Elezioni europee 2009. Da Ennio Quirino Visconti: astensione
di Roberto Maurizio
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Ennio Quirino Visconti: la multa votala tu!
Popolo dei multati da questi insulsi politici, per un presunto divieto di sosta (dalle ore... alle ore...), per un presunto attraversamento con il rosso, per un presunto eccesso di velocità, unitevi. Facciamola pagare cara la nostra multa, una bestiammia in questo mondo candido, dove la Stampa Estera italiana da sempre comandata da giornalisti guidati dalla sinistra Onusiana, Ceereattiva, Ecolopallista che scrive su tutti i giornali con compensi da nababbi, che vende il suo culo solo per ottenere una pensione dignitosa: 7.000 euro al mese. Udite, udite, casalinghe, commercianti, operai, insegnanti. Quando mai avrete una pensione a livello dei giornalisti, dei magistrati e dei politici. Votando per l'Unione Europea darete a queste categorie corrotte la possibilità di acquistare altre ville, altri barconi e altri balconi. Veltroni credeva che il "balcone" sui fori imperiali fosse suo. Adesso è passato a Alemanno. Noi italiani di seconda classe, che abbiamo come riferimento il mitico Totò, pensiamo ad un'Europa lontana, a quella delle Folies Bergèr tanta amata dal Principe Partenopeo, pensiamo alle nostre multe. Se fosse stato vivo Lui, Totò, avremmo avuto di che ridere. Oggi, Crozza (che vuole dire teschio, che vuol dire morte) crede di mettersi alla pari del grande Totò. Non gli arriva nemmeno alle caviglie. A proposito di caviglie, Totò era basso e oggi l'avrebbero messo alla stessa altezza di Berlusconi: un nano. Meglio essere nano nella statura che nano nelle idee. Pensiamo se a Totò, se a Berlusconi, se a Franceschini, se a Fini (che sembra non aver mai avuto una multa in vita sua) fosse arrivata una multa di divieto di sosta dell'11 maggio 2005 il 2 giugno 2009, festa della Repubblica. Hanno sradicato mezza Foresta Amazonica per mandare un multa in ritardo con 6 fogli scritti avanti e dietro più la busta raccomandata. Questo è lo Stato Fascita e Sfascista. Se ne frega del traffico, se ne frega dei morti sulle strade, se ne frega dell'illegalità imperante, della mafia, della camorra, della sacra corona unita, della 'ndrangheta e dei tanti affiliati. Colpisce i più deboli e cerca di reperire i soldi che gli mancano perché utilizzati in favore degli interessi dei politici porci e nullafacenti (non è vero che non fanno nulla: lavorano 24 ore su 24 solo per accumulare soldi che si porteranno in una tomba, certo sarà più bella di un umile meschino designato per pagare le multe).
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