28 agosto 2008

La Terza settimana, come l'Alitalia, sulle palle degli italiani

La Terza settima. Un grande bleuf comunista, ripreso dalla destra, per non far cambiare niente
di Roberto Maurizio


Dalla quarta alla terza
La quarta settimana, intesa come impossibilità di arrivare a fine mese, è un’invenzione comunista, esattamente del Partito di Rifondazione Comunista, avallata da Prodi per sconfiggere Berlusconi, nel 2006. In realtà, la quarta settimana venne "invetata" da Mogol e Battisti: "Il carretto passava e quell'uomo gridava gelati/al 21 del mese i nostri soldi eran già finiti" (lo stipendio si prendeva il 27 do ogni mese, chiamato san paganino). L'Italia, all'epoca di Berlusconi III, era piena di manifesti sulla "quarta settimana". Una volta vinto Prodi II, come per incanto gli italiani erano tutti felici e nientaffatto indebitati. Una bella trovata, la quarta settimana. Ma, esiste proprio? Intendiamoci, molte persone, vecchi, pensionati, giovani disoccupati sono veramente povere e al di sotto della soglia della povertà. Tuttavia, in Italia, queste persone rappresentano la stessa percentuale presente in altri paesi europei. Ma, lo slogan era troppo bello ed andò a segno, tanto che lo stesso Berlusconi III lo ha usato, riducendolo di sette giorni: gli italani non arrivano alla terza settimana.

Lucio Battisti


La politica dell'essudato
Gli italiani, ora, si scoprono poveri. Il pane, la pasta, la benzina, l'Alitalia, i libri di scuola e le vacanze diventano problemi irrisolvibili per l'italiano medio. Si crea così, la politica dell’essudato (cioè, l'italiano sudato in esubero, sempre incazzato, che porta l'Alitalia sulle palle) cioè quella strategia che consente di avere la memoria come quella di un pesce rosso. L'"essudazione" è un neologismo che si spiega in questo modo: il passato non esiste, il presente fa schifo, il futuro ti distruggerà. Essudazione significa sfiducia del cittadino consumatore, del cittadino contribuente, del cittadino maltrattato: "non si trova casa, non si trova lavoro, piove governo ladro"! Eppure, le guerre in Italia non ci sono più; i terroni che andavano a Nord non ci sono più o sono ridotti al lumicino; al sessantotto, ad eccezione di Gianni Minà, non ci crede più nessuno. "Eppure all'epoca non si trovava casa, non si trovava lavoro". Le domeniche a piedi, l'Austerity degli anni '70, sono solo un ricordo del petrolio impazzito a 80 euro al barile, Moro è già stato ammazzato, le Brigate Rosse sono state sconfitte, il riflusso è imperante, a Falcone e a Borsellino vengono dedicate scuole e strade, come a Ilaria Alpi, "eppure all'epoca non si trovava casa, non si trovava lavoro"! La prima guerra all'Iraq è passata, l'11 settembre è alle spalle, "eppure, all'epoca, non si trovava casa non si trovava lavoro"! Oggi c'è la Georgia, il Darfour, la Betancourt. Non si può riproporre la stessa musica. Ecco, allora, perché non pensiamo ad uno slogan più accattivante? La famiglia (dopo che è stata distrutta dal divorzio) non ce la fa più a raggiungere fine mese. Ma quando mai una famiglia onesta è riuscita a comprarsi due, tre, quattro Suv?


Il Gallo, il Grillo e la Gallina




Una volta, dieci anni fa, si diceva: questa destra non merita, non ha uomini e donne all’altezza! La sinistra era convinta di avere il fior fiore degli intellettuali, pagati a suon di dollari, mentre gli “altri” avevano solamente la televisione e le veline. I soldi, cara sinistra e cara destra, fanno il sistema! Questa frase così qualunquistica è pronunciata nei bar di Sezze e in quelli di Gallarate. Le api vanno dove c’è nettare. Gli imprenditori, i giornalisti, e perfino le persone “normali” guardano i propri interessi e scelgono i partiti migliori per le loro tasche. Solo i religiosi, gli idealisti, gli altruisti sono proiettati in un futuro senza ricompense. La ricompensa è quella che viene rihiesta per regalare felicità a Di Pietro (il Gallo) e a Grillo (omen nomen) con tanti milioni di euro. Chi ci rimette è la Gallina dalle uova d'oro, che prima o poi verrà spennata per poter arricchire sempre di più i politici che pensano solo ai propri sporchi interessi.

L’ombrellone


Italiani! Credete proprio che Di Pietro e Grillo, Fassino e D’Alema, Pannella e Del Turco, Alemanno e Fini, Berlusconi e Putin, possano veramente rappresentarvi? Perché non vi rappresentati da soli? Chi vi/ci protegge? Nessuno. Occorre creare qualcuno, qualcosa di nuovo o già esistente. In cinque anni di Governo Berlusconi IV non si possano risolvere tutti i problemi. Berlusconi ha un limite. Non solo temporale, ma della classe e gentaglia che lo rappresenta. Berlusconi, nel suo piccolo (piccolo è bello) vorrebbe cambiare l’Italia. Ma l’Italia di centinaia e centinaia di fannulloni, di migliaia e migliaia imbroglioni con le barche, con le Maserati, con le Ferrari (la Ferrari, doveva rappresentare, secondo il suo ideatore, un’Italia che meritava: ma dove sono andate a finire le Ferrari, con grande disappunto del Maestro, in mano a persone che non sanno discernere il bene dal male), contro i milioni di gente onesta che vuole essere solamente amministrata con correttezza. La politica dell’ombrellone segue a ruota quella dell’essudato. I raggi del Sole sferzano i bagnanti che si rifugiano sotto l’ombrellone. Il caro vita, la delinquenza, la terza settimana, la disoccupazione, l’Alitalia, lo Stretto di Messina, la Mafia, la Camorra, la Sacra Corona Unita, la N’Drageta, la Georgia, il Darfour, la Somalia, la Cina, i cattolici dati in fiamma in India, la badante che spera nella morte del badato, il badato che spera in Dio, dio che non può prendersela con Bossi, perché anche a Lui non piace l’Inno di Mameli, Mameli che non riesce a capire come questa Italia non possa raggiungere la terza settimana.


La terza settima
La teoria "comunista" della Terza settimana, bella come slogan, è duqnue falsa. Percentualmente, l’ipotesi populistica che tutta l'Italia non riesce a raggiungere fine mese è priva di senso. E’ vero che parecchi non hanno abbastanza soldi per soddisfare tutte le loro ambizioni. Ma se la famiglia non riesce araggiungere fine mese, com'è che c'è la fila sulle autostrade? Personalmente, non ho incontrato quest'estate persone in questa. Questo però non significa che non ci siano. Forse una vecchietta di Lucera, con 450 euro al mese, non arriva a fine mese.


Datemi un segno: il primo quarto di Luna



Dove sono gli italiani che non superano la terza settimana? Risposta:
1. A Napoli (chi è stato a Napoli nelle famiglia “normali” sa che è falso). La maggioranza delle famigle napoletane sono per bene e non hanno bisogno di elemosina.
2. Nel Molise, ad eccezione di poche persone, tutti possono vantare il privilegio di verdura fresca e polli senza Iva; e il problema non esiste;
3. In Basilicata, il piccolo Kuwait italiano? Non ne parliamo. Fiumi di soldi hanno invaso la regione.
4. Nel Veneto, nell'Italia del Nord-Est? No
5. In Lombardia? Ovviamente no.
6. Forse i "tresettimanisti" si sono rifugiati sul primo quarto di Luna.

Allora?



Finalino: l'Alitalia e la terza settimana stanno sulle palle degli italiani


Il giornalista Francesco Accardo di Rai3 più famoso del mondo: l'Alitalia sulle palle degli italiani

Presentateci, possibilmente, da persone senza conflitto di interesse, le statistiche reali degli italiani. I poveri, forse, raggiungono l'8% della popolazione (sempre molto), mentre i "benestanti" sono l’82% dei rimanenti. Insomma, la terza e quarta settimana, come l'Alitalia, stanno sulle palle degli italiani. Più fatti e meno palle.

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