10 giugno 2010

Anno zero e le vacche in sacrestia

Michele e Giulia portano le vacche in sacrestia
di Roberto Maurizio

Vuvuzelas
Finalmente è finita la tortura di un programma fazioso che faceva del tutto per far incazzare la gente e portare i voti a Berlusconi. Anno Zero. Questi imbecilli, non sanno che siamo entrati nell’Anno Uno. Anno Zero va dal 2000 al 2009. Anno Uno va dal 2010 al 2009. Ma loro hanno fatto la prima elementare con la madre di Giulia. La mezzacalzetta, senza un’ombra di femminilità, la più antipatica italiana mai scesa sulla faccia di questa terra. 25 anni, iscritta al Pd, non è una bambocciona, guadagna, forse, tra i 50 e gli 80 mila euro all'anno. La madre di Giulia, invece, forse, faceva la maestra elementare a Valle Giulia, insegnava l’élite di sinistra. Il padre era, forse, bidello iscritto alla sezione “Partigiani di Valle Lunga”, tra una Ferrari e un’altra. Giulia, durante l’ultimo, speriamo, Anno Zero, si è espressa più con la cultura del padre che con quella più sofisticata della madre. Con una voce più simile a quella delle trombette del Sudafrica, le vuvuzelas, che ad un dolce suono di una ragazza normale che è in cerca del suo primo ed eterno amore, Giulia, come una Bruna Alpina da 30 litri al giorno, si è piegata come la Lewinsky sotto la scrivania del Giaguaro.

Il Giaguaro di Salerno


Nessuno ha mai visto un giaguaro a Salerno. Eppure esiste. Abita in via Teulada. Non sapendo come finire il programma che non ha mai avuto un palinsesto, se non quello di “Bella Ciao”, “Facciamola pagare ai ricchi” (come se lui, il Giaguaro di Salerno, il Giaguaro sulla Scrivania non riuscisse a raggiungere la fine del 2050: con lo stipendio, la liquidazione e la pensione che prende, potrebbe campare fino al 2100: Anno 100). Con l'ambiguità che lo caraterrizza, il Giaguaro ha terminato l’ultima (speriamo) puntata prendendosela con il latte. Ma vi rendete conto? Un elemento essenziale per l’alimentazione di milioni di famiglie italiane in mano a quattro cialtroni leghisti gestiti dai comunisti. Il fil rouge che lega Santoro e Ballarò alla Lega è stato dipanato in tutte le sue direzioni, gettando discredito sul latte in polvere, sulla qualità del latte e dei formaggi italiani. Tra scene truculente come un coito interruptus di un povero toro e una mano con la plastica che si infila nella “vagina” della vacca, il Giaguaro ha presentato formaggi scaduti, latte importato dalla Germania Nazista (pardon dalla terra più infame del mondo che inquina e ammazza i nostri bambini, la Germania della Merkel, mentre l’Unione Europea resta immobile è non fa nulla contro questi banditi camorristi che non sono ancora apparsi sui libri di Saviano). Ma che schifo è? Nessuno fa niente? Il leghista Marroni, il capo della polizia, uno dei capi della Lega si fa prendere per il culo da Anno Zero?
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Libertà di stampa

Ma che libertà di stampa è quella di mettere un braccio avvolto nella plastica nella vagina della mucca? Perché non fate vedere come vengono ammazzati i buoi, le vacche, le galline che sono senza spine, i maiali? Perché il Giaguaro sulla Scrivania non trasmette in prima serata le urla dei porci portati al macello? Perché non fate vedere come muoiono ogni giorno milioni di bestie, animali che hanno gli occhi, le orecchie, il cuore, il fegato e anche le nostre stesse sensazioni sessuali? Quale è il messaggio che i leghisti e i giaguaristi hanno voluto lanciare ad Anno Zero? Non bere più latte, non comprare più formaggi, fare buttare fiumi di liquido prezioso dalle pompe? E poi, i leghisti vacchisti, povera gente senza cultura, perché continuano a votare Lega? I cow boy della Padania dichiarano guerra alle multinazionali. Bene. Anno Zero ha trattato il problema della Padania al Verde, per questi quattro cialtroni che prima guadagnavano e ora si trovano in difficoltà. Avete notato? Il servizio della Padania al verde non è stato dato da Ruotolo. Perché? Perché la Padania Verde è un falso problema e Bossi, speriamo che abbia visto questo scempio, potrà tirare le orecchie a questi scansafatiche che non hanno nulla a che vedere con il latte buonissimo della Nuova Zelanda.

Bossi, dove sei?

Per prenderti per il culo a te, alla Lega e questi quattro cialtroni vaccari della Padania, il Giaguaro sulla Scrivania ha commentato i filmati con “Va Pensiero”. Una bestemmia! Spero che tu non lasci passare liscio questo insulto, soprattutto perché l’Inno Padano è stato mescolato dal Giaguaro di Salerno sapientemente con la canzone vetero comunista di Enzo Jannacci, mentre veniva denigrato l’hamburger tedesco e dato spazio ai guaritori di cancro. I produttori di formaggi e di latte della Padania diventano, sotto le astute mani del Giaguaro della Scrivania, degli stregoni, dei maghi, dei guaritori di malocchio, degli impostori, dei napoletani. Hanno fatto credere che il formaggia cura i tumori. Vergogna! I leghisti delle quote latte che buttano fiumi di liquido bianco nelle fogne e nei campi sono veramente un brutto esempio di questa Italia in crisi. Ecco, la globalizzazione. Ormai non si sa più dove impera l’ignoranza che viene amplificata dalla rete pubblica, dal Giaguaro, pagata con i soldi nostri.

Anno zero. Giovedì 4 novembre 2010


Se i miei calcoli non sono errati, il Giaguaro sulla Scrivania, durante l’autunno caldo, dopo aver pianto lacrime amare sull’Italia che nel frattempo avrà trascorso in massa sulle spiagge, in montagna, negli alberghi, mangiando italiano, bevendo vini doc, spendendo milioni e milioni di euro, tornerà a nostre spese per raccontarci le sue infauste ideologie. Parlerà dell’influenza A, quella voluta dal governo Berlusconi. Sarà un giovedì nero. Ma, quello che, sommessamente, si chiede a Santoro, il Giaguaro di Salerno sulla Scrivania, perché non ti fai una televisione propria, pagata dal Pd e dall’opposizione? Lì, puoi dire tutte le cazzate che vuoi. Nessuno contesta il contenuto della filosofia di Santoro o della Dandini o di altri aggregati matti che si trovano anche sulla radio di Stato. Quello che vuole un cittadino che paga le tasse è solo che l’opposizione utilizzi democraticamente la Tv e la Radio di Stato, proponendo programmi e critiche costruttive. La satira, le invettive, le schifezze fateli con i vostri soldi e non con quelli dei cittadini. Questo vale anche per il Tg1. Una televisione di merda come quella del Tg1, ormai, il cittadino italiano l’ha digerita da 60 anni. E nessuno crede più alle minghiate di Minzolini. Gli italiani non sono coglioni, come credete voi pseudo giornalisti pagati a peso d'oro che avete venduto l’anima, il corpo e la vagina con il guanto di plastica alla politica.

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