23 giugno 2009

Giornalismo e media partecipativi

Per un giornalismo nuovo e partecipativo
di Roberto Maurizio

Foto presa da www.masternewmedia.org


Giornalismi possibili

Abbiamo appreso, attraverso Radio Radicale, con molto ritardo, questa mattina,dell’importante iniziativa promossa da Citizenmedia e dalla Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) dal titolo: “Giornalismo e media partecipativi: voci, strumenti, prospettive”. “Stampa, Scuola e Vita” avrebbe avuto molto interesse a partecipare. Dati i tempi ristretti, siamo costretti a fare solo un resoconto “da lontano”. La giornata di lavoro si sta svolgendo in queste ore, a Roma, presso la ”Sala Walter Tobagi” della Fnsi, in Corso Vittorio Emanuele II n. 349 (2. piano, int.5). L’incontro sta esaminando l'evoluzione dei “media partecipativi nel contesto dell'informazione globale” e come sta procedendo il passaggio dalla "lecture" alla conversazione innescato dal digitale. I partecipanti stanno vagliando quali lezioni trarre dai progetti collaborativi in corso e come ampliare portata e qualità dei “giornalismi possibili” in Italia. La giornata di lavoro informale e dinamica si pone come prima occasione di scambio per una scena italiana oggi viva ed energica come non mai. Nel corso della giornata, verranno presentate una decina di iniziative e progetti attivi, più successive domande-risposte e ampio spazio per la discussione, con l'intento di gettare le basi per la creazione di una piattaforma operativa condivisa tesa a incrementare visibilità, partecipazione, qualità dei media partecipativi anche in Italia.

Il Programma dell’incontro


9:30 Introduzione generale
10:00 Global Voices Italiano (Stefano Ignone)
10:30 Agoravox.it (Francesco Piccinini)
11:00 Fai Notizia (Diego Galli)
11:30 Yurait Social Blog (Antonio Rossano)
12:00 Master in Giornalismo Partecipativo (Gennaro Carotenuto)
12:30-14:00 Pausa pranzo
14:00 Cafebabel (Tiziana Sforza)
14:30 YouReporter (Angelo Cimarosti)
15:00 Caffe' News (Paolo Esposito)
15:30 LiberaReggio (Alessio Neri)
16:00 CrossingTv (Silvia Storelli)
16:30 The Populi (Daniele Vinci)
17:00 Dibattito finale
Moderatori: Bernardo Parrella, Eleonora Pantò
Ingresso libero e gratuito - previa registrazione online o in loco.
Interverranno per un breve saluto Franco Siddi e Roberto Natale (segretario e
presidente della Federazione nazionale della stampa), Pino Rea (promotore di
Libertà di Stampa, Diritto all'Informazione)
Maggiori dettagli: http://www.citizenmedia.it/
Contatti: info@citizenmedia.it/
Evento su Facebook: http://www.facebook.com/event.php?eid=84481458492

L’intervista

Riportiamo l’intervista concessa da Bernardo Parrella, uno dei promotori dell’incontro e da tempo impegnato sul fronte dei media partecipativi in senso ‘glocale’, ad Agoravox.

Perché proprio ora un incontro sui citizen media in Italia?

Vedendo l’Italia dall’altra parte dell’oceano e contemporaneamente lavorando su svariati progetti italiani ed internazionali (GlobalVoicesOnline, Communia, Federica, etc.) che richiedono un dialogo continuo con chi opera i fatto nel nostro Paese, è maturata l’importanza – per alcuni versi, l’urgenza - di provare a capire insieme cosa possa rappresentare il ciziten journalism oggi - in un panorama come quello nostrano, di recente declassato a Paese “partly free” da Freedom House, e in cui si sta ancora cercando di equiparare il blog a una testata giornalistica vincolata al diritto di replica e altre normative-capestro. Con questo incontro, organizzato con il sostegno della FNSI e del relativo progetto-sito Libertà di Stampa, Diritto all’Informazione, vogliamo far emergere e ribadire la professionalità e l’impegno di molti (soprattutto giovani) che non si rassegnano a restare senza voce e investono tempo ed energie per una informazione più libera e qualificata. In Italia come altrove nel mondo.

Internet e il web 2.0 stanno modificando il panorama dell’informazione verso una via di non-ritorno. È colpa loro se la gente non compra più i giornali?

Abbiamo visto più e più volte all’opera una certa industria giornalistica che da un lato sfrutta l’apertura della Rete e i contenuti degli utenti solo per rubare spazio e attenzione al fine di ricavarne vantaggi economici, chiedendo contemporaneamente agli stessi utenti di farsi carico di una crisi di vendite (non di contenuti) e di mancanza di idee (da parte loro, su come partecipare tali contenuti con gli ‘ex-lettori’). Non ci interessa raccontare quanto è bello il Web 2.0 – e se tale o meno. I modelli e le pratiche a cui vogliamo dare spazio qui sono altri, fuori e dentro l’Italia. Fatti di energie condivise, qualità informativa e ampia circolarità di idee. Errori inclusi, per carità. Ma con la consapevolezza che solo costruendo ponti ed eliminando barriere la società civile potrà cambiare e crescere. Inclusa un’informazione di tipo nuovo nelle sue forme più fruibili e orizzontali, ben al di là del supporto tecnico-mediatico con cui viene diffusa. Anche per questo idealmente questa giornata è dedicata a Franco Carlini e Fabio Metitieri, che pur con le personali differenze, condividevano un approccio critico a certe tendenze modaiole (online come offline) e comunque contrario a quell’autoreferenzialità che oggi affligge troppi soggetti della Rete italiana.

E dopo l’incontro?

Confidiamo che questo sia l’inizio di un percorso che permetta di mettere idee ed energie in comune per una sorta di piattaforma operativa condivisa tesa a incrementare visibilità, partecipazione, qualità dei media partecipativi anche in Italia. Perché se per Arianna Huffington in campo giornalistico ormai non è più possibile “saltare indietro nel tempo e far finta di niente” (anche in riferimento ai modelli economici), e anche necessario, come sostiene Henry Jenkins, trovare termini nuovi per attestare al meglio quello che in fondo è un processo transitorio come il citizen journalism - innestandosi su semantiche più ampie e azzeccate quali il buon vecchio termine di ‘giornalismo’. Purché ovviamente questo rimanga e cresca come un processo aperto, condiviso piuttosto che prodotto preconfezionato, unidirezionale.

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