8 aprile 2008

Il Giardino di Piergiorgio

I Giardini di Welby
Reportage da Piazza Don Bosco, Roma, 6 aprile 2008
di Roberto Maurizio

Piazza Don Bosco, il 6 aprile 2008

Il "Giardino" di Welby

La Piazza, durante i funerali di Piergiorgio Welby

La "pattuglia" radicale

Emma Bonino

Sergio Stanzani


La Piazza
“Armato” di macchina fotografica, il 6 aprile 2008, mi reco in Piazza Don Bosco del Decimo municipio di Roma, per assistere al comizio della "Lista Bonino-Radicali per Rutelli sindaco". La Piazza fu il luogo del mio “fidanzamento” con la “mia futura signora” che mi avrebbe, poi, reso padre felice di due figli adorabili. Era il 19 dicembre 1966. Sono passati da allora "appena" 15.084 giorni, circa 42 anni (una vita) e la Piazza rimane così com’era un tempo, nonostante i tentativi maldestri di “dare un volto” a una struttura costruita non a “misura d’uomo”. La Piazza, infatti, fu progettata da Gaetano Rapisardi, recuperando alcune indicazioni del piano regolatore del 1931, in pieno regime fascista. Questa area era già destinata all’urbanizzazione negli ’30, motivo per cui gli edifici della Piazza sono caratterizzati da un’architettura tipica del “Ventennio”, uno stile architettonico noto in Europa come “Stile Novecento” ed in Italia come “Stile Littorio”, non dissimile a quello dei paesi dell’Est del’era Sovietica.

Emma Bonino, Marco Cappato e Rita Bernardini

Massimo Bordin, direttore di Radio Radicale

La Cupola, Roberto e Welby
Piazza
Don Bosco è dominata dalla chiesa, opera anch’essa di Gaetano Rapisardi, caratterizzata dalla sua mole e la grande cupola con le sculture degli angeli che sorreggono la croce. La Basilica, gestita da sempre dai salesiani, (non a caso la via principale aderente alla chiesa di chiama “Via dei Salesiani”) venne inaugurata nel 1957 (nove anni prima del grande “incontro”). La Piazza è stata utilizzata come set cinematografico di alcune scene della “Dolce vita” di Federico Fellini, immaginandola come parte del quartiere Eur. La Piazza è stata anche luogo di inaudite violenze: il 28 febbraio 1978, verso le 23 e 30, “alcuni individui, scesi da un’autovettura, una Fiat 32 color oro metallizzato, con targa coperta, esplodevano contro un gruppo di giovani che sostava nei giardinetti di Piazza San Giovanni Bosco numerosi colpi di pistola che uccidevano Roberto Scialabba e ferivano il fratello Nicola”. La Piazza è stata anche il luogo dei funerali “laici” di Piergiorgio Welby, il 24 dicembre 2006. «In merito alla richiesta di esequie ecclesiastiche per il defunto Dott. Piergiorgio Welby, il Vicariato di Roma precisa di non aver potuto concedere tali esequie perché, a differenza dai casi di suicidio nei quali si presume la mancanza delle condizioni di piena avvertenza e deliberato consenso, era nota, in quanto ripetutamente e pubblicamente affermata, la volontà del Dott. Welby di porre fine alla propria vita, ciò che contrasta con la dottrina cattolica (vedi il Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2276-2283; 2324-2325)». Questo il contenuto del comunicato stampa del Vicariato di Roma del 23 dicembre 2006. All’interno della Piazza, il 28 giugno 2007, alle ore 10 e 30, è stato inaugurato “Il Giardino di Piergiorgio Welby”. Adesso Piergiorgio "vive" in un altro dei suoi tanti giardini.

La Bonino con Mina Welby, ma senza Marco
"Gabriele" dietro la Bonino "Gabriele" scruta, si interessa e pensa
Ufficialmente, dal sito ufficiale dei Radicali, erano state annunciate le presenze di Emma Bonino, Marco Pannella, Mina Welby, Rita Bernardini, Marco Cappato, Gianfranco Spadaccia, ed altri candidati radicali, al comizio di Don Bosco della Lista Bonino-Radicali per Rutelli sindaco. La stessa notizia era stata ripetuta da Wikio (dove si trova, tra l'altro anche il nostro blog “Stampa, Scuola e Vita”): “Due gli appuntamenti in calendario previsti per domani, domenica 6 aprile, annunciava Wikio. Il primo si terrà la mattina a partire dalle 11.30 a Roma, in piazza don Bosco, dove la Lista Bonino-Radicali per Rutelli sindaco terrà un comizio cui parteciperanno Emma Bonino, Marco Pannella, Mina Welby ed altri candidati radicali. Nel pomeriggio invece, il ministro si sposterà in Piemonte, dove, dalle 17.00 a Torre..."
Mentre tutte le "personalità politiche" radicali erano tutte presenti a Don Bosco, Di Marco Pannella, nemmeno l’ombra. Il più dispiaciuto di tutti è il mio amico “Gabriele”, quello che “appare” in tutti gli appuntamenti televisivi all’esterno, dietro i “protagonisti” della politica. Lo saluto e mi esprime il suo rammarico per l’assenza di Marco. Lui sarà costretto ad apparire solo dietro Emma. Ormai, “Gabriele” li tratta come suoi amici che gli danno il “senso della vita”. Per lui “apparire in Tv” è come “dare un’impronta indelebile alla sua immagine per sempre, per l’eternità”. La Piazza non è affatto gremita: facendo la “tara” dei soliti “radicali presidenzialisti” (Roberto Cicciomessere, Sergio Stanzani, Gianfranco Spadaccia, Rita Bernardini, Massimo Bordin) i cittadini di Cinecittà-Don Bosco si contano sulle dita. Ma questo non è importante: importante è partecipare, “apparire”, come “Gabriele”.

Gabriele, la penna e il suo blocknotes

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