25 ottobre 2008

Sognando Circobyl

Sognando Circobyl
di Roberto Maurizio

Un povero bambino colpito dagli effetti di Chernobyl


La morte incombe, le borse calano e io dimostro
Il presente articolo è una parodia dell’ultimo album di Celentano, “Sognando Chernobyl”, che sarà presentato il 2 novembre, pardon, il 28 novembre 2008. Un messaggio di morte aleggia sull’intera struttura del “nuovo capolavoro” del “molleggiato”.

Verdi, Mascagni e Rossini



Adriano, colpevole di non aver fatto studiare, negli anni 60, i futuri musicisti italiani sulla scia di Verdi, Mascagni e Rossini, di aver dato l’illusione di poter costruire canzonette senza cultura musicale con quattro accordi (a volte tre, a volte solo una, Il Mondo in mi7a), di non saper utilizzare l’inglese buttando alle ortiche della radio televisione italiana una ridicola canzone pseudo inglese che caratterizzerà tutti i gruppi nascenti italiani, abbandonati a se stessi, con la sola idea che tanto l’inglese non serve.

Un sito inaccessibile

Volete salvare il mondo? Collegatevi con il sito ufficiale di Celentano, tanto non c’entrerete mai. Questa è la democrazia! Questo è il web libero! Questo è Celentano di sinistra!

Il dio Denaro di Al Gore
Celentano è il responsabile di un’Italia che se non saprà riprendersi i propri valori votati al dio Denaro. L’Italia sarà destinata a scendere nella bassa classifica musicale mondiale e non solo musicale. Celentano significa soldi. I soldi non fanno né felicità e tantomeno cultura. La gente è stufa di Celentano che con Al Gore fa i soldi, che ha venduto per quarant’anni l’erba. Non vogliamo più erba di casa mia o di casa di Celentano della via Gluck .

Noi vogliam Chavez che è nostro padre…
Vogliamo un paese che non venga attratto da nuovi “conquistadores”, amici di Chavez, che impiccano Colombo, come Veltroni (che impicca Berlusconi). Non vogliamo più droga, che ha ridotto i nostri figli, i futuri cittadini, in una cloaca. Vogliamo un mondo pulito senza interferenza alcuna. Non vogliamo cortei. Vogliamo tornare a casa dal lavoro senza file. Vogliamo andare a lavorare impiegando il meno tempo possibile! Basta con le ideologie! Basta anche con Berlusconi (e qui gli applausi) che continua a fare l’imprenditore. Non ha ragione Berlusconi, ha ragione la ragioneria. Il bilancio di una famiglia, di una società, di uno Stato è basato sempre su quello che sosteneva Fra’ Paciolo nel 1494.

Che c’entra Berlusconi?
Che Berlusca sia antipatico, passi. Che Berlusca sia un imprenditore che fa i suoi interessi, passi. Che Berlusconi abbia un conflitto di interessi, passi. Passi, significa che è maledettamente vero. Ma che Berlusca sia il vero male italiano, no. Il male italiano sono gli italiani. Se la gente lavora dalla mattina alla sera, non è colpa di Berlusca. Se la scuola va male non è colpa di Berlusca. Se il mondo va a scatafascio non è colpa di Berlusca.

Se sei basso, sei stronzo come Brunetta e il Nano
Domani, anzi oggi (25 ottobre 2008 – anniversario della Rivoluzione Sovietica-), tutto il popolo della sinistra sarà contro Berlusca. E' bene che sia così. Ma quanti sono i partecipanti al di sotto del metro e 68? Tutti questi dovrebbero essere Berlusconiani. Invece Veltroni se li acchiappa. Se sei basso sei stronzo!

Se avete capito questo, avete capito tutto
Tornando a Fra’ Paciolo: A=P+Pn+R-C, tutto ciò che sta succedendo è che le Attività non sono più equivalenti alle Passività alla Ricchezze interna ai Ricavi meno i Costi. Questo si verifica anche in borsa valori. Ma i “marciani” (quelli della Marcia sul Circo Massimo) se ne fregano. La borsa trema, i risparmi degli italiani vacillano, allora cosa facciamo? Una bella manifestazione contro il grembiule.

La Marcia sul Circo Massimo


Sullo sfondo di panorami della Roma antica, del Colosseo, dell’Arco di Tito, della Roma Imperiale, desolati marciano, inquadrati, file di uomini che si muovono verso il Circo Massimo, che non è di D’Alema (er Massimo) né, tanto meno, di Veltroni. Un futuro senza via d'uscite: se po’ scappa verso San Giovanni, se po’ anna’ verso l’Eur. Senno so’ cazzi acidi! Con l’aria che tira, qualcosa potrebbe succedere. Ma niente. Adriano lancia la sua canzone.

Salteremo tutti in aria
Adriano lo dice sul suo disco: «Salteremo tutti in aria», il mondo collasserà a causa dell'energia nascosta nell’odio contro la “razza padrona” e per «l'inevitabile scioglimento dei ghiacci». Se prima però non ci sarà chi venderà i cubetti inseriti nella Coppa del Nonno. Questi luridi imprenditori vogliono far lavorare la gente! Luoghi, come Venezia, spariranno. E meno male se si porteranno dietro anche Cacciari e l’acqua del sindaco (ma l’avete mai bevuto l’acqua del rubinetto del Lombardo Veneto ? E il cancro sarà «portato nelle case dei cittadini» (come se oggi non lo fosse alla portata di tutti, lo danno anche senza pagare l’Ici!).

Celentano, l’erba, la morte e i soldi
Il 28 novembre 2008, come abbiamo detto, durante il mese dei morti, uscirà il best di Celentano “Sognando Chernobyl”, l’album sempre più cupo e pessimista, quasi un grido di dolore senza speranza (ma le azioni giocate in borsa del Celentano dovrebbero, visto il suo umore, andare male?). Adriano è un mito costruito sul niente che ha sempre pensato solo ad una cosa: ai soldi! (e ha fatto bene)! Ma non gli sembra che in questi tempi cupi, gli italiani lo potrebbero mandare a quel paese? Gli italiani veri, quelli poveri, quelli che non incitano le folli a marciare su Roma, invidiano Adriano e il vincitore di Catania del Superenalotto. Sant’Etna vale di più di Santo Vesuvio? Faccia ingiallita, dov’eri martedì? Hai fatto vincere uno di Catania? San Gennaro ti sei distratto! Intanto Celentano fa il suo cinque + uno e Veltroni credi di poter fare il 6! Si, sei uno zero. 610 mila saranno i soldati ben arruolati che sbarcheranno dalla Sardegna (due navi), dall’Emilia e Romagna che da anni prende i soldi degli italiani e dice di essere la prima in medicina (otto treni senza pagare il biglietto e poi i tifosi napoletani diventano camorristi), dal Veneto (un treno e mezzo, quattrocento pullman pagate dalle piccole e medie imprese che hanno ottenuto il cuneo fiscale da Prodi – l’incuneamento più bello-), una corriera dal Molise con 123 attivisti dipietristi che dovranno inforcare le forche caudine (la littorina Termoli – Campobasso è stata soppressa per ordine del Federal Maresciallo di Campochiaro). L’elenco potrebbe continuare: Umbria, la Patria di San Francesco, Patrono d’Italia, le Marche, con l’anconitana a sinistra della serie B, etc.

A singolar tenzone
Un brano duro e volutamente difficile, quello di Celentano, anche nella sua forma musicale (se mai prima ne avesse avuta una). Questo affermano i giornalisti pagati dal Maestro di Foggia. Adriano ti sfido a “singolar tenzone”. In diretta, ti sfido a fare una canzone senza soldi, senza che tu paga milioni di euro. So che ne saresti capace. Sarà brutta, ma sarà tua.

Al Gore meglio di Obama
Nel clip, Adriano cita Al Gore, impegnato nella sua campagna per salvare l'ambiente e il mondo. Quello che non hanno capito Al Gore e Celentano è che se si vuole salvare il mondo bisogna lavorare. Un verbo molto lontano da Ad e da Al. L'ennesimo messaggio di Celentano è forte ed esplicito. Mandate a lavorare i politici sia di destra che di sinistra. Soprattutto questi che rompono i coglioni ai cittadini. Domani, Roma sarà invasa da invasi. E’ vero, non la prima volta. Di invasi ce ne sono tanti. Anche i Barberini e gli Attila (non so se Attila sia mai entrato a Roma, ma avrebbe fatto meno danni di Bossi).

Mostra il video
Difficile sapere se il video e la canzone di Celentano serviranno a qualcosa: forse dovrebbe essere mostrato ai partecipanti dei prossimi vertici politici, europei e mondiali, nei quali si stabiliranno le tappe effettive della riduzioni delle emissioni nocive. Magari qualcuno ripenserà alle decisioni migliori da prendere prima che sia troppo tardi. Se il video fosse stato mostrato prima che il pugliese Celentano diventasse a tutti gli effetti uno strafattuto miliardario milanese , i meridionali sarebbero stati cacciati con i calci nel culo: non avremmo avuto Celentano e, pensate, nemmeno il figlio di Bossi!

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