9 luglio 2008

Esami di Stato 2007-2008. La sbornia

La sbornia degli Esami di Stato
di Roberto Maurizio





La ceralacca
Una tappa “fondamentale” della vita, per chi ha l’occasione di attraversarla, è l'Esame di Stato. Traumatica e bella, come la nascita, la vita e la morte. E' un'esperienza irripetibile, con una "Commissione di insegnanti" composta da chi ti vuole crocifiggere e chi ti dovrebbe "proteggere" (rispettivamente, esterni e interni). Una candela ti accoglie all'inizio della tua vita, un'altra ti accompagna alla fine, e ancora un'altra "squaglia la ceralacca sul pacco" dove vengono conservate tutte le "prove" (intese sia come documenti giuridici di testimonianza, sia come compiti svolti durante le tre tornate e sia come oggettiva sofferenza). Alla fine di questo “infernale” passaggio, rimane nella mente degli alunni e degli insegnanti solo la memoria di una sbornia passata in giudicato. Ma, restano gli interrogativi: è veramente necessaria una "prova" così “massacrante” che nulla dà e nulla aggiunge?



Il Parco della Rimembranza



Sono arrivati al capolinea gli Esami di Stato 2007-2008 e le cifre saranno commentate dalla “stampa specializzata” come un successo della promozione generalizzata al 99%, dimenticando il “parco dei caduti”. Su 100 iscritti al primo superiore arrivano al diploma solo il 30% di essi. E’ il 99% del 30% che saranno promossi. Che successo! Un’impresa privata, davanti a questo disastro dovrebbe dichiarare fallimento. Invece “la stampa specializzata” parla di 99% di promossi. In un’impresa privata sarebbero stati licenziati (nel vero senso della parola, cioè buttati fuori a calci) tutti i responsabili di questo infausto risultato. Invece, ci si scandalizza per i buoni risultati falsati dalla base di calcolo errata. Quindi si grida allo scandalo! Tutti promossi! Il vero scandalo è aver perso il 70% della popolazione giovanile costretta ad abbandonare gli studi, La colpa è degli insegnanti, delle professoresse o dei professoressi, delle loro frustrazioni, delle loro sofferenze pubbliche o private.


La psichiatria agli Esami di Stato


Il professore (20%) e la professoressa (80%) sono chiamati a giudicare durante gli Esami di Stato la “maturità” degli alunni (40%) e delle alunne (60%). Questi individui, nominati dal Csa (una volta si chiamava Provveditorato, adesso ha cambiato nome rimanendo esattamente come era prima) diventano giudici. Immolano la loro vita inutile al ristabilimento della giustizia nel mondo, anzi nell’universo, anzi nell'anzi. Ma si può mettere in mano un processo alla mafia a un giudice colluso con la mafia? Che cos’è la mafia negli esami di Stato: l’imbecillità e l frustrazioni che le insegnanti (soprattutto) si portano nel loro “bagagliaio” culturale.


La notte prima degli esami
La notte per chi ha colpe incoffessate fa paura. Di Pietro dorme tranquillo. Gli italiani dei valori sono casti e puri: nessuno mai scaglierà contro di loro la prima pietra. Di Pietro ha scavalcato anche Gesù Cristo. Come marziani, ecco che scendono dall’alto dei cieli, i professori dipietrani purificati, quelli che faranno vedere i sorci verdi ai farabutti, quelli che non ti permetteranno di copiare, quelli la cui morale è più alta del Sole, quelli che ti riducono ad un incubo la notte prima. Dategli un Esame di Stato e solleveranno il mondo!


A che pro? Why? Pecchè?
La giustizia in terra prende le sembianze di un povero professore di Economia Aziendale che sfodera la sua spada e la alza insieme a quella di una professoressa di Geografia, secondo la quale la capitale del Canada è Ovaia, che il Darfour si trova all’Anagnina e che l’Eire confina con il Congo . Povero Fantozzi: a che pro tutto ciò? Why, pecchè?


Nomi e Cognomi
Faremo nomi e cognomi di questa gentaglia che distrugge la scuola italiana, già a pezzi per conto suo. Occorre rinnovare il corpo docente. Basta con il ’68, il ’78, l’88, il 98, il 2008! La scuola ha bisogno di dinamismo, di produttività. La scuola vuole avere un nome e un cognome: cultura, il nome e professionalità il cognome.

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