5 febbraio 2008

Sylvie

SYLVIE

di Roberto Maurizio

Thomas Hobbes affermava che: «la causa prima delle conclusioni assurde si verifica allorché i ragionamenti non partono dalle definizioni». Questa frase è stata utilizzata nel 1984 nell’introduzione del mio libro “Sviluppo, sottosviluppo, cooperazione. Cento parole per un dizionario” (Fratelli Palombi Editori). Spiegare, chiarire, precisare , specificare, distinguere, indicare, esplicitare il significato di una parola potrebbe essere, alcune volte, addirittura vitale per la sopravvivenza (basti pensare agli immigrati che lavorano in un cantiere e non riescono a leggere i cartelli di pericolo), altre volte per superare ostacoli insormontabili a prima vista dovuti proprio all’incomprensione del significato delle parole, dei simboli o dei messaggi. I litigi, le incomprensioni, le lotte, vere o false, tra Destra e Sinistra , tra Cattolici e altre religioni, tra ebrei e musulmani, si scatenano perché talvolta non si comprende il significato di una parola. Esempio. Poco tempo fa, fu introdotto il concetto di “scuola come azienda”. Questa espressione è stata attaccata, solo per motivi ideologici, dalla sinistra “radicale”. La scuola, intesa come luogo dove si insegna e si impara, è un’azienda di erogazione, come la famiglia, lo Stato. La “lotta” non doveva essere scatenata sulla prima parola “azienda”, ma sulla seconda “di produzione”. Infatti, l’impresa è un’azienda di produzione che mira al profitto, quella di erogazione mira al pareggio, ma pareggio non significa “fame”, “ignoranza”, “arroganza”. Quindi si poteva intendere la scuola come un’azienda che produce conoscenza, know how, cultura, ma è un’azienda, cioè un luogo dove “si fa qualcosa”. Azienda deriva dallo spagnolo “hacer”, “fare”.
Perché tutto questo discorso? Per riaffermare la priorità delle spiegazioni delle "parole" all’interno della “notizia”, come documentazione della verità. La verità è così labile che sfugge anche davanti all’evidenza.
Allora, cercherò di realizzare un “primo Reportage” su un argomento difficile e poco affrontato dalla cosiddetta stampa italiana di politica estera o internazionale. La rubrica prenderà il nome di

SYLVIE
e il Reportage sarà sul
DARFUR

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