22 aprile 2010

Bacini sottostanti. Globalizzazione e provincialismo

I bacini sottostanti. Globalizzazione e provincializzazione
di Roberto Maurizio

La vasca da bagno




“Globprov” (Globalizzazione nella provincializzazione) è l’ossimoro che distingue questa Italietta da quattro soldi su tutte le realtà oggi emergenti nel mondo. Mentre gli altri paesi fanno passi da gigante in tutte le direzioni della Scienza, il nostro festeggia i 101 anni compiuti da Rita Levi Montalcini. La notizia viene enfatizzata dalla trasmissione pagata centinaia di milioni di euro dal canone Rai “Leonardo” su Tg3. Il provincialismo italiano non ha limiti. A parte gli auguri meritati e tributati alla grande scienziata Rita Levi Montalcini, con deferenza e ammirazione, da tutti gli uomini e le donne della Terra, ai quali si aggiungono quelli di “Stampa, Scuola e Vita”, la Rai continua a navigare nella vasca da bagno.

Il sangue rosso nero di Fini


Le previsioni del tempo di Rai 3 Lazio, come quelle delle altre regioni italiane, a mala pena coprono Tor Bella Monaca con il Policlinico Casilino di Roma, e sono commentati da energumeni con la licenza media con forte accento romanesco. Ma, se come dice Fini, l’Italia è una, sola e indivisibile, perché mai in Trentino Alto Adige dovrebbero sentire le previsioni trasmesse da Rai 3 nazionale, sì quella democratica, sì quella che assume indiscriminatamente solo chi ha il sangue rosso “Rai Santoro”, commentate con un forte accento romanesco. Aridateci gli speakers. I giornalisti facciano i giornalisti e gli annunciatori facciano gli annunciatori. Gli annunciatori, come Dentone di Alberto Sordi, devono essere scelti per la corretta dizione e non per il loro sangue rosso he scorre nelle tessere di partito. Per essere assunto alla Rai, infatti, devi avere il sangue di cui sopra. In alternativa, c’è il sangue rosso un po’ mafioso di “Ballarò” (dal titolo della trasmissione), oppure quello con la pillola del giorno dopo della torinese Litizzetto, il sangue rosso sabaudo, sboccato e sacrilego, oppure il sangue rosso ebreo della Sette, con o senza figli prodotti su commissione di Sky. C’è anche il sangue rosso nero, quello di Fini. Ovviamente, contrario al “padrone” del Milan, quello che produce Iene in televisione.

La quarta settimana con 345.000 euro di liquidazione. Viva la Rai!


Insomma, i raccomandati Rai che non hanno solo il posto in prima fila, ma stipendi che viaggiano sugli 80.000 euro all’anno, come minimo (speriamo che non gli abbia offesi) e una liquidazione di oltre 300.000/600.000 euro, ma che non possono raggiungere la quarta settimana, perché nel frattempo, il raccomandato si è sposato tre volte, con un figlio solo nato per caso, come i "Turisti per caso". Hanno bloccato, questi energumeni Rai, tre donne per avere un solo figlio. Bene. Viva il divorzio. Se avessero perlomeno 10 figli a femmina, ci sarebbero 30 italiani in più. Invece, “i Rai per caso”, per sangue e per colore, hanno venduto il suo cervello, che andrà sicuramente all’inferno, come tutti quelli che vendono la loro volontà e si aggrappano al carro dei vincitori, si accontentano di un solo rampollo che sarà seppellito su una terra sconsacrata, a 345.000/645.000 euro di liquidazione.

La trippa alla romana


Questi energumeni, dicevo, affrontano così la situazione meteorologica (a dire il vero, da quando questo blog ha lanciato come scempio della lingua italiana, i bacini sottostanti alla romana, il Tg3 Lazio non si esprime più in questo modo). Il Tg3 nazionale continua ancora ad esprimersi come segue: “i venti che dar quadrante della coda alla vaccinara se spostano en direzzione dei fajoli ar l’uccelletto, se piazzano sulla trippa alla romana, e i mari dei bacini sottoestanti non saranno più incazzati come primma”.

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