25 febbraio 2010

Morgan, i veleni del Mediterraneo e lo Slow Food

La bellezza del Mediterraneo contro i disfattisti
di Roberto Maurizio


Non si riesce a capire se stai vedendo l'incazzato napoletano Santoro o la tetta della Setta. Certo, i radicali liberi fanno grossi danni. Hanno tolto a Santoro la capacità di portare i voti con le orecchie a Berlusconi. Ma chi se lo guarda più con un Morgan drogato che l'unica cosa che sa fare nella sua vita non è quella di cantare o essere nemmeno a cinque centimetri dalla musica. Questi esseri allucinati non vedono altro di fronte ai loro occhi: droga e soldi. Ancora più schifosa è Repubblica Tv che intitola il suo argomento del giorno "i veleni del Mediterraneo". A pochi mesi dalle ferie estive, quando potremmo recuperare flotte di americni, tedeschi, scandinavi, i "partigiani" dell'Italia negletta lanciano un messaggio contro il turismo in Italia, proprio quando la Grecia è in grosse difficoltà, come la Spagna e il Portogllo, nostri rivali e temibili aversari . Se queste menti eccelse di Repubblica avessero sparato a zero sull'Italia per portare i turisti in Grecia, in Spagna e in Portogallo, prendendo una tangente consistente, non ci sarebbero stati problemi. La questione è che sparano a zero sull'Italia e sul Mediterraneo per colpire Berlusconi, un leader che non mette piede in Parlamento da svariati e svariati giorni. Il problema è che non se ne accorgono nemmeno di fare un torto all'Italia, al nostro Mediterraneo. Pur di fare torto a Berlusconi mandano in rovina l'Italia. Il nostro Mediterraneo, quello italiano, non è avvelenato da nessuno se non dai bastardi che non vogliono fare incrementare le risorse del turismo nostrano. Il nostro Mediterraneo ha milioni di anni sulla sua groppa. Solo la sinistra la ingroppa! Ma come si fa a lanciare un messaggio così forte contro il Mediterraneo che da lavoro a tanti operai, contadini, cittadini e giovani. Perché sparare a zero contro il Mediterraneo per fermare il turismo? O peggio, fare ancora abbassare i prezzi delle vacanze nel nostro splendido Mediterraneo, delle coste della Calabria in primo luogo, di quelle siciliane, di quelle del Molise, della fantastica Romagna. Addirittura, questi sinistorzi si sono accaparrati anche lo Slow Food. Perché? Chi è contro il nemico delle multinazionali, come la Coca Cola, McDonald's, Marlboro, Fiat, è a fianco degli oprressi. Che schifo, credevo che Slow Food fosse un sistema per riconoscere le bellezze del nostro Mediterraneo, amate lentamente, mangiate con il gusto di assaporare i sapori di una terra che ha ospitato i tuoi antenati e che vuole ancora essere al tuo fianco. No! Slow Food, insieme al Wwf, al Partito comunista combattente per la liberazione totale della Foca monaca, al partito di Fini contro la 'Ngrangheta e contro i voti presi al di fuori del Mediterraneo, al partito naziolfascista che salva i gatti e ammazza i tonni rossi (questione di razza, i tonni piacciono solo ai giapponesi di colore diverso dal bianco). Ma come si può fare politica anche con la tavola imbandita. Per lo Slow Food la tavola e sola composta di banditi, guarda caso quei porci di destra che mangiano i gatti, che rubano miliardi di euro ai danni delle popolazioni inermi, a quei porci che aumenteranno sempre di più quando si troverà una tinozza grigio scura per mangiare piano un piatto prelibato, quello della vendetta che farà definitivamente fuori il Mediterraneo. Ma si sbagliano. Il Mediterraneo reagirà con tutte le sue forze contro questi imbecilli che vogliono un mondo che non esiste, disegnato solo secondo la droga che prende Morgan e che vorrebbe far prendere ai nostri figli e ai nostri studenti. E' vero il rischio è alto. Occorerebbe una forza multipolare per poter misurare le distanze che ci dividono da un mondo migliore. Il metro è composto di bontà e di amore, termini sconosciuti dalla politica, termini che fanno a cazzotti con la politica, termini che terminano alla Stazione Termini.

Nessun commento:

Posta un commento