25 febbraio 2009

Il Grande Raduno ex Verrazano. Followup

Buonasera Professore
di Roberto Maurizio
Sono più di 300 le foto scattate durante il Grande Raduno dell'ex Verrazano al Palacavicchi il 21 febbraio scorso in mio possesso. Una minima parte è già stata pubblicata. La duplice istanza, pubblicare il maggior numero di foto e pubblicare l'intervento di Rita effettuato durante la manifestazione di Sabato grasso al Palacavicchi, mi hanno indotto a pubblicare alcune foto in più della Manifestazione e ad inventarmi una storia, prendendo spunto dall'esordio della lettera di Rita: Ciao Roberto, sono Rita...


La lettera che mi ha scritto Rita, per il Grande Raduno dell’ex Verrazano del 21 febbraio 2009, non ha niente da spartire con la canzone di Claudia Mori e Alberto Lupo: “Buonasera Dottore”. Pubblico prima il “testo rifatto con il Lupo e le Mori", poi quello originale, inviatomi il 20 febbraio da Rita. Mentre scrivevo la parodia di "Buonasera Dottore" era ancora Carnevale, adesso è “passata barchetta”.
Il testo di Rita è un esempio fondamentale da seguire. Per dargli più risalto ho fatto precedere questa vergognosa, ma per certi versi esilarante, prefazione, non per sminuire il significato del testo di Rita ma per dargli più risalto.

Buonasera Professore
Rita: Ciao sono io, buonasera Professore ...
Professore: mi dica?
Rita: non resistevo più
Professore: ah, bene!
Rita: la pensavo, direi che è importante, confermo la mia partecipazione per domani...
Professore: quando verrai?
Rita: domani, te l’ho già detto! Dica sì o no
Professore: Certo!
Rita: Vieni appena puoi
Professore: Domani?
Rita: allora sei scemo! Sì domani.
Professore: Se lo dice Lei!
Rita: intanto non dormirei, quanto mi manca il Grande Raduno ex Verrazano. Lo voglio subito, prima di domani
Professore: ci puoi giurare? Anch’io lo desidero
Rita: ma io di più
Professore: non credo
Rita: ma adesso la Preside dov’è? Vicino a te?

L'ex Preside del Verrazano, Franca Tenaglia

Professore: sì, si, senz’altro hoho ho nooo
Rita: ho sciolto i capelli giù ed ho il profumo che mi hai dato tu
Professore: ah sì

Rita: Vieni almeno per un po’, non ho sonno e non mi sveglierai
Professore: ah sì
Rita: Ma che sai dì solo, ah sì
Professore: Ma c’è la Preside qui
Rita: hm, va bene Professore
Professore: Ma l’appuntamento del Grande Raduno ex Verrazano è per domani al Palacavicchi alle ore 11. 10 euro per l’aperitivo e 12 per il lunch.

Rita: ma allora non capisci niente!
Professore: Come si permette! Non sa chi sono io!
Rita: Non far insospettire la Preside, io sono qui e potrei anche morire, non posso aspettare il Grande Raduno. Vieni subito
Professore: No, no stia tranquilla farò subito un salto da lei
Rita: Finalmente l'ha capita, sto cojone!


Ti chiedo scusa Rita di questo obbrobrio. Voglio sdrammatizzare. Le cose che tu dici sono vere. Sei intervenuta egregiamente durante il Grande Raduno ex Verrazano e, ripeto, quello che dici è sacrosanto. Ho voluto dare un colore alla tua meravigliosa lettera. Sono sicuro che tu apprezzerai il mio tentativo di dire che esistono diverse realtà: una seria l’altra faceta. Ma anche se siamo al tempo della Quaresima, che i cristiani non praticano più, mentre i fratelli musulmani ci tengono al loro digiuno e alle loro preghiere durante il Ramadan, ho voluto scherzare sul senso della vita. Un sorriso in più allunga il Grande Raduno degli ex Verrazano, sempre se a qualcuno arriverà questo messaggio.
In effetti, avevo programmato questo intervento entro Martedì Grasso. Non ci sono riuscito. Però a quest’ora a Rio de Janeiro è ancora Carnevale. Il Grande Raduno ex Verrazano è una via di mezzo, la mia, una farsa, la tua una bella analisi della realtà. Grazie, mi sembra di stare su Facebook

La vera lettera di Rita
Ciao Roberto sono Rita...confermo la mia partecipazione per domani... ma ho saputo con mio grande rammarico che parteciperà solo metà della classe... ma ho saputo con mio grande rammarico che parteciperà solo metà della classe... Sono dispiaciuta io di questa notizia che in fin dei conti ho vissuto la classe solo per l'ultimo anno scolastico... Ma questo mi spinge a riflettere... ragazzi che hanno vissuto gomito a gomito per cinque anni (1800 giorni circa), che hanno gioito insieme, che hanno pianto insieme, che hanno anche provato rabbia, delusione nei confronti del/la compagno/a di classe, che insomma hanno provato le prime vere emozioni della vita... quelle che permangono in ciascuno di noi e che spesso interiorizziamo al punto che diventano elementi che partecipano alla costruzione della nostra identità... ...quei ragazzi che pensavano di avere il mondo ai loro piedi, o che in alcune occasioni si vedevano schiacciati dal mondo... oggi, a distanza di circa 25 anni rinunciano a partecipare a questo INCONTRO UNICO CHE NON SI VERIFICHERA' MAI PIU'... Eh si... perché semmai un giorno, anche fra una settimana, dovesse riproporsi un altro incontro.... non sarebbe la stessa cosa.... non ci comporteremmo nello stesso modo perché le nostre emozioni, i nostri sentimenti, quello che percepiamo è condizionato dal contesto e(comunque modificato) e dal nostro sentire soggettivo (che comunque è passibile di cambiamento)... Cosa dire! Sono rimasta sconcertata a sentire che qualcuno non parteciperà perché si vergogna di quel che è diventato/a... Perché vergognarsi di essere quel che si è...Non c'è una motivazione valida a giustificare un atteggiamento del genere... quel che è importante, non si vede con gli occhi.... quel che conta è dentro di noi... Perché accampare "scuse" o forse credere anche in quelle "scuse" per giustificare un'assenza che un giorno ci resterà nel cuore come un'opportunità mancata... una semplice opportunità di amicizia mancata che rimpiangeremo... Tante parole lo so... forse vi ho anche annoiato lo so... forse sono davvero l'ultima persona che si può permettere di parlare lo so... ma credetemi, sono rimasta davvero dispiaciuta di venire a conoscenza del fatto che uno di noi (tanti in verità) rinuncino i a riscoprire un pezzetto del proprio passato... Siamo proiettati verso il futuro che dimentichiamo spesso di essere composti dai frammenti del nostro passato e altrettanto spesso non ricordiamo che è essenziale vivere nel presente ed il presente....
LA VITA E' UNICA E NON POSSIAMO RINUNCIARE A VIVERLA PER.... NON E' GIUSTO... RISPETTIAMO NOI STESSI... E' UN NOSTRO DOVERE OLTRE CHE UN NOSTRO DIRITTO... VI VOGLIO BENE...E SPERO CHE PARTECIPERETE.. TUTTI. UN BACIO. RITA --------------------

La VE 1993, la foto sulle scale

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