Luna, Venere e Giove: continua l’avventura
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio
La Luna, fotografia di Roberto Maurizio, 3 dicembre 2008, ore 18.30, con telescopio "Celestron, NexStar Se 60"
Una fantastica “congiunzione”
Continuerà ancora per alcuni giorni la “congiunzione” Luna, Venere e Giove. Poi, la Luna si sposterà sempre più ad Est. Abbiamo pubblicato, nei post precedenti, le foto dell’«incontro» della Luna con Venere (oscurata) e con Giove (cane da guardia). Il 1° dicembre 2008, sotto un cielo di Roma coperto da nuvole, non siamo riusciti a vedere la fase in cui Venere è stata occultata dalla Luna per 1 ora e 15 minuti (dalle 17.10 alle 18.25). La prima foto l’abbiamo potuta scattare alle 18.30, quando all’improvviso il cielo si è ripulito a Sud-Ovest, esattamente nella direzione in cui un sottile spicchio di Luna aveva da poco fnito di oscurare Venere. A 2 gradi di distanza, ha assistito alla “scena” un luminose Giove. Nonostante sembrasse una “missione impossibile”, la fantastica congiunzione tra Luna, Venere e Giove, è stata perfettamente documentata dalle foto già pubblicate in precedenza: obiettivi utilizzati 18/135 e 170/500 con un tempo di esposizione di 1/60 di sec. con una sensibilità di 400 Asa.
Foto di RM ritoccate
Giove e Venere giocano a nascondino
Foto di RM, ritoccata. La Luna in alto, Venere e Giove in basso, sembrano sfiorare i tetti di Roma - Cinecittà Est -. Se Venere e Giove fossero stati più vicini e senza inquinamento luminoso si sarebbe creato l'effetto "Stella di Betlemme"
Il “gioco a rimpiattino” tra Venere e Giove è tutt’altro che finito: i due pianeti più luminosi del cielo rimarranno a stretto contatto ancora nelle prossime sere, costituendo sempre uno spettacolo di primordine. Sarà un evento da continuare a seguire almeno per due ragioni. La prima è collegata al Natale: nessuno sa infatti quale fu il fenomeno celeste che accompagnò la nascita di Gesù a Betlemme e, tra le tante ipotesi, c’è anche quella di una congiunzione molto stretta tra due pianeti molto luminosi come Venere e Giove. La seconda è collegata all’ormai incipiente 2009, dichiarato dall’Unesco primo anno mondiale dell’Astronomia in memoria del 400° anniversario del telescopio di Galileo. Ebbene, lo spettacolo celeste di questi giorni, con Venere e Giove così vicini, è la più genuina "scena galileiana" che si possa immaginare. Fu, infatti, Galileo che, osservando Giove, scoprì i satelliti e osservando Venere scoprì le fasi come quelle della Luna: due osservazioni apparentemente ovvie al giorno d’oggi ma non certamente all’inizio del 1600, quando, letteralmente, cambiarono per sempre il mondo della scienza e dell’astronomia, dimostrando che il Sole, e non la Terra era al centro del Sistema Solare.
Happy o Unhappy?
Happy o Unhappy?
Foto pubblicata da "La Repubblica"
Una parentesi fuori tema. La Luna, la Terra, il Sole e tutti i nomi dei pianeti e delle stelle si scrivono con l’iniziale maiuscola. La stampa in, quella dei giornalisti scapigliati, è solita non rispettare la grammatica e la sintassi della lingua italiana. Fin dalla prima elementare, le brave maestre e maestri (sia unici che accompagnati) insegnano agli alunni che i nomi delle persone, degli Stati, dei pianeti e simili, vanno scritti con l’iniziale maiuscola. Cmq! Anche questo andrebbe scritto "comunque" e non cmq, ma, cmq è per risparmiare tempo e si capisce lo stesso, mentre è un errore ortografico molto grave scrivere il sole, la luna. E a scrivere i nomi degli astri con la lettera iniziale minuscola non sono solo i giornalisti, ma, anche le nostre istituzioni democratiche: Governo e Parlamento. Cmq, questa parentesi mi serve per spiegare che l’«allineamento» dei tre astri è stato interpretato con i segni utilizzati prevalentemente su Internet nei programmi di messaggistica chat e negli Sms per sopperire alla mancanza del linguaggio non verbale nella comunicazione scritta, cioè con i cosiddetti “emoticon”, o “smiley” (tradotto veramente in modo vergognoso in italiano “faccine”; come un’altra mostruosità è quella di pronunciare @ delle email, “chiocciola” che non ha nessun significato: mentre in inglese @ significa “presso”, “chiocciola” in italiano non significa niente, se non pensare alla posta italiana che si muove come una lumaca). Cmq. La congiunzione Luna, Venere e Giove, negli Stati Uniti è stata interpretata come una Unhappy Face, cioè :( mentre in Italia (i soliti ottimisti) invece come una faccia sorridente :). In realtà, come si vede dalle foto, avrebbero ragione gli anglosassoni. Se mettiamo gli occhi (cioè Venere e Giove) sopra la bocca (cioè la Luna) si avrà un'Unhappy Face. La Luna, in realtà, è crescente quindi ha la gobba a ponenete, quindi ) parentesi chiusa e non aperta. Ma se metti gli occhi sopra, la bocca tende ad una smorfia di dolore. Ma gli italiani sono stupendi, incorregibili e profondamente ottimisti! Per rimarcare la loro visione positiva della vita, hanno addirittura messo la Luna sotto Venere e Giove (vedere foto de "La Repubblica"), e il gioco è fatto: da Unhappy Face a Happy Face.
Le foto di oggi
Pubblichiamo, alcune foto (ricoccate) scattate oggi, 3 dicembre 2008, Cinecittà Est - Roma (foto di Roberto Maurizio).
Una "bella foto" scattata senza cavalletto. Venere, a sinitra, balla insieme a Giove sincronicamente
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