6 aprile 2008

Ingrid Betancourt 2334

La "marcia bianca" di Parigi
di Roberto Maurizio

Ingrid Betancourt

La “marcia bianca” è nata da un’idea proposta dal figlio della prigioniera delle Farc, Ingrid Betancourt. Lorenzo Delloye-Betancourt, in un video trasmesso la scorsa settimana, ha lanciato un accorato appello al mondo intero e, in particolare, ai presidenti Uribe, Chavez, a Sarkozy, per sollecitare ulteriormente la liberazione della madre. Perché “marcia bianca”: il bianco è il colore della resa (alzare bandiera bianca), ma è anche il simbolo che non contiene odio, ma solamente amore. Un termine ormai desueto in questo mondo dove prevalgono i colori dell’odio, dell’avversione, della guerra, dell’omicidio, della prevaricazione.

Carla Bruni e Cristina Kirkhner: due donne per una donna


Ingrid


La First lady francese, Carla Bruni, e la Presidentessa argentina, Cristina Fernandez Kirchner, hanno manifestano, oggi 6 aprile 2008, nella capitale francese in sostegno di Ingrid Betancourt rapita dalle Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc) nel 2002.. "La Francia non fermerà mai i suoi sforzi per liberare Ingrid Betancourt" ha dichiarato il ministro francese Kouchner di fronte a migliaia di persone radunate a Parigi. Anche la Presidentessa argentina Cristina Kirchner ha manifestato accanto alla famiglia della Betancourt sui gradini dell'Opera di Parigi dove si poteva leggere la scritta "Liberate Ingrid adesso!". "Non interromperemo mai la nostra lotta per la liberazione di Ingrid Betancourt" ha aggiunto Kouchner, accompagnato dal segretario di Stato ai diritti umani, Rama Yade. Migliaia di persone, fra le quali anche molti neo-eletti, hanno manifestato in una quindicina di altre città francesi, indossando magliette con il viso di Ingrid Betancourt.

Cristina Kirchner La Presidentessa dell’Argentina, Cristina Kirchner ha partecipando alla “marcia bianca” promossa dai figli dei prigionieri delle Farc, facendo onore al suo paese e al mondo intero. L’Argentina è un paese stupendo e la sua presidentessa merita ogni stima e ogni ammirazione da parte di tutti i cittadini appartenenti al mondo della libertà e della democrazia. Cristina, senatrice e avvocato, è il primo Presidente donna eletto in Argentina (Isabelita, terza moglie di Juan Peron, infatti succedette automaticamente al marito nel 1974 perchè vicepresidente; e quando, solo due anni più tardi, fu destituita da un golpe aprì la strada alla lunga dittatura militare finita solo nel 1983). I media argentini si aspettano che Cristina prosegua la politica progressista del marito di rilancio dell’economia che, abbandonando le ricette del Fondo Monetario Internazionale, è riuscita, anche grazie all’aumento del costo delle materie prime, a risollevare il Paese dalla tragica bancarotta del 2001 (evento che ebbe un grande impatto anche in Italia). Consigliamo, tuttavia, alla bella Presidentessa di non cadere nei facili richiami del "canto delle sirene" di Ulisse o degli Argonauti. Il Fondo monetario internazionale non è un mostro, non è un Cerbero o il Gobbo di Notre Dame, è un'istituzione che va rispettata, se non altro perché chiede sacrifici e non lussi sfrenati (ma questo è un altro argomento!).

Carla Bruni Come italiana, come cantautrice e come First Lady di un grande paese, la Francia, Carla non può fare a meno di esternare il suo proprio disappunto verso una detenzione ingiusta, inumana e priva di senso. Carla Bruni non conquista così solo il cuore dei francese e degli italiani, ma anche di tutte le donne latinoamericane. Brava Carla! Il tuo impegno a favore di Ingrid fa onore all’Italia e a te stessa. Tutte le persone che combattono le ingiusizie nel mondo ti sono vicine, ti ammirano e ti consideranno una donna eccezionale.

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