di Roberto Maurizio
L'alberto della "mimosa", simbolo della Festa delle Donne, Giardino Stingone
In occasione della "Festa della Donna", "Stampa, Scuola e Vita" vuole dedicare una particolare attenzione a tutte le protagoniste che si sono "distinte" per la loro presenza nei post pubblicati dal 29 settembre 2007 ad oggi. L'ordine con il quale vengono riproposte non è legato a nessun elemento di valutazione soggettiva o oggettiva. Le donne, per loro natura, non sono soggette a catalogazioni, se non quando devono rispondere alla prepotenza dell'uomo (cioè, del potere). Ecco solo le foto e le didascalie, perché le immagini di queste donne si commentano da sole.
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Mélanie Betancourt
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Una ragazza del Darfur
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Benazir Bhutto
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Una donna, con il figlio, delle Ande di Apurimac
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Sofia Fanfani
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Meredith Kercher
La bimba della "Zizzi"
Angelina De Santis
Giusy Pezzullo
Marcela Giraldo Samper (Giornalista colombiana)
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Holda
La "rassegna" in onore alle donne si conclude, non a caso, con Holda, la dea di Holunder, il Sambuco Cocciuto. E' troppo facile inchinarsi una volta all'anno davanti alla "divinità" della donna maltrattandola per i restanti 364 giorni, anzi, quest'anno 365. E' troppo facile riempirsi la bocca di parole e di versi quando fa comodo. La donna, il centro dell'universo, meriterebbe ben altro. Ma sono solo parole, alle quale dovrebbero seguire i fatti. Questo blog, fin dall'inizio delle pubblicazioni, aveva posto l'attenzione su una coppia di Cornacchie: Sosa (maschio) e Susa (femmina). Anche se sono certo che questo messaggio non potrà mai raggiungere Susa, colgo, comunque, l'occasione per inviare anche a Lei gli auguri di un Buon 8 marzo!
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