21 maggio 2010

La globalizzazione dell'ignoranza in Italia

La globalizzazione dell’ignoranza in Italia
di Roberto Maurizio

Una bellissima e drammatica foto del Congo. Un paese abbandonato da tutti!


L’interfaccia
Esistono in Italia materie scolastiche odiate, amate e ignorate, ognuna delle quale può apparire in tutte e tre le ipotesi di scelta. Iniziamo da quelle più ignorate, cioè da quelle che gli studenti italiani si rifiutano di conoscere, in ordine d’importanza: matematica, italiano, lingue straniere, greco, chimica, fisica, latino, storia e geografia. Quelle più amate: educazione fisica, educazione civica, educazione sessuale, educazione alla droga, religione e musica. Quelle più odiate: matematica, fisica e chimica. Ma che Italia è questa? Dalla Cina e dall’India ci arrivano fior fiori di professori giovani di matematica, fisica e chimica. I Bric (Brasile, Russia, India e Cina) ci “accannano” in tutti i settori. Noi non facciamo niente per “arginare il mare”. Restiamo immobili e aspettiamo gli eventi. Il Congo muore dissanguato e noi non facciamo niente. Il Darfur ha problemi e noi ce ne freghiamo. La biodiversità sta scomparendo e la Polonia galleggia in un mare di acque. In Thailandia chiudono Facebook, Skype, Twitter, Youtube e noi voltiamo l’interfaccia da un’altra parte. Speriamo che l’Inter faccia un capitombolo a Madrid, così gli italiani si ricorderanno di chiamare gli italiani per prima, poi i padani, poi i siciliani. I molisani e gli extra comunitari saranno protetti solo da Di Pietro e da Moratti! Meno male che esistono banditi in odore di mafia che riescono a prendere per il culo un paese “civile” come la Francia e una città caotica come Parigi, un Louvre abbandonato a se stesso che non sa proteggere i capolavori dell’Umanità. Un solo ladro ha preso in prestito “La donna con il ventaglio di Modigliani”, un Picasso, un Matisse, un Braque e un Leger, per un valore inestimabile di miliardi di euro. Vive la France.

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