21 giugno 2010

Antropocene e gli Esami di Stato 2009-2010

Antropocene. Il Corriere della Serva
di Roberto Maurizio


Tirem innanz

Già dare spazio a un sedicente professore di microbiologia australiano è un azzardo, soprattutto durante il solstizio d’estate. Ma a via Solferino, quella strada anfosa di Milano, di azzardi esistono e come. Un rincoglionito professore di 95 anni, un certo Frank Fenner, australiano, cioè di una di quelle tribù che sono più pacifici che indiani, viene presentato come “lo scienziato che ha contribuito a debellare il vaiolo”. Peccato, che il vaiolo sia stato debellato da Edward Jenner, 1796, che fa sola rima con Fenner. Forse, questo australiano ha fatto qualcosa per il vaiolo. Ma “tirem innanz”.


Quanto è buono Fenner!


Fenner, rispetto ai Maya che hanno previsto la fine del mondo nel 2012, ci dà una chance: 100 anni. Dovremmo essere grati a questo impostore che ci regala anni di vita in più rispetto all’altro più illustre coglione inglese, il principe Carlo d’Inghilterra, che ci vuole fare morire tutti nel 2014. Nel Medio Evo le streghe venivano bruciate. Perché non bruciamo questi emeriti schifosi che, solo per fare soldi, fanno scrivere ad altrettanti inutili giornalisti, coglioni e anche donne, quasi streghe che ritornano, pubblicizzando delle fandonie. (Simona Marchetti).


Il Giudizio Universale


Possa cadere sulle teste di questi millantatori un giudizio di estromissione dal contesto universale. Dov’è l’Onu? Dov’è il controllo su questi imbecilli? Non il Giudizio Universale, ma solo quello di Tor Bella Monaca basterebbe a sputtanare questi violenti impostori, ladri di verità, farabutti, e metterli sulla forca. Chi spaventa l’umanità con le cazzate dovrebbe essere messo al rogo. Non con il fuoco, costerebbero troppo rispetto a quanto valgono questi ignobili individui, ma con la loro “imbalsamazione” per 500.000 miliardi di anni per mostrargli la bontà dell’Universo che conserverà l’umanità integra e perfetta per almeno la metà dei miliardi di anni assegnati alla sopravvivenza di questa specie umana, unica, anche se non esclusiva, di questo immenso spazio chiamato “amore”.


Qui lo dico e qui lo nego


Queste cazzate pubblicate dal Corriere della Sera, che funge da cassa di risonanza di straordinari imbecilli, potrebbero essere prese come spunto per i prossimi Esami di Stato 2009-2010. I catastrofisti non sono violenti. Anzi, salverebbero 500.000 persone sulla Terra. Una specie di Arca di Noè. E’ ovvio che prima o poi tutto finirà. Ma perche questi coglioni lo dicono in piena crisi economica e proprio quando 500.000 alunni circa sono chiamati a svolgere il Tema di italiano, quello ideato da un’altra mente eccelsa sarda? 500 potrebbe essere il numero sul “futuro dell’umanità”. La “biodiversità”, l’empatia, sono troppo di sinistra, per questo non saranno scelti. Allora, perché no, i Maya e questo Frank Fenner? Speriamo che gli studenti rispondano picche! Cambiamenti climatici per quattro trombe d’aria? Per uno Tsunami in più e uno in meno. Ma il terremoto di Messina del 1908, quello del Gargano del 1600. I vulcani che hanno oscurato il Sole. Che cazzo c’entrano con l’esplosione demografica e dei consumi fuori controllo?


Homo Sapiens


Esisterà ancora l’Homo Sapiens quando verranno buttati al mare, in mezzo all’Oceano Pacifico, tutti i catastrofisti? Come fa un inglese, un britannico, un suddito (già dire suddito, vuole dire che non ha le palle, non riesce a far valere le proprie opinioni). I sudditi sono persone che strisciano sulla terra come vipere. Solo il vermi ricevono ordini incondizionati dalla Regina. Quando la Regina non riesce nemmeno a tappare la bocca del Principe Carlo, allora siamo allo sbando! E’ caduto l’Impero Romano, è caduta l’Urss. La prossima sarà quest’Isola sconfitta solo dai romani, contro la quale Bonaparte e la Germania non hanno potuto fare niente. Ma quanto ancora resta per l’Impero Americano? Se questa idea costruita sull’Illuminismo continua a dare spazio ai catastrofisti?


Isola di Pasqua e l’Antropocene

La razza umana, sostengono i catastrofisti, è entrata nell’era nota come Antropocene (termine coniato nel 2000 dallo scienziato Paul Crutzen per definire l’era geologica attuale, in cui le attività dell’uomo sono le principali fautrici delle modifiche climatiche), l’effetto sul pianeta è stato tale da poter essere paragonato a una delle epoche glaciali o all’impatto di una cometa. Piccoli vermi che vogliono paragonarsi ad una cometa. Formiche che credono di essere padroni dell’Universo. I catastrofisti credono che questo mondo possa fare la stessa fine degli abitanti dell’isola di Pasqua. Attualmente, i cambiamenti climatici, dicono questi “scienziati”, sono ancora in una fase molto iniziale, ma già si vedono dei considerevoli mutamenti nelle condizioni atmosferiche. Gli Aborigeni hanno dimostrato che potrebbero vivere per 40 o 50mila anni senza la scienza (grazie al cavolo, ndr), la produzione di diossido di carbonio e il riscaldamento globale, ma il mondo non può e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di molte altre specie che si sono estinte nel corso degli anni. La catastrofica e pessimistica visione di Fenner non sembra, però, trovare grande rispondenza fra i suoi stessi colleghi. «Frank può anche avere ragione - ha spiegato il professor Stephen Boyden, oggi in pensione, ma alcuni di noi hanno ancora la speranza che si arrivi a prendere consapevolezza della situazione e che, di conseguenza, si mettano in atto i cambiamenti necessari a raggiungere un vero sviluppo ecosostenibile». Ecco come finisce l’articolo del Corriere della Sega. Da’ una minima speranza, dopo aver gettato il panico. Che giornale! Meno male che c’è la Lega. I leghisti se la legheranno al dito. E se nel 2014 il mondo non finisce faranno un culo così a quello stronzo del prossimo probabile re della Terra di Albione, di quella gente che veniva stramaledetta dal fascismo.

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