30 settembre 2008

I fondamentali di Marrazzo

I fondamentali di Marrazzo
di Roberto Maurizio

Usa e getta
E' difficile commentare in diretta un programma televisivo. Ma sarebbe educativo se in parecchi si mettessero ad inviare il proprio messaggio di approvazione o di disapprovazione. Dovrebbe essere la stessa emittente del programma a spingere gli ascoltatori a dare dei suggerimenti. Comunque, io ci sto provando e vedo soprattutto scarsi risultati. Una trasmissione come quella di Santoro (Anno zero) è impossibile da vedere, figuriamoci commentarla. Il povero Floris, fino a poco tempo fa era ben accetto e tollerato anche dalla destra: una trasmissione di sinistra sulla terza rete ha una sua struttura logica (quella del comunista Santoro invece è sulla seconda rete!). In questo contesto, intendo comunista uno di sinistra. Se comunista è un'offesa ditemelo, se è falso, allora è un'altra cosa. Santoro, credo che non si offenda se viene definito "comunista".
L'ex comunista Paolo Mieli, direttore del Corriere della Sera, si schiera con la "comunista", cioè colei che pensa al bene comune, da qui "comunista", Giovanna Botteri. La Botteri, come abbiamo scritto nel Post "Le guerre perse e "vinte" dalla Botteri" ha una pallottola nella scarpa. Mieli, durante il suo lungo commento a "Balleò", ha giustamente notato che il luogo scelto dal Presidente Bush, con la libreria come sfondo, è lo stesso in cui il Presidente americano ha confessato alla nazione l’errore commesso con la guerra in Iraq, quindi la crisi del ‘29 è dietro al Presidente. Facciamola finita, sembra che dica il Corrierone, con gli Usa. Anzi, Usa e getta. Marrazzo, intanto, dice di aver fatto un investimento con i soldi dei laziali (che schifo, primi in classifica, ma se lo meritano, per ora) nel 2003 e poi scarica la colpa sugli Usa e getta. Poi si inventa la stronzata più grande del mondo: un paniere che farà risparmiare le famiglie laziali ben 3 euro, acquistando beni per 12 se ne pagano solo 9 euro. Ma chi cavolo lo crede! forse solo Pagnoncelli, l’alleato più sincero e più soporiforo. Uno dei tanti problemi di questo tipo di trasmissioni, "Talkshow political scorrect", è che non ti danno tempo per capire il nome di chi sta parlando. Allora, avendo il computer sotto le mani, vai sul sito della trasmissione. Il sito di "Ballarò" è una tra i più brutti del mondo. Rosso Nero. Non si capisce niente. In Burkina Faso i siti sono più belli rispetto a quello di "Ballarò", che propone una musica che si ricollega alla mafia. Intanto, la rappresentante della Cgil (di cui non sappiano il nome), sta prendendo un sacco di applausi su questioni che favoriscono i lavoratori che non vogliono lavorare.

Brambilla la rossa con le idee chiare


La Brambilla, la rossa, si è messa sotto a studiare. Si dimostra preparata sul difficile tema ce si affrontando: la crisi finanziaria internazionale e ripercussioni sull'Italia. Ma che ne possono sapere di prodotti finanziari sofisticati e derivati Marrazzo e Alemanno, se non di essere stati fregati proprio perché non ne sapevano niente. La Brambilla, oltre a parlare di "core business", di "mission", di "assets", emerge dalla palude dicendo la sua sulla crisi finanziaria di Wall Street e affermando semplicemente che i problemi si risolvono solo lavorando. Brambilla come Celentano: “chi non lavora non fa l’amore”. Michela Vittoria Brambilla parla anche ella sanità e Marrazzo non batte ciglio, dovrebbe invece battere cassa. Tabacci, se c’entro non centro, vuole l’abbassamento della pressione fiscale e non si accorge che i soldi servono per dargli lo stipendio e la pensione. Ma a proposito, Tabacci non dovrebbe essere in pensione? Ma che pensione prende. Questo blog cercherà di sbattere in prima pagina i redditi dei sinistri, centristi, laburisti che lavorano per i lavoratori. Si tratta di miliardi di euro. Pd dei valori. Quelli di destra, per definizione, sono dei ladri. Ma quelli di sinistra sono peggiori perché la loro politica si basa sulle persone che veramente stanno male, non hanno assistenza, non hanno lavoro, non hanno nessuno che li aiuti veramente. Il Pd dei valori sa aumentare i valori degli stipendi milionari dei loro capi.


Pulizia, Alemanno aridatecce er puzzone de Veltroni



Alemanno facci sognare, non abbassare le tasse, ma facci andare a lavorare con la macchina e ripulisci Roma. Alemanno, aridacce la Roma del "puzzone" de Veltroni.


Se la sinistra…
Se la sinistra si presenta a Ballarò con la rappresentante della Cgil, che non si capisce se è uomo o donna, se Tabacci è carne o pesce, se Mieli è un'ape o una vespa che punge solo là dove sa che esce il miele, 20 anni di Berlusconi non ce li leverà nessuno.

Luttwak e crisi di Wall Street

L’altro personaggio che emerge dalla trasmissione è Edward Nicolae Luttwak. Sono anni che l'economista statunitense cerca, inutilmente, di portare in Italia una ventata di cambiamento. Floris è rimasto a secco, a secco di idee, a secco di personaggi: Marrazzo (mi manda Rai3), Alemanno (mi manda dio o giù di lì), Tabacci (mi manda il mandarino). L'Italia dovrebbe uniformarsi al sistema americano, afferma Luttwak basato sulla libertà d’impresa e sulle iniziative individuali dei giovani. Questa la semplice ricetta di Luutwak. Per l'economista statunitense, “non esiste innovazione senza rischio”; gli Usa fanno la scommessa sui rischi, le banche finanziano le idee, e non prestano solo alle Signorie toscane o di Reggio Emilia. Il depositante nervoso italiano è quello che strangola l’innovazione. Anche il cinese innova. Questa affermazione sarà oggetto di approfondimento da parte di "Stampa, Scuola e Vita". Innovazione, idee, finanziamenti ai giovani, a chi produce qualcosa di nuovo.

Bono Veltroni

Bono

Clinton con i suoi miliardi (che il povero abitante di Portocannone, anche se è comunista, non ha mai visto in vita sua) è democratico e sta con i lavoratori. Passata la sbornia di Clinton e della forse molto più ricca nipote di Kennedy, ora Veltroni "bianco" sta con il "nero" Obama e con il miliardario Bono. Bono per far cucinare a Tor Bellamonica il brodino.

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