Ke Nako!
di Roberto Maurizio
Spin off
In questo primo decennio del XXI secolo, gli slogan più accattivanti inventati per conquistare il favore dell’opinione pubblica sono stati, oltre a “Meno male che Silvio c’è”: Nimby (Not in My Back Yard – Non nel mio cortile), Yes we Can e “Ke Nako” che in lingua swati significa, su per giù, “è giunta l’ora”. Lo swati (nome nativo siswati) è una lingua parlata in Africa meridionale. È una delle due lingue ufficiali dello Swaziland e una delle undici lingue ufficiali del Sudafrica. Fa parte del sottogruppo lingue nguni, delle lingue bantu. È molto simile alle altre lingue nguni, soprattutto alla lingua zulu. Anche se i madrelingua vi fanno riferimento di norma con il nome swati, questa lingua è conosciuta anche come swazi, dal suo nome in lingua zulu, isiswazi. Nimby, in pratica significa, fai quello che ti pare ma non farlo vicino a me, costruisci una centrale atomica lontana dalla mia casa; Nimby ha una variante, Non in my Name: se vuoi fare le guerre, falle, ma non a nome mio (mi lavo le mani come Ponzio Pilato). Yes we can è una frase dell’alta borghesia inglese molto signorile che perlomeno significa “se me lo permetti io posso”. Ke Nako significa, invece: “è giunta l’ora”, o fai quello che ti dico o subirai le conseguenze. Mentre Yes We Can, è un Gentlement’s Agreement, io possibilmente potrei se tu lo vuoi, tipo “vuoi ballare con me, non mi dica di no, non ballo in tango con il caschè”, Ke Nako è meno accattivante: simile a bandiera rossa, la trionferà, è viva il comunismo e la libertà, non sarà oggi sarà domani taglierem la testa ai pescecani. Mentre, però, Yes we can è un auspicio, noi possiamo tagliere la testa è un futuro assai lontano senza clausole di sicurezza sinallagmatiche, Ke Nako significa, invece, ormai non ci sono più soluzioni, ormai “è giunta l’ora”. Ovviamente, il motto prescelto dal comitato organizzatore della 19° edizione dei campionati del mondo di calcio in Sudafrica che, per la prima volta nella loro storia, si stanno disputando nel Continente Nero, come ha affermato Nelson Mandela è un’occasione per : "Il popolo del Sudafrica (che) ha imparato la lezione della pazienza e della resistenza nella sua lunga battaglia per la libertà. La ricompensa dei Mondiali dimostri che l'attesa è stata giustificata. Ke Nako! È arrivato il momento". “E’ giunta l’ora”. Prosaicamente, il leader indiscusso del Sudafrica ha puntato sull’ingresso di valuta estera nel suo paese, nella possibilità di costruire infrastrutture che hanno permesso a migliaia e migliaia di persone di veder aumentato il proprio reddito. Si stima che gli effetti economici della manifestazione non saranno solo limitati al prevedibile programma di sviluppo infrastrutturale associato ai preparativi ma si estenderanno anche all’incremento dei flussi turistici e agli effetti di “spin off” sull’immagine internazionale del Sud Africa. Secondo le stime della Grant Thornton, la società di consulenza che ha redatto il rapporto di impatto finanziario presentato al Comitato internazionale per l’assegnazione della Coppa del Mondo, l’evento sarà tale da iniettare nell’economia del paese un afflusso di risorse addizionali pari a 21 miliardi di rand (2,7 miliardi di euro), generando un volume di spese dirette pari a 12,7 miliardi di rand (1,6 miliardi di euro) e creando circa 159.000 nuovi posti di lavoro. Per quanto concerne l’impatto sul settore turistico, per la manifestazione si prevede un afflusso di circa 235.000 visitatori. Per il settore delle costruzioni e delle opere di ingegneria e progettazione si stima un mercato di 2,3 miliardi di rand (circa 300 milioni di euro). Per il fisco sudafricano si prevede un flusso di entrate addizionali pari a 7,2 miliardi di rand (circa 1 miliardo di euro). Secondo la principale camera di affari, Business Unity South Africa, ci si attende che il settore privato contribuisca a fornire la maggior parte dei 2,3 miliardi di rand necessari per adeguare le infrastrutture del paese in vista del 2010 con prospettive di elevati ritorni, mentre il governo provvederà a far da complemeno allo sforzo delle imprese, nell’ambito dei propri programmi di sviluppo locale infrastrutturale e logistico (Critical Infrastructure Programme, Spatial Development Initiative).
Africa vincente
Prima dell’inizio di questa grande manifestazione mondiale, erano state annunciati attacchi terroristici che, fino ad oggi non si sono verificati, e sono passati ormai circa quattro settimane. L’unico neo di questa Coppa Fifa 2010 in Sudafrica è stata la pubblicità ufficiale lanciata dalla kermesse sudafricana. Ke Nako! Un bambini nero con il pallone solo con i pantaloni. Quale messaggio voleva essere lanciato? Un’Africa ancora allo sbando, morsa dalla fame, sconfitta, dove i bambini invocano l’elemosina del Nord opulento e grasso. Ke Nako! E’ giunta l’ora anche di cambiare certi cliché. Mettete le maglie ai bambini di Ke Nako, forse un domani diventeranno come Didier Drogba e Samuel Eto’o.
Ke Nako, è giunta l’ora, dal sito http://it.wikisource.org/wiki/%C3%88_giunta_l'ora
E’ giunta l’ora
Attacchiamo di santa ragione
questi ladroni, che sono i padroni.
Lotta emigrante e non ti fermare
lotta emigrante senza timor.
Se non c'è legge per noi emigranti
noi schiacceremo 'sti vili furfanti.
Lotta emigrante e non ti fermare
lotta emigrante senza timor.
E se loro ci fanno emigrare
però una casa ci devono dare.
Lotta emigrante e non ti fermare
lotta emigrante senza timor.
Se non è oggi sarà domani,
arriva l'ora dei proletari.
Lotta emigrante e non ti fermare
i tuoi diritti falli valere.
Son tanti anni che pago l'affitto
per quattro muri e un solo tetto.
La casa è un diritto per tutti,
se non ce la daranno l'andremo a occupà.
E ogni mese vediamo il padrone
come un leone pronto a sbranare.
Lotta emigrante è giunta l'ora
lotta emigrante senza timor.
La casa è un diritto per tutti,
se non ce la daranno l'andremo a occupà.
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