Tabacci tua e i sette virus dell'herpes
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio
Un paese alla deriva con un Festival di San Remo allo sbando. 12, 15 20 milioni di coglioni che guardano un programma senza senso. Un programma che annichilisce. Un programma che rende sempre più vivo e vegeto Tabacci. Tabacci tua, dove la burocrazia fa il bello e il cattivo tempo in questo paese di San Remo. Un Festival che ha sempre costituito una barriera corallina verso la democrazia. Un paese senza più speranze. Un paese colpito alle spalle da squallidi assassini provenienti dalla Spagna di Zapatero, la prima dei Pigs, dei porci europei, sottosviluppati che spacciano droga per sentirsi al passo con i tempi (Barcellona, una bomba ecologica che spacca la vita dei nostri figli, senza protezioni, peggio di Amsterdam, dove perlomeno c'è una protezione). Più sottosviluppato sei, meno protezioni hai. Per non parlare della squallida Albione, quell'Inghilterra che crede di fare il culo del mondo sempre, che insieme a Gad Lerner e agli ebrei, vuole farci la predica. Un paese alla deriva, dove gli abruzzesi con mille chiavi vogliono sbarazzarsi sotto elezioni la merda di macerie che li ha risparmiati. Ricostruite lì le vostre case. Non sarà oggi, non sarà domani, L'Aquila sarà di nuovo distrutta da questi barberi che hanno fregato i soldi degli italiani e ora vogliono dare i voti alla Pezzopane. Povera Maiella! Povera Gran Sasso! Non meritate di abitare la prima faglia tettonica sulla quale volete ricostruire case che saranno inesorabilmente distrutte dalla vostra malvagità. Solo le persone squallide avranno il diritto di esistere perlomeno sette settimane. Il massimo, per i malvagi!
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