9 marzo 2009

2009 Annus Horribilis

Annus Horribilis per i giornali
di Roberto Maurizio


La decimazione


Un quotidiano su dieci sparirà negli Stati Uniti nel corso di quest'anno e molte città americane resteranno, per la prima volta senza un loro quotidiano. Questa è la fosca previsione degli esperti del settore che prevedono che l'editoria non sarà affatto immune dalla crisi economica che negli Stati Uniti sta provocando tagli e licenziamenti a catena e che si va a sommare alle difficoltà di un'industria già sofferente per la concorrenza di Internet e per la riduzione di lettori e investimenti pubblicitari. Le previsioni di un “Annus Horribilis” dei giornali si basa su dati precisi: dal 2000 al 2007 la tiratura complessiva dei quotidiani è scesa di 5 milioni di copie e nell'ultimo trimestre del 2008 la raccolta pubblicitaria è diminuita di circa il 20%.







Internet straccia i giornali


Già 20.000 persone che lavoravano nei giornali hanno perso il posto e migliaia di altre le seguiranno con conseguenze anche sui contenuti. Supplementi storici come quello letterario del 'Washington Post' sono stati aboliti e i giornalisti ''sono stati obbligati a lavorare contemporaneamente per la carta stampata e per il sito web del giornale dal quale si spera arriveranno in futuro i soldi'' anche perché sale al 40% la percentuale di persone che si informano su Internet contro il 30% di quanto continuano a cercare notizie sui giornali. La crisi riguarda anche le testate europee con giornali storici come il 'Financial Times' che per resistere e non licenziare questa estate adotterà la settimana di tre giorni lavorativi. A resistere pensa anche Rupert Murdoch del cui impero fanno parte il 'Times' di Londra e il 'Wall Street Journal' nonostante le quotazioni del suo gruppo abbiano perso il 60% in un anno.

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