17 aprile 2008

Zingari

Zingaro chi sei?
di Roberto Maurizio

Rom, Sinti, Kale ...
E' difficile riassumere in poche righe la storia millenaria degli zingari, zigani, zingano, gitani, un insieme di etnie prevalentemente nomadi. I Rom, i Sinti, i Kale, i Manouches, i Romanichalsm, i Camminani, gli Jenish sono solo alcuni esempi di "zingari" presenti in Italia. La connotazione negativa che la parola "zingaro" ha assunto oggi è dovuta all'abbinamento di questo termine con "nomadi" (anche se la maggior parte non lo è più).

Gypsy
Se in Italia gli “zingari” (contrasto forte tra quattro consonanti dominanti “zngr”) si fossero chiamati “gitani” (contrasto debole g- seguito dalla i - t contrasto forte seguito dalla a, n contrasto forte seguito dalla i dolce e persuasivo) forse gli tzigani avrebbero avuto un’altra accoglienza. Se si fossero chiamati Gypsy, sarebbero stati accolti con il massimo rispetto. G, dolce, Y, dolce, p, forte, seguito da S, dolce, per finire i Y dolce.

Omen Nomen
Zingaro, ormai in Italia, ha assunto un valore negativo. Zingarelli, invece no, rimane il grande e insostituibile vocabolario. Quando si parla di "nomadi", che non rispettano le regole, bisogna fare attenzione. Da solo "nomade" non è un sostativo negativo. Non vogliamo fare assolutamente l’apologia dello zingaro. Anzi. Chi non rispetta le regole della convivenza civile, compreso gli Zingari, non deve assolutamente riconosciuto membro della comunità civile. Così come gli extra comunitari, i comunitari e gli italiani che non rispettano le regole devono essere letteralmente perseguiti e condannati per la loro condotta debordante.

Cara Italia,
rialzati e fai vedere la tua forza nei confronti delle persone più deboli, dell’Africa, della Palestina, del Tibet, della Birmania o Myanmar, dell’America Latina, di Ingrid Betancourt, e allontana lo spettro e lo scempio di bastarde e scellerate ideologie.

Un mondo diverso: quello di zio Luciano
Il mondo si tingerà di altri colori, quando verranno rispettate tutte le minoranze, compresa quella degli Zingari. Sarebbe un mondo diverso se venissero cancellati l’odio, il razzismo, il fanatismo, il conflitto religioso. Sarebbe il mondo diverso se assomigliasse a quello disegnato da mio zio Luciano, un falegname immigrato in Francia: "dare a ciascuno secondo i suoi bisogni, riconoscere a tutti la la dignità di essere umano".

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