Ogni giorno la Rai, pagata dagli italiani, dedica 10 minuti alla Scienza. Su quale canale? Ovviamente, Rai 3, quello meno visto. Ma questo canale "democratico" è veramente democratico? Oggi, Martedì grasso, tutto il paese è in festa. Soprattutto i bambini. Ed è giusto dare spazio alla gioia. Ma con tre canali a disposizione perché viene scelto proprio Rai 3 che doveva essere impegnato a parlare di Scienza?
Viene annullata "Leonardo", la rubrica "quotidiana" (meno di 100 giorni all'anno, e gli altri 255?). Perché? La risposta è semplice: il Carnevale di Viareggio si svolge nella vecchia e buona Toscana di sinistra. Ok. Ma la Scienza? Va a farsi fottere.
Del resto per tutto l'anno "Leonardo" non fa altro che seguire le vecchie e nobili abitudini della professione più longeva dell'umanità. E che dire di Rai3 Lazio che scarta il Grande Raduno degli ex Verrazano, dove 20.000 persone si danno appuntamento dopo 45 anni di attività di un Istituto storico di questa Roma la cui sfortuna è di essere stata amministrata quasi interamente da politici incompenti di una sola razza. Un omaggio doveroso va al Presidente della Ragione Lazio, Piero Marrazzo, l'unico che ha capito che esistono i cittadini. Rai3 preferisce, invece, parlare dei poveri ricchi costretti in questo periodo di recessione a comprare un po' meno formaggio francese (vedere servizio di oggi di Mario Baccianini, Rai3 Lazio)?

E poi dicono che anche le formiche nel loro piccolo si incazzano!