3 novembre 2007

Erasmus, Perugia, Andreotti

Erasmus, Perugia, Andreotti


Meredith Kircher


Meredith, l'inglesina che voleva imparare l'italiano con Erasmus

Sgozzata come una vittima sacrificale, Meridith Kircher, 21 anni, di Croyden, una città nell’hinterland di Londra. L’inglesina che voleva imparare l’italiano seguendo un progetto Erasmus, è stata uccisa il 31 ottobre 2007, la notte di Halloween. Se provata a cercare, nei motori di ricerca di Internet, Erasmus Perugia, la notizia che vi viene offerta non è sulle qualità del progetto tanto decantato, ma sul barbaro assassinio.
Riproponiamo in questo contesto, l’uccisione della ragazza inglese, per far intervenire il Presidente Andreotti nella vicenda. E’ lui che su queste pagine ha elogiato Erasmus.
Vi ricordate?
“L'Europa è un tema reale – diceva il Presidente Andreotti durante l’intervista-, che interessa le giovani ge­nerazioni. Un certo cammino comune si sta facendo, basti pensare al progetto Erasmus. Le vere trasformazioni non si fanno da un momento all'altro. E i giovani sono concreti, si interessano di progetti tangibili. Sono piccole gocce d'acqua che creano un oceano. Ma, le vere trasformazioni non si fanno in modo sbrigativo . Sono convinto che, per raggiungere le mete prefissate, si debba seminare nel verso giusto, mettendo i semi uno dietro l'altro”.
Il progetto Erasmus nasce nel 1987 per opera della Comunità Europea e sancisce la possibilità di uno studente universitario europeo di effettuare in una università straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto dalla propria università. Il progetto fu creato per educare le future generazioni di cittadini all'idea di appartenenza a quella che sarà poi chiamata Unione Europea. Fu grazie all'allora associazione studentesca Egee, oggi Aegee, fondata da Franck Biancheri (oggi presidente del movimento trans-europeo Newropeans) che nel 1986-87 il presidente francese François Mitterrand si convinse ad appoggiare Erasmus. Dalla sua creazione si è giunti a mobilitare all'interno della comunità europea oltre un milione di studenti. Attualmente 2199 istituzioni universitarie dei 31 paesi che aderiscono al programma Socrates partecipano al progetto Erasmus.
Erasmus dà la possibilità ad uno studente europeo di studiare in una università straniera presente all'interno dell'Unione per un periodo che va dai 3 ai 12 mesi. È possibile mobilitare gli studenti anche in alcuni paesi associati all'Unione come Liechtenstein, Islanda o Norvegia. La borsa dà diritto ad una somma di denaro mensile e all'iscrizione gratuita nell'università ospitante. Lo studente può così svolgere esami nell'università ospitante facendosi poi riconoscere gli esami svolti anche nell'università del proprio paese. Il progetto Erasmus consiste in attività diverse. Oltre allo scambio studenti e docenti, è previsto anche sviluppo di programmi di studio o programmi intensivi internazionali. Inoltre, il programma può assumere la forma di una Rete tematica.
Occorre chiedersi, allora: come mai un progetto di siffatta natura possa produrre queste brutalità?
Andreotti dovrebbe darci una risposta.

2 commenti:

  1. Gentile Roberto Maurizio,apprezzo il suo sottolineare con puntualità la bellezza e le opportunità del progetto Erasmus per chi,come me,è uno studente universitario e necessita quasi di esperienze comunitarie e di vita oltre che didattiche in senso stretto come queste dell'Erasmus.Però mi sembra quanto meno avventato che lei si chieda,alla fine del discorso,come mai questo tanto mirabil progetto abbia prodotto l'atrocità di Perugia e della povera Meredith.Non mischiamo le carte;se Meredith è stata barbaramente trucidata non vedo quale sia il nesso tra l'omicidio e il fatto che la giovane fosse una studentessa Erasmus.Non è certo un progetto di tal genere che ha la ben che minima colpa.Mi sembra addirittura scontata la necessità di scindere nettamente le due cose.Aspetto la sua risposta,grazie.Saluti sinceri.Violetto Gorrasi

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  2. La ringrazio per la Sua lettera. Cerco di spiegare cosa intendevo dire. Il Prsidente Andreotti, nell'intervista che mi ha rilasciato l'anno scorso, parlava di "un seme dopo l'altro", citando il ruolo dei giovani nella costruzione di un futuro più giusto ed umano e l'impegno del Progetto Erasmus. L'efficacia di questo progetto l'ho potuto verificare in prima persona, seguendo un mio nipote che ha svolto brillantemente i suoi studi in Germania tramite Erasmus. Nulla contro il Progetto. Il mio intento era, ed è, quello di fare intervenire il Presidente, attraverso una sua interrogazione parlamentare o con un suo prestigioso intervento mediatico, per sollecitare la giustizia a fare chiarezza su un caso che butta discredito sul Progetto e lascia un assassino non assicurato alla giustizia. Un seme dopo l'altro è il simbolo dello studente che passo dopo passo, esame dopo esame, realizza i suoi sogni. Non è bello vedersi troncato questo progetto per mano di un assassino. E' proprio per eliminare la proprietà transitiva, assassinio - Erasmus, che dovrebbe scendere in causa Andreotti, non perché abbia meriti che altri non hanno, ma solo perché aveva citato nell'intervista Erasmus e i giovani. Il Progetto, ovviamente, non c'entra nulla in tutta la storia, ma i giovani sì. Il Presidente dovrebbe ribadire il ruolo fondamentale dei giovani per il futuro del nostro paese e degli Stati da cui provengono tutti gli studenti di Perugia. Senza giovani non esiste futuro. E se la gioventù viene umiliata da gesti così orrendi si spegne quella "flebile luce delle Pleiadi" che è lo slogan con il quale questo sito sta sostenendo la causa di Aung San Suu Kyi.

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