11 aprile 2010

Le proposte Ue contro il cambiamento climatico

Unione Europea, pagata da noi come la Rai, contro il cambiamento climatico? E' semplice! Cammina, spegni la luce, ricicla, abbassa i condizionatori
di Roberto Maurizio



Razzismo ecologico

Per i sostenitori della lotta contro il "buco nell'ozono", contro l'effetto serra, è semplice. Camminate! Meno male che non ci dicono di camminare sulle acque. Solo uno su tutti poteva farlo. No. Ci dicono, prendete la metro, anche ai claustrofobici (tanto sono degli stronzi, come erano una volta i neri, che ora detengono il potere mondiale). Ci dicono, non lavarti; chiudi il rubinetto, prendi le lampade che costruiamo noi a basso consumo. La Terra maledetta, quella che una volta era Gaia, s'è incazzata e si è vista azzannata da un emerito imbecille che dalla stratosfera non viene nemmeno preso in considerazione. Oceani immensi, terre sempre pronte al prossimo terremoto, vulcani che hanno voglia di eruttare una quantità enorme di gas nell'atmosfera. Invece no. La piccola formica, l'uomo, crede di essere un gigante di fronte ad uno splendido pianeta irripetibile. Crede di potere fare del male a questo unico esemplare incomparabile di bellezza inaudita dell'Universo. L'uomo, per sembrare più forte della misera parte di terreno che occupa di questo immenso pianeta, ha affibiato un nome femminile: Terra, così crede di esserle superiore. Se l'avesse chiamato Mazza Dura, non si sarebbe nemmeno avvicinato e non gli avrebbe mai detto guarda che io con le mie 850 Fiat ti faccio fuori, con le mie polveri sottili ti rovino la vita, con il CO2 che ti sto facendo bere da 250 anni ti distruggo! Ma chi cazzo credi di essere, risponderebbe Mazza Dura. Non sei nemmeno una formica. Sono io che ti ho fatto e io che, quando vorrò, ti distruggerò. Non ci provare nemmeno a dire che con quattro ciminiere, otto operai all'Asinara, 14.500 bombe atomiche, centinaia di guerre che fai con gli apparecchi americani che lanciano la bomba e se vanno, vuoi farmi crollare. E' vero, la mia atmosfera, dice Mazza Dura, non va oltre i 500 chilometri, 10 quella della troposfera. Ma io vivo da 4,5 miliardi di anni. Fatti i conti! Se vuoi vendere le lampadine o altra macchine della Fiat, sono cazzi tuoi. Se vuoi fare conferenze fra le parti per altri cent'anni fai come ti pare. Se vuoi che la gente ritorni nelle caverne, va bene. Ma se credi di farmi paura, hai sbagliato strada. Con quattro o cinque eruzioni vulcaniche ti faccio fuori in dieci giorni. Quindi, invece di pensare all'atmosfera, alla biosfera, alla troposfera, al buco nell'ozono, pensa dove metti i piedi. E da lì che se mi incazzo ti faccio veramente saltare. Il mio nucleo centrale, quello che mi dà la Mazza Dura, tu l'hai dimenticato. Sei andato prima in America a scoprirla, poi sulla Luna, adesso viaggi nello spazio. Ma quando metti i piedi sulla Terra? Mi hai visto bene? Hai visto il Pacifico e l'Oceano Indiano? Hai visto di che cosa sono capace io? Invece tu pensi alle stelle, alle favole, agli alisei e ai controalisei, alla desertificazione e allo scioglimento dei ghiacciai che credi di esserne il responsabile. Pensa a me, pensa a che cosa c'è sotto ai tuoi piedi. Un discorso senza senso perché ormai i soldi li hai buttati all'aria! Pensaci. Io sono sotto i tuoi piedi e non sopra. Firmato Mazza Dura, Terra.

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