17 dicembre 2007

La "Carta per un mondo senza violenza"

Un mondo "alla carta"

di Roberto Maurizio
Preambolo

Approvata dall’Ottavo Summit dei Premi Nobel per la Pace, a Roma, il 15 dicembre 2007, la “Carta per un mondo senza violenza”. Tredici i punti che caratterizzano il documento finale accolto all’unanimità dai Nobel, dopo tre intensi giorni di dibattiti, tavole rotonde, interviste, lezioni, incontri con la stampa e con tutti i cittadini del mondo presenti a Roma. Un senso di pace e di tranquillità si è respirato durante tutto il periodo che ha visto al lavoro, oltre ai Nobel e alle personalità scientifiche e politiche di rilievo, decine e decine di persone che con professionalità e garbo hanno accolto una marea di partecipanti ai diversi incontri che si sono svolti in svariati punti della capitale. L’accoglienza, contrariamente a quanto avviene in altri incontri similari, è stata “soft”: nessun controllo con Metal Detector, nessuna tessera di riconoscimento, nessuna ingerenza fisica o psicologica da parte degli organizzatori a cui va il merito della perfetta riuscita dell’Ottavo Summit dei Premi Nobel.

Tredici punti e tre domande

Vediamo i 13 punti, ai quali i Nobel hanno voluto aggiungere anche 3 domande ai “potenti” del mondo:
1. Prevenzione e cessazione dei conflitti armati;
2. Eliminazione della violenza;
3. Eliminazione delle armi nucleari;
4. Controllo della produzione e della vendita di armi piccole e leggere:
5. Lotta al terrorismo;
6. Fine delle violenze domestiche, familiari e contro i bambini;
7. Prevenzione dei conflitti derivanti dal depauperamento delle risorse naturali;
8. Valorizzazione delle differenze etniche, culturali e religiose;
9. Utilizzo di tutti gli strumenti politici per costruire un mondo non violento;
10. Distribuzione equa delle risorse economiche;
11. Riconoscimento e protezione di tutte le società civili;
12. Realizzazione di un mondo senza violenza;
13. Diritto a non essere ucciso e il dovere a sua volta di non uccidere nessuno
Le tre domande, da sottoporre a tutti i potenti della terra affinché riflettano più' a fondo sul loro impegno per la pace, sono:
1. Quali sono i vostri piani per occuparvi della povertà dilagante?
2. Quali sono i vostri piani per proteggere l'ambiente?
3. Quali sono i vostri piani per eliminare le armi nucleari?
"Siamo convinti - sostengono i premi nobel nel documento - che il rispetto dei principi della non violenza introdurrà un ordine mondiale più civile e pacifico, in cui i sistemi più equi ed efficaci, di governance rispettosi della dignità umana e della sacralità della vita stessa possano diventare una realtà".

Cultura di pace e della non violenza

"La difficoltà maggiore che abbiamo incontrato - ha detto Michail Gorbachev, ultimo presidente dell'Urss - è stata quella di contrastare l'idea che a violenza si risponde con violenza, mentre il suo uso è solo in condizioni estreme". Creare una cultura della pace e della non violenza è "un obiettivo nobile e necessario" pur essendo "un processo lungo e difficile". E' quanto afferma la 'Carta per un mondo senza violenza' varata al termine dell'8° summit mondiale dei premi Nobel per la pace."Le nostre culture, le nostre storie e le nostre vite individuali sono interconnesse e le nostre azioni sono interdipendenti”, afferma la Carta. “Oggi, come non mai, crediamo che ci sia una verità che ci attende: il nostro è un destino comune, un destino che sarà determinato dalle nostre intenzioni, decisioni ed azioni di oggi". La Carta, dunque, sottolinea che "la prevenzione e la cessazione dei conflitti armati fra gli Stati e all'interno degli Stati richiede un'azione collettiva da parte della comunità internazionale''. Perché ''la sicurezza di ciascuno Stato può essere meglio raggiunta migliorando la sicurezza umana globale. Ciò richiede il rafforzamento delle riforme del sistema Onu e delle organizzazioni di cooperazione regionali". Per raggiungere lo scopo è poi "essenziale incamminarsi senza ulteriori ritardi verso la totale e tangibile eliminazione delle armi nucleari e altre armi di distruzione di massa". Per eliminare la violenza nella società, "la produzione e la vendita di armi piccole e leggere deve essere ridotta e rigorosamente controllata a livello internazionale, regionale, statale e locale". Nella “Carta per un mondo senza violenza”, i premi Nobel chiedono poi di "porre fine alla violenza domestica" sottolineando l'esigenza del "rispetto incondizionato dell'uguaglianza, della libertà, della dignità e dei diritti delle donne, degli uomini e dei bambini, da parte di tutti gli individui e delle istituzioni dello Stato, della religione e della società civile". Viene quindi chiesto ad individui e Stati di condividere "la responsabilità di prevenire la violenza contro bambini e i giovani" e di "promuovere opportunità d'istruzione, l'accesso all'assistenza sanitaria primaria, la sicurezza personale, la tutela sociale ed un clima favorevole che rafforzi la non violenza quale stile di vita". Gli Stati sono invitati a svolgere "un ruolo attivo" per "prevenire i conflitti derivanti dal depauperamento delle risorse naturali". Alle Nazioni unite viene rivolto un appello per la "valorizzazione delle differenze etniche, culturali e religiose". Per contrastare ogni forma di violenza "incoraggiamo la ricerca scientifica nel campo dell'interazione umana e del dialogo e invitiamo le comunità accademiche scientifiche e religiose - è l'appello dei Nobel nel documento approvato al summit di Roma - ad aiutarci nella transizione verso una società non violenta e pacifista". I premi Nobel esprimono "forte condanna per il terrorismo". Allo stesso tempo, i Nobel sottolineano però che "la lotta contro il terrorismo non può giustificare la violazione dei diritti dell'uomo, del diritto umanitario internazionale, delle norme della società civile e della democrazia".

Premi Nobel per la Pace presenti a Roma all’VIII Summit

Mikhail Gorbachev, Sua Santità il Dalai Lama, Mairead Corrigan Maguire, Mohammed Yunus,
Lech Walesa, Betty Williams, Mons. Philipe Ximenes Belo, International Atomic Energy Agency
(IAEA), International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW), International
Peace Bureau (IPB), American Friends Service Committee (AFSC), Institut de Droit
International (IDI), Pugwash Conferences (PUGWASH), Croce Rossa, Alto Commissariato per i
Rifugiati (UNHCR), UNICEF, Amnesty International, Nazioni Unite (ONU), Organizzazione
Internazionale del Lavoro (ILO), Medici Senza Frontiere (MSF), International Campaign to Ban
Landmines (ICBL).

Ospiti d’onore

Rita Levi Montalcini, Presidente Fondazione Rita Levi Montalcini onlus, George Clooney, attore,
Don Cheadle, attore, Bob Geldolf, cantante, Kerry Kennedy, Presidente della Robert F.
Kennedy Europa, Nobuaki Tanaka, già Sottosegretario Generale all’ONU e Ambasciatore del
Giappone in Turchia, Green Cross Italia, Anna Cataldi, giornalista, Christie Brynkley,attrice.

Premi Nobel per la Pace 1901-2007

Fonte: Wikipedia

1901 - 1909
1901 - Jean Henri Dunant, Frederic Passy
1902 - Élie Ducommun, Charles Albert Gobat
1903 - William Randal Cremer
1904 - Institut de droit international
1905 - Bertha von Suttner
1906 - Theodore Roosevelt
1907 - Ernesto Teodoro Moneta, Louis Renault
1908 - Klas Pontus Arnoldson, Fredrik Bajer
1909 - Auguste Marie François Beernaert, Paul Henribenjamin Balluet D'estournelles De Constant
1910 - 1919]
1910 - Permanent International Peace Bureau
1911 - Tobias Michael Carel Asser, Alfred Hermann Fried
1912 - Elihu Root
1913 - Henri La Fontaine
1914 - non è stato assegnato
1915 - non è stato assegnato
1916 - non è stato assegnato
1917 - Comitato Internazionale della Croce Rossa
1918 - non è stato assegnato
1919 - Thomas Woodrow Wilson
1920 - 1929
1920 - Leon Victor Auguste Bourgeois
1921 - Karl Hjalmar Branting, Christian Lous Lange
1922 - Fridtjof Nansen
1923 - non è stato assegnato
1924 - non è stato assegnato
1925 - Austen Chamberlain, Charles Gates Dawes
1926 - Aristide Briand, Gustav Stresemann
1927 - Ferdinand Buisson, Ludwig Quidde
1928 - non è stato assegnato
1929 - Frank Billings Kellogg
1930 - 1939
1930 - Lars Olof Nathan Soederblom
1931 - Jane Addams, Nicholas Murray Butler
1932 - non è stato assegnato
1933 - Norman Angell
1934 - Arthur Henderson
1935 - Carl Von Ossietzky
1936 - Carlos Saavedra Lamas
1937 - Edgar Algernon Robert Gascoyne Cecil
1938 - Ufficio internazionale Nansen per i rifugiati
1939 - non è stato assegnato
1940 - 1949
1940 - non è stato assegnato
1941 - non è stato assegnato
1942 - non è stato assegnato
1943 - non è stato assegnato
1944 - Comitato Internazionale della Croce Rossa
1945 - Cordell Hull
1946 - Emily Greene Balch, John Raleigh Mott
1947 - The American Friends Service Committee, The Friends Service Council
1948 - non è stato assegnato
1949 - John Boyd-Orr Of Brechin
1950 - 1959
1950 - Ralph Bunche
1951 - Leon Jouhaux
1952 - Albert Schweitzer
1953 - George Catlett Marshall
1954 - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)
1955 - non è stato assegnato
1956 - non è stato assegnato
1957 - Lester Pearson
1958 - Georges Henri Pire
1959 - Philip J. Noel-Baker
1960 - 1969
1960 - Albert John Lutuli
1961 - Dag Hjalmar Agne Carl Hammarskjoeld
1962 - Linus Carl Pauling
1963 - Comitato Internazionale della Croce Rossa, Lega delle Società della Croce Rossa
1964 - Martin Luther King
1965 - Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF)
1966 - non è stato assegnato
1967 - non è stato assegnato
1968 - René Cassin
1969 - Organizzazione Internazionale del Lavoro
1970 - 1979
1970 - Norman Borlaug
1971 - Willy Brandt
1972 - non è stato assegnato
1973 - Henry A. Kissinger, Le Duc Tho
1974 - Sean Mac Bride, Eisaku Sato
1975 - Andrei Dmitrievich Sakharov
1976 - Mairead Corrigan, Betty Williams
1977 - Amnesty International
1978 - Menachem Begin, Mohamed Anwar El Sadat
1979 - Madre Teresa di Calcutta
1980 - 1989
1980 - Adolfo Pérez Esquivel
1981 - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR)
1982 - Alva Myrdal, Alfonso Garcia Robles
1983 - Lech Wałęsa
1984 - Desmond Mpilo Tutu
1985 - International Physicians For The Prevention Of Nuclear War
1986 - Elie Wiesel
1987 - Oscar Arias Sanchez
1988 - Forze di peace-keeping delle Nazioni Unite
1989 - Tenzin Gyatso (14° Dalai Lama)
1990 - 1999
1990 - Mikhail Sergeyevich Gorbachev
1991 - Aung San Suu Kyi
1992 - Rigoberta Menchu Tum
1993 - Fredrik Willem De Klerk, Nelson Mandela
1994 - Yasser Arafat, Shimon Peres, Yitzhak Rabin
1995 - Pugwash Conferences on Science and World Affairs, Joseph Rotblat
1996 - Carlos Filipe Ximenes Belo, José Ramos Horta
1997 - Campagna Internazionale per il Bando delle Mine Antiuomo (ICBL), Jody Williams
1998 - John Hume, David Trimble
1999 - Medici Senza Frontiere
2000 - 2007
2000 - Kim Dae-Jung
2001 - Kofi Annan, Organizzazione delle Nazioni Unite
2002 - Jimmy Carter
2003 - Shirin Ebadi
2004 - Wangari Maathai
2005 - Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica e il suo direttore Mohamed ElBaradei
2006 - Muhammad Yunus e la Grameen Bank
2007 - Al Gore e Ipcc (Comitato Intergovernativo per i Mutamenti Climatici del'ONU)

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