14 aprile 2010

Il Ministro Roberto Maroni della Lega dei Pirati?

Maroni e la Lega dei Pirati
di Roberto Maurizio

Il Ministro degli Interni, Roberto Maroni

Distretto 51

Il tastierista dei "Distretto 51", Roberto Maroni

Se l’età dei cittadini aventi diritto al voto fosse abbassata a 13 anni, il “nuovo” Partito della Lega dei Pirati del Ministro degli interni, Roberto Maroni, sarebbe il terzo partito in Italia con, perlomeno, il 18% delle preferenze. Per il reggente del Dicastero degli Interni scaricare musica gratuita dal Web non è un reato. Questo concetto il ministro Maroni, tastierista dei “Distretto 51”, l’ha ribadito nel corso di un’intervista rilasciata a Panorama da ieri in edicola: «Suono una tastiera in cuffia per non disturbare. Non rinuncio mai alla musica: in aereo ho sempre l’iPod e anche in ufficio c’è sempre musica di sottofondo. Fra lo stupore dei tecnici del ministero, mi sono fatto anche installare eMule sul pc per scaricare gratis. La mia è e vuole essere una provocazione, perché credo che la soluzione non sia quella francese di tagliare il collegamento a chi scarica illegalmente canzoni. La soluzione è creare un sito protetto, sicuro e legale, dove i ragazzi possano scaricare brani i cui diritti d’autore sono garantiti dall’intervento di uno o più sponsor. Questa è la via maestra per tutelare sul serio i diritti di tutti. Altrimenti, diventa difficile convincere mio figlio di 13 anni a non prendersi la musica da internet. La situazione di oggi è come scendere in strada e trovare un banchetto con la scritta “frutta gratis”».


Il vento della Libertà






La reazione violenta della Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana) e della Siae non si è fatta attendere: «Il Ministro dovrebbe valutare che vi sono in gioco posti di lavoro e ricavi per lo Stato. Chi ruba in un negozio viene sanzionato, non si capisce perché in Rete dovrebbe farla franca». L'associazione, del resto, difende con forza la posizione francese e su questo fronte l'opposizione al teorema di Maroni non può che essere frontale e completa. Per Maroni, invece, l’idea Hadopi, cioè quella di tagliare il collegamento non è una soluzione. Tale presa di posizione non solo boccia l'approccio francese al problema, ma sembra togliere l'Italia dall'elenco dei paesi pronti ad allinearsi con i venti simil-Hadopi che spirano su più fronti ed in più nazioni. Maroni, infine, ha proposto una soluzione per evitare di lasciar cadere nel vuoto la propria provocazione: i download dovrebbero essere gratuiti e garantiti dal supporto degli sponsor. Il Ministro, però, non si schiera contro l'istituto del copyright: chiede, piuttosto, di «tutelare sul serio i diritti di tutti» tramite un modello ad-supported che determini la gratuità dell'approccio alla musica e le parallele garanzie per autori, produttori e musicisti. Un intervento provocatorio, ma lucido: c'è una alternativa alla repressione. Parola di Ministro. Parola di Roberto Maroni.

Nessun commento:

Posta un commento