26 aprile 2010

International Journalist Festival. Cioccolata fusa

Giornalisti al Festival di Perugia. Le Cinque Giornate della Cioccolata Fusa
di Roberto Maurizio

Mancavano solo Pippo Baudo e la Litizzetto a Perugia al Festival internazione dei giornalisti, 21-25 aprile 2010. Ad esibirsi, sempre i soliti: Saviano, Scalfari, Travaglio. Le Cinque Giornate della Capitale della Cioccolata Fusa, quella dove è stata sgozzata Meredith Kircher a due passi da San Francesco, quella che crede di essere l’ombelico di Pierluigi Bersani, il Centro di un’Italia i cui confini meridionali si fermano a Eboli, quella che crede di essere molto vicino ad Al Gore, con il suo inqualificabile canale televisivo che sta infastidendo i leghisti del Nord, del Sud e i cattolici del Centro laziale andreottiano, Current Tv, un’emittente televisiva pro palestinese che vorrebbe gli ebrei, come lo voleva Hitler, popolo da tenere “sotto controllo, non si sa mai”. Ecco Al Gore, il premio Nobel che dopo aver detto una serie di cazzate sul clima e aver vinto i milioni di euro del Premio Nobel, come Fo, che prima di Al Gore ha guadagnato le sue corone norvegesi per poter sempre più lucrare sull’operaio della Fiat che oggi vota Lega Nord. Le Cinque Giornate della Cioccolata Fusa sono state come le Quattro Giornate di Napoli, che videro impegnate le forze napoletane contro il “secolare nemico” con il quale erano alleati fino a quattro minuti prima. A Perugia si estraggono a sorte i premi che vengono scartati dai Baci Perugina. Il mondo della sinistra, come quello della destra, distribuisce premi che prima controlla e li attribuisce a quelli che sempre più sinistri o “destri” (cioè furbi e furbastri) si presentano sulla scena mondiale. I “sinistri” sono quelli che pensano prima al martirio e poi alla redenzione. Catastrofisti si nasce. Quindi, secondo Al Gore, la Terra sta per scomparire a causa dell’uomo, la Camorra, secondo Saviano, farà sempre più morti e affari, nonostante la distruzione del Pianeta. La colpa è degli extra terrestri. Chi sono? Chi non la pensa come la sinistra! Una nuvola di giornalisti di sinistra, allora, si ritrova a Perugia e attacca i malvagi. Loro sono i buoni, sono quelli che hanno contratti a tempo indeterminato, sono assunti come la Madonna al cielo. Ecco che sulle nuvole di Perugia si presentano i Salvatori del mondo che, ovviamente, attaccano la religione cattolica, gli ebrei, la politica italiana, il nuovo fascismo che sta facendo crollare la democrazia basata su un bicchiere di birra. Nonostante tutto, la grande kermesse internazionale giunta alla sua quarta edizione, a parte la mancanza di Pippo, ha raccolto proprio tutta la spazzatura della stampa che più di questo non si può. A Perugia il meglio nel giornalismo internazionale ha dato fuoco alle sue polveri. I capi sono loro, quelli che decidono le sorti della povera gente nel mondo, sono loro, sono loro quelli che si prendono cura degli ammalati, dei carcerati, degli afflitti e degli sconsolati. Meno male che ci sono loro. Meno male che la democrazia della stampa possa esprimersi, apertis verbis, nonostante la censura oggi imperante a causa di questo governo dittatoriale che strangola il dissenso. Ma di che dissenso state parlando, quando sono 60 anni che non fate altro per fare emergere sempre le vostre tesi ormai superate, obsolete. Nonostante le batoste che ha preso questa sinistra obsoleta, vecchia, rincoglionita, a Perugia ha “guidato” i giornalisti di sinistra di tutto il mondo, cioè quelli venduti italiani, quelli arricchiti americani e quelli sull’orlo del disastro spagnoli, ed hanno sparato a zero sulla Croce Rossa! Basta con l’arroganza del giornalismo che si loda e si sbroda. Basta con la corruzione della professione giornalistica affibbiata solo alla vendita esclusiva della propria poltrona dove risiedono chiappe sempre più flosce e sfiancate dalla collusione con il potere mediatico intellettuale di sinistra. Ho fatto un sogno, insieme al mio gatto, Mirko. Ho sognato che il Pd avesse raggiunto nel 2009 in Italia il 60% dei voti. Io è Mirko ci siamo chiesti dove avrebbero messo i campi di concentramento per i giornalisti, come quelli di “Stampa, Scuola e Vita”, i partecipanti alle Cinque Giornate della Cioccolata Fusa di Perugia? Ovvio, a Piazzale Loreto!

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