18 giugno 2009

Referendum 2009. Votare Sì

Al Referendum, votare Sì
di Roberto Maurizio

Pecoroni e caproni

Adesso ti concedono l’astensione. Anzi astenersi con il Referendum è manifestare la propria volontà. Ma come? Mi tratti come un appestato quando non voto alle politiche, alle regionali, alle provinciali, alle comunali e poi, finalmente, mi tratti come un cittadino? A pochi giorni dal Referendum chiesto da Pdl, Pd, Idv (cioè circa il 75% dei voti), nessuno ha voglia di parlare? Scomparso nelle ultime battute, semmai fosse stato in auge, dalle pagine dei giornali che continuano ad interessarsi di Berlusca e Bari, di mignotte varie, di Obama che ammazza una mosca, o giù di lì, dei pasdaran iraniani brutti sporchi e cattivi, quelli di Mahmoud Ahmadinedjad, e belli, puliti e buoni, in pratica i riformisti (quelli che vorrebbero riformare il cappio), di Hossein Mousavi. Di Referendum nulla. Tutti danno per scontato che gli italiani sono come delle pecore, pronti a buttarsi nel fiume in piena dietro al “pecorone” o al “caprone”. Il suffisso one, o ona, è carico di significati. Ad esempio, accattone, bagascione, stregone, mangione, e in femminile, bugiardona, chiavicona, lamacciona, rappresentano pur sempre un dispregiativo del nome di riferimento.

In soldoni

I pecoroni e i caproni che ci comandano hanno capito male. Infatti, se si vota Sì al Referendum si otterranno questi risultati. Con i primo e secondo quesito (Camera e Senato), se vincono i Sì, scompariranno le coalizioni di partiti e si eviterà che questi si uniscano il giorno delle elezioni e si dividano subito dopo imponendo veti, mediazioni e verifiche continue a maggioranza e governo. Si realizzerà anche in Italia il bipartitismo, così come negli Usa, in Inghilterra, in Francia e in Spagna. Senza coalizioni, la soglia di accesso a Camera (4%) e Senato (8%) diventerà uguale per tutti e il premio di maggioranza non potrà più andare alla coalizione ma solo alla lista che avrà ottenuto più voti. Con il terzo quesito (candidature multiple), se vincono i Sì, sarà vietato candidarsi in più di un collegio e scomparirà la pratica abusata di presentare ovunque candidati “acchiappa-voti” (normalmente i leader di partito). In questo modo sarà colpita la nomina dei parlamentari da parte delle segreterie di partito, che decidono chi deve andare al Parlamento sia prima delle elezioni, sia (mediante questa pratica abusata) all'indomani del voto. In soldoni, non seguiremo i caproni e i pecoroni.

Chi l’ha detto?

Ma chi l’ha detto che "Berluscono" o "Ventrono" verranno votati in seguito dai cittadini italiani? Chi ha detto che fra pochi giorni o mesi l’Italia sarà sempre la stessa? Chi l’ha detto che non possa nascere un nuovo partito guidato da un angelo caduto dal cielo? Chi l’ha detto che nessuno potrà “scendere in campo” quando e come vuole? Chi l’ha detto che non si presenti un Obama di Portocannone, con le carte in regola, migliori di quello del compaesano molisano che ha rinnegato come Giuda il Referendum che aveva promesso? Chi l’ha detto che non possa formarsi un partito che non fa parte da via Gradoli, né da via Chiovenda, né da via Belzebù? Chi l’ha detto che un’Italia ormai ridotta all’osso da questi partiti che si spartiscono le ossa macellate dei loro defunti non possa vedere nascere un nuovo pensiero?

Un pensiero che “va oltre”


Un pensiero che va oltre la Rivoluzione francese, va oltre la fratellanza, la libertà, l’uguaglianza, va oltre i diritti umani, va oltre la difesa dei poveri della Terra, va oltre alla solidarietà pelosa, va oltre il rifiuto dell’energia nucleare in Italia, va oltre lo scempio degli ecologisti che stanno rovinando il nostro stivale, va oltre l’abolizione della pena di morte in tutto il mondo, va oltre il denaro offerto nei giochi della Rai e di Mediaset, va oltre i Pacchi di merda, va oltre “Striscia la notizia” e le veline, va oltre il Grande fratello, va oltre le barche che già stanno scaldando i loro motori di destra e di sinistra mentre la gente soffre, non per la terza settimana, ma per il cancro, per gli ospedali che non funzionano, per una scuola penosa che riesce a respingere un’alunna in prima media, va oltre il traffico di merda, va oltre i punti che ti levano sulla patente (mentre continuano a morire centinaia o migliaia di persone in un mese), va oltre la multa del bollo del 2001 pagato in ritardo arrivato a circa 400 euro nonostante l’impegno del governo di togliere questa tassa iniqua soprattutto in Calabria, va oltre la multa del 2005 alle nove di sera mentre stai cercando di trovare un tuo percorso di lavoro, va oltre la multa del 2000 in viale Manzoni mentre ritiro i plichi dell’esame di Stato, va oltre l’altra multa il 19 agosto in una Roma deserta per aver utilizzato lo spazio condominiale sempre occupato nel resto dell’anno, va oltre Veltroni che non ha saputo dare un aspetto umano a questa città eterna e che si considerava padrone del “Balcone”, va oltre Alemanno che rende sempre più sporca e invivibile questa nostra bella città dove Fellini poteva renderla veramente eterna, va oltre i morti di poveri africani, di bambini, di donne in cinta, la cui fossa comune è stata circoscritta nel Grande Mediterraneo, il mare per antonomasia che ha sempre legato le due sponde in un abbraccio di solidarietà e amore, va oltre il fondamentalismo da qualsiasi parte si presenti, va oltre i bigotti, gli ignavi, chi crede di aver ragione per virtù dello spirito santo, dell’ideologia, va oltre le Nazioni Unite, vendute all’impotenza la cui arma affilata si abbatte inesorabilmente sulla censura (Unhcr, risponderà davanti a dio e all’universo), va oltre, va oltre, va oltre. Credevo di essermi sfogato abbastanza. Invece vedo che non basta. Sono così pochi i “va oltre” che io stesso mi meraviglio. Ma non ero incazzato al massimo? Va oltre, va oltre, va oltre. Che cosa? I mulini al vento.

Schiavi di Roma


Io andrò a votare Sì, pur sapendo che sarà una clamorosa sconfitta. Peccato. Una volta che l’italiano, o giù di lì (secondo me i nostri politici sono giù di lì), poteva mandare a quel paese Bossi, Di Pietro & C. non ha colto l’occasione. Sarebbe stato un grande risultato. In verità, Bossi e la Lega Nord hanno da sempre capito la gravità di questo Referendum e si sono schierati giustamente contro. Invece, il valore dell’Italia dei Valori è stato raccolto nella spazzatura del napoletano. "Italiani", avrebbe detto Totò, non disperate e contiamoci. Non fate che al raduno dei nostri 150 combattenti, a Piazza d’Armi, saremo 197.654 (tra ex fascio e ex martello). I numeri contano, ma non in Italia. E i numeri, purtroppo, daranno ragione al tanto disprezzato astensionismo che raggiungerà, purtroppo, minimo il 65%. Poveri illusi di questa miserevole Italia: fino a quando non alzerete la testa, resterete sempre “Schiavi di Roma”.

1 commento:

  1. Condivido molte cose fra quelle che scrivi in questo post, ma non l'equiparazione di Lega Nord e Italia dei Valori né l'elogio del bipartitismo. Io mi asterrò e ho spiegato perchè. Ciao

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