3 giugno 2009

Vota Antonio. Asteniamoci

Astensione. Un diritto dei cittadini. Votano incosciamente soltanto i sudditi
di Roberto Maurizio


Mezzi busti
L’Italia è uno dei pochi paesi al mondo in cui non viene riconosciuto il diritto del non voto. Prima ti obbligavano a votare perché poi non avresti preso un posto statale stabile. Oggi, il posto statale stabile non esiste più. Allora perché non dare la possibilità a chi vuole esprimere la sua opinione non votando? Ci chiedono di accettare i rifugiati politici dell’Africa in mezzo al mare e non prima e poi trattano chi decide di non votare schedandolo come “terrorista”. L’Onu, l’Unhcr, che dice in merito? Io non voglio votare e sono schedato come sovversivo. Smettiamola con questa farsa. Io non voglio votare perché non mi sento rappresentato da nessuno. Che cosa fate? Mi portate i Libia? L’elettorato di sinistra è schifato da Franceschini e company e non vuole votare. L’elettorato di destra, che ha conquistato con la Lega del Nord gli operai, è compatto. Ma il leghista chi deve votare al Parlamento europeo? Berlusconi o Bossi che non ci andranno mai a Strasburgo, a Bruxelles e a Lussemburgo? Gli italiani di sinistra hanno mandato al Parlamento europeo Santoro e la Gruber e adesso sono pronti ad inviare Sassoli, un altro mezzo busto. Ma siamo seri.

Il bene dell'Italia: Carmelo Bene


Gli unici italiani degni di rappresentare il nostro paese in Europa sarebbero stati Totò e Carmelo Bene. Il governatore della Puglia, Niki Vendola, è un vero attore. Certo non all’altezza di Carmelo Bene. Perlomeno Vendola con la sua falce e il suo martello si riferisce alle vestali, parla di idiosincrasia, del lievito della storia, di tante spine nel fianco, fra le tante amenità del muro di Berlino. Ma come fanno a capirlo gli italiani che hanno problemi più pratici: ospedali che funzionano, traffico, aerei dell’Air France che uccidono 250 persone e più, con 10 nostri nazionali a bordo (meno male che l’Alitalia non ha nulla a che fare con una simile compagnia, questa volta ha avuto ragione la Cgil), con i soffitti delle scuole che crollano, con i pedoni uccisi quasi ogni ora, con code, code, code che distruggono il cervello (meno male che gli italiani hanno già perso da tempo anche quello). La stessa cosa per il compagno Marco Pannella che parla di disinformazione della Rai e delle televisioni in generale. E poi, cosa dice: moratoria della pena di morte, aborto libero, spinello a tutto spiano, carcerati, secondini, eutanasia, le donne a 65 anni per la pensione, e non dice nulla sul povero cristo che deve prendere semplicemente un ascensore che non funziona, mentre trova le buche e gradini nelle strade, nulla sugli handicappati abbandonati a loro stessi e alle loro famiglie, nulla su quelle bestie che prendono in affitto le badanti straniere, alte belle e bionde, e lasciano a morire di fame le italiane e gli italiani pronti a fare questo mestiere. La crisi, menomale, è grave, ma nessuno ci crede: ristoranti pieni, strade affollate, lavori mai visti prima di adesso a Roma. Dove ti gira un cantiere, soldi, tanti soldi. Ma cos’è questa crisi? La crisi è il frutto dell’imbecillità che naviga sulle reti Rai, con i pacchi regalano 500 mila euro, mai visti tutti insieme da milioni e milioni di persone. Ma schifo è? Regalano i nostri soldi per queste mostruosità. Senza parlare degli altri coglioni di Striscia la notizia, delle Iene, pieni di soldi. Basta. Per dire baste a queste imbecillità (Grande Fratello, Mi manda Rai 3, Porta a Porta, a Leonardo che andato in ferie per 4 mesi fregando anche i professori, al Gr3 con le canzoni americane). Basta con l’America, siamo in Italia, vogliano le canzoni italiane, vogliano le musiche di Verdi, vogliamo Totò e, soprattutto, vogliano Carmelo Bene. Dunque, astensione alle europee, per riavere la nostra identità. Senza nostra identità non possiamo fare amicizia con nessuno. Altrimenti, saremo fagocitati.

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