7 gennaio 2009

I valori dell'Italia dei valori

Stefano Incollà: i valori dell’Italia dei valori
di Roberto Maurizio
Il sito www.maurizioroberto.com apre la rubrica “Inediti” con un articolo del 1999 di Stefano Incollà. Chi era costui, si sarebbe chiesto Don Abbondio nei “Promessi Sposi”? Stefano è l’essere perfettibile che la società emargina in quanto non dotato delle stesse qualità di Raffaella Carrà. E’ uno di noi che vorrebbe comunicare con gli altri e ricevere contemporaneamente una comunicazione democratica e libera. E’ uno dei tanti che viene violentato dalla Rai, da Mediaset, da Sky. E’ uno che non trova il suo spazio creativo, è uno che viene rifiutato da una società basata sulla corruzione e sulla raccomandazione. Una società che non riesce a creare talenti, talmente è stretta dalla morsa del dio denaro che non ha futuro. Incollà rappresenta l’inizio del nuovo “Rinascimento italiano” che parte dalla base. Un’Italia derisa da "Il Padrino III", da "Gomorra I" (seguirà Gomorra II, Gomorra III, Gomorra la vendetta, Gomorra la sventagliata, Gomorra e la Befana, etc.),

dalla Juventus, dall’Inter. Un’Italia che in questo lasso di tempo di pausa del campionato di serie A, che è libera dall’arroganza di Silvia D’Amico e che potrebbe riscoprire nel frattempo i valori della propria identità culturale che fece emergere Giotto, Leonardo e Fra’ Paciolo. Questo primo articolo dà la stura a tutti coloro che non hanno un editore per pubblicare le loro idee, i loro pensieri, le loro poesie, i loro articoli. Questo sito potrebbe dare anche il riconoscimento per presentare le domande per diventare pubblicista.


LETTERA APERTA ALLA GENERAZIONE DEL NUOVO MILLENNIO

Cari amici, carissime amiche mie,
A dieci giorni dall'anno 2000, mi sembra doveroso fare il punto sul secolo che finirà tra poco più di un anno.
La civiltà dei consumi, che pubblicizza tutto ciò che è vendibile e anche oltre, dai servizi meno umani alle merci più inutili, vuole propinarci la balla del secolo; ovvero che i primi 2000 anni finiscono la notte del 31 dicembre 1999. come è giusto, il secondo millennio va dall'anno 1000 all'anno 2000 compreso, il terzo inizierà nel 2001.
Non a caso il compianto Stanley Kubrick, morto un anno fa mentre scrutava il cosmo dal suo osservatorio sulle isole Hawaii, ambientò la sua "Odissea nello Spazio" nel 2001. Il protagonista del film è imprigionato dal perfido perché troppo umanizzato computer HALL 9000, a bordo di un'astronave simil-profilattico (una bella audacia per gli anni ' 60) e viaggia fino ai confini del tempo, incontrando Dio.
Tornando a noi, ti sarà sicuramente capitato di vedere la pubblicità di quella carta di credito in cui una voce fuori campo chiede all'imbecille di turno:
- Non hai ancora comprato il motorino a tuo figlio? -
E quello si dà uno schiaffo micidiale
- E quella collana che volevi regalare a tua moglie? -
Un'altra gran botta.
Tutto questo cattivo gusto e violenza gratuita, insinua vergognosamente che per essere un buon padre e un buon marito, si deve obbligatoriamente coprire la famiglia di regali costosi, magari arricchendo la società emittente la carta di credito.
Che bestie questi creativi che dimenticano di vivere in un Paese ad alto tasso di disoccupazione!!!
Sulla stessa tematica il film "Fight Club", in cui un tenebroso Brad Pitt e il multiplo Edward Norton, cercano il riscatto dalla società del consumo a suon di pugni e di attentati. Un vero cammeo la scena dove Brad Pitt fa pipì nella minestra servita in un raffinatissimo ristorante (forse era meglio la proverbiale mosca...)
Molto pochi, in effetti, i passi avanti compiuti dall'umanità per una vita migliore; si spendono centinaia di miliardi per l'esplorazione del cosmo e non si riesce (o non si vuole) trovare una cura ai mali del secolo.
Da una parte, ecco i disastri delle sonde Mars Parthfinder e Mars Polar Lander, entrambe vittime di malfunzionamenti od errori di calcolo; dall'altra la Terapia Di Bella che non è sortito alcun effetto, complice il fraudolento connubio tra politica ed industrie farmaceutiche.
Simile il problema carburante.
Le lobbies del petrolio spingono per tenere alto il prezzo del fossile inquinante, mentre la ricerca si occupa di fonti alternative (alla galera!) come le ingombranti cellule foto voltaiche o improbabili veicoli a batterie. Tutti sanno che dalla semplice acqua del rubinetto si può estrarre un combustibile ecologicamente pulitissimo; ma che bisogno c'è di mettere a punto la fusione fredda, in grado di scindere gli atomi d’idrogeno da quelli d’ossigeno, quando è molto più conveniente tassare a dismisura il carburante esistente e vietare la circolazione ai veicoli di vecchio modello per vendere quelli catalizzati??!!
E che dire dei messaggi equivoci lanciati dai Mass Media?!
Sui giornali impazzano sondaggi corredati da interviste a personaggi famosi(?) che collocano l'età media nella quale si ha il primo rapporto sessuale intorno ai 17 anni.
A parte la pessima abitudine degli uomini in generale e dei V.I.P. in particolare, di vantarsi delle proprie performances sessuali (ricordate lo scandalo Clinton e il caso Merolone?), da tutto questo scaturisce una sorta d’obbligo: farlo entro un certo limite o si è out.
Ogni teenager, alla soglia della maturità scolastica, deve dimostrare d’essere uomo o donna, superando un rituale retaggio di qualche superstite tribù indiana.
Ancora una volta il cinema, che sa cogliere gli aspetti più esasperanti della nostra società, ci aiuta con l'esempio del Blockbuster di fine autunno "American Pie".
Nel film, un gruppo di liceali è impegnato a liberarsi della propria verginità (quasi fosse una malattia) prima della fine dell'anno scolastico.
Celebre la situazione in cui il più sfortunato del gruppo, vittima preferita del padre, accanito collezionista di Play Boy, si trova costretto a chiedergli che effetto fa la cosa delle donne.
- E' come una torta di mele...calda! - risponde l'allupato genitore.
Più tardi, il figliol prodigo, vorrà provare morbide sensazioni inserendo il membro nella più classica torta americana.
Senza arrivare agli eccessi della finzione, bisognerebbe distinguere la realtà della vita dalle esacerbanti dimostrazioni di tette e sederi o d’addominali gonfiati all'inverosimile.
Con ciò non voglio fare il moralista; i tempi cambiano più velocemente di quanto ci aspettiamo e la nostra generazione testimonia al meglio la velocità di tale mutamento.
Basti pensare ai bambini che sanno usare internet ma non conoscono nulla sulla natura.
Secondo una ricerca, sono convinti che il pollo abbia tante cosce quante ce ne siano nel pacco famiglia al supermercato e che la mucca sia viola come quella della reclame.

L'importante è non perdere di vista i valori che ogni società deve mantenere: la lealtà, la sincerità, il rispetto di se stessi e degli altri, l'amicizia che unisce gli uomini e le donne di ogni secolo.

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