30 novembre 2007

Un'altra Italia, ma quando?

UN'ALTRA ITALIA

Il manifesto di Quarto Potere

da www.quartopotere.org

riportiamo il testo di un'iniziativa di giornalisti che dicono di voler distinguere il potere politico da quello economico, il potere esecutivo da quello giudiziario, il potere dei giornalisti da tutti gli altri. Ma questa è un'altra Italia.

*E' giunto il momento della riscossa sindacale. Siamo un gruppo di giornalisti democratici, alcuni di noi provengono da precedenti esperienze sindacali. Molti sono impegnati nei Cdr e negli ultimi mesi, sull'onda della contestazione ad un contratto nazionale che svilisce la qualità dell'informazione e il ruolo dei giornalisti, abbiamo deciso di unire le nostre forze riprendendo le tematiche proposte dal movimento “Quarto Potere” per puntare a costruire una nuova Fnsi. Come con la Rivoluzione Francese si è arrivati alla distinzione tra potere legislativo, esecutivo e giudiziario, così il nuovo Millennio deve imporre la netta separazione tra potere politico, potere economico e potere dei media. Il sindacato deve avere un ruolo attivo in questo processo.
*E' giunto il momento di dare vita a un nuovo soggetto sindacale che ponga al centro della sua azione il lavoro dei giornalisti. Dobbiamo riprenderci il compito di testimoni indipendenti e liberi, di protagonisti della trasformazione verso una democrazia compiuta, consapevoli del nostro ruolo di cittadini europei attenti e critici. L'informazione non è una merce qualsiasi, ma un bene indispensabile per la democrazia. Occorre ridare all'informazione italiana (e soprattutto al sistema radiotelevisivo) quella funzione critica e di stimolo che negli ultimi anni è venuta a mancare.
*Vogliamo riappropriarci del Quarto Potere, combattere l'impiegatizzazione della categoria, l'invadenza del marketing, della pubblicità, della politica nel nostro lavoro.
*Vogliamo aprire con tutti un dialogo, indipendentemente dalle diverse posizioni politiche, consapevoli che un movimento sindacale non deve cercare consenso sulla base di logiche d'appartenenza politico-partitica, ma su programmi condivisi e obiettivi chiari. Perciò elaboreremo, anche attraverso la Rete, il nostro programma per rinnovare il sindacato. Apriremo un dibattito perché le organizzazioni sindacali di base, i Cdr, i singoli colleghi contrattualizzati e freelance diano il loro contributo di idee alla stesura del progetto programmatico per la nuova Fnsi.
Milano, giugno 2001