Il Darfour confina con l’Abruzzo
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio

Omar Hassan e Ottaviano Del Turco. Profumo di arresti
L’unico elemento che lega Hassan, il Presidente del Sudan, a Del Turco, Governatore dell’Abruzzo, è la data 14 luglio 2008. Mentre a Parigi, il Presidente Sarkozy accoglieva l’Europa e il Mediterraneo, in altri siti di questa strana Europa (L’Aia e Ovindoli), si scatenava la furia giustizialista: in manette e buttato nelle carceri il Governatore dell’Abruzzo, Ottaviano Del Turco, in manette con la promessa di buttarlo nelle carceri europee il Dittatore sanguinario del Sudan, Omar Hassan al Bashir. Fra i due uomini politici non esiste nessuna correlazione, se non quella di essere “colpevoli” prima di un giudizio. Se verrà confermata l’accusa contro il Governatore dell’Abruzzo, allora non esisterà nessuna pietà. Se verrà confermata l’accusa contro il Presidente del Sudan, allora non esisterà nessuna pietà. Genocidio e associazione a delinquere. Due accuse pesanti, con il profumo di giustizialismo. E’ mai possibile che tutte le colpe ricadano sul Presidente del Sudan? E’ mai possibile che Del Turco si sia infangato di atroci delitti? Se sì, allora bisogna che la giustizia faccia il suo corso. In caso contrario, gli autori delle accuse dovrebbero assumersi le loro responsabilità, di fronte alla storia.
Chiesto l’arresto di Omar Hassan al Bashir

Arrestato il Governatore Ottaviano del Turco

Quando all’Aia si svegliano le galline e i galli per il mandato di cattura al Presidente del Sudan, ad Ovindoli, in Abruzzo, il 14 luglio 2008, si concretizza l'accusa nei confronti del Governatore, Ottaviano Del Turco. Associazione a delinquere e truffa. Nella stessa inchiesta sono coinvolti anche diversi assessori regionali e alcuni esponenti politici. Dieci, in tutto, le persone arrestate e 25 quelle indagate, con ipotesi di reato che vanno dall'associazione per delinquere, riciclaggio, concussione, corruzione, truffa aggravata, falso e abuso d'ufficio. Con Del Turco, sono così finiti in carcere il Segretario Generale della Giunta Regionale ,Lamberto Quarta, l'Assessore alle Attività produttive Antonio Boschetti, il capogruppo Pd In Consiglio regionale Camillo Cesarone e l'ex Direttore Generale della Asl di Chieti Luigi Conga e Gianluca Zelli. Il gip Michela Di Fine ha invece disposto gli arresti domiciliari per Giancarlo Masciarelli (ex presidente della Fir), Vito Domenici (ex assessore regionale alla Sanità), Bernardo Mazzocca (attuale assessore regionale alla Sanità) e Angelo Bucciarelli. Al direttore dell'Agenzia regionale sanitaria, Francesco Di Stanislao, è stata applicata la misura del divieto di dimora a Pescara. Un'indagine, quella della procura di Pescara, partita dall'esame della cartolarizzazione dei crediti vantati dalle case di cura private nei confronti delle Asl abruzzesi. Secondo gli inquirenti, vi sarebbero stati movimenti di denaro per circa 15 milioni di euro. Contestualmente agli arresti, gli uomini della Guardia di Finanza hanno svolto perquisizione nella casa del presidente della Regione a Collelongo, a Palazzo Centi (sede della Presidenza della Regione Abruzzo) e nella sede del Consiglio regionale a L'Aquila. Intanto Ottaviano Del Turco ha raggiunto il carcere di Sulmona. Del Turco è arrivato a bordo di un'Alfa Romeo 156 di colore grigio e ad attenderlo c 'era una piccola folla di fotografi e cineoperatori. Nell'istituto sulmonese, che viene considerato uno dei supercarceri più moderni, è stato sistemato in una zona di massima sicurezza dove viene sorvegliato a vista. Dalle notizie trapelate nel pomeriggio tutti gli arrestati resteranno in regime di isolamento per 3 giorni e poi si darà corso agli interrogatori di garanzia.
Nessun commento:
Posta un commento