10 giugno 2008

Ingrid e Pino La Lavatrice

Orrore! Ingrid, premio Galileo per la "Libertà del Pensiero"
di Roberto Maurizio


Deus ex machina
Mentre Ingrid naviga nel suo mare salato della torrida e umida foresta colombiana, da 2298 albe, le speranze sulla sua sopravvivenza si affievoliscono di giorno in giorno. Speriamo che la Bentancourt possa raggiungere la pace dei sensi con la serenità di una cristiana nelle mani delle feroci fauci dei guerriglieri delle Farc. E’ come un racconto biblico, la vita di Ingrid, nel quale ci sono angeli e diavoli. Ma, a circa 2300 giorni di prigionia, si può ancora credere nell’esistenza di angeli e diavoli? Chi sono gli angeli e chi i diavoli? Cosa si è fatto finora per liberare Ingrid? Niente. Non è stato coinvolto il grande pubblico. Gli pseudo sostenitori di Ingrid ignorano perfino un ago nel pagliaio come il mio blog, che da tempo sostiene, a gran voce, la liberazione della Betancourt. Loro continuano a "divertirsi" nei salotti bene di una Parigi ormai esausta o di una "Milano da bere". Il ruolo della Spagna di Zapatero? Uno zero assoluto. Il Governo Prodi ha fatto quello che poteva, cioè nulla. E Berlusconi? Alle prese con la sconfitta della Nazionale agli europei, non muove una foglia che Chavez non voglia. Chi ci rimane allora per la liberazione di Ingrid? Chavez. Il Presidente venezuelano, dopo aver affossata una già squilibrata Fao, diventa il Deus ex machina per Ingrid. Speriamo che sia così. Ma tutto avverrà, se avverrà, solo dopo che Ingrid avrà passato le pene dell’inferno.



I pannicelli caldi del quadrunvirato
In soccorso di Ingrid, arrivano i pannicelli caldi dei soliti salottieri che, con le loro “strane idee”, fanno incazzare sempre di più i guerriglieri delle Farc. “Ecco chi è Ingrid”, dicono i guerriglieri alla popolazione colombiana: "una donna alla quale vengono assegnate medaglie e riconoscimenti dai capitalisti delle città europee, dove non c’è miseria, dove tutti sono in attesa di diventare più ricchi per la promessa di pagare sempre meno tasse". “Qui, in Colombia, si muore di fame, l’età media non raggiunge i 50 anni. I bambini continuano a morire. E loro, premiano la Betancourt”. I premi sono il prodotto dell’impotenza: si premia chiunque, basta che sia un soggetto “condiviso”. E nei "salotti bene" si fa a gara per chi è più bigotto. Trattengono al loro interno la notizia di Ingrid. Non la trasmettono al pubblico, perché “fa chic essere esclusivi” ("non è un problema per la bassa plebe"). Ecco, quindi, che "l'Italia offre un riconoscimento ufficiale a Ingrid Betancourt per il suo straordinario impegno civile e la sua coraggiosa resistenza”. Ecco, quindi, che “l'ex candidata alla presidenza della Colombia” diventa uno dei dieci premi Galileo che saranno celebrati il prossimo 25 giugno 2008 a Firenze. Ma non si vergognano? Betancourt è stata scelta all'unanimità dal quadrunvirato permanente che costituisce la giuria internazionale del premio è viene assimilato, abbinato, confuso, con una serie di personaggi "senza senso", che non hanno nulla a che fare con la Betancourt, per la sua tragica situazione e per il suo spessore di donna al di sopra di qualsiasi paragone.



Ehmbè? Sono Pino La Lavatrice
Si accosta ad Ingrid l'attrice greca Irene Papas (che non si è mai sognata di fare un film come quello trasmesso su Youtube, dove si vede Ingrid , come la Vergine Immolata alla follia dei carcerieri), l’ex ministro della cultura francese Jack Lang (che non ha capito nulla della cultura latinoamericana detenuta nelle mani di fanatici con idee rubate qua e là, senza una propria identità, senza una visione universale della vita), la principessa italo-russa Irina Strozzi (e qui c’è il massimo dell’idiozia, abbinare Ingrid con una principessa è veramente orripilante, stravagante) e Marco Giorgetti (chi cazz’è?), direttore manager a Firenze del Teatro della Pergola (“ehmbè, sono Pino La Lavatrice”).



Orrorre, orrore
“A Ingrid Betancourt è stato assegnato lo speciale Premio Galileo per la Libertà del Pensiero”. Ecco le motivazioni del Premio a Ingrid Betancourt: “Obiettivo statutario del Premio Galileo è la promozione di personalità e istituzioni che si siano distinte nei diversi campi della cultura e della scena mondiale”. Orrore, orrore, come diceva Enzo Tortora! Libertà del pensiero, se sono 2298, anzi 2299 giorni, che Ingrid non riesce nemmeno a recarsi al bagno liberamente. Gli altri riconoscimenti sono stati assegnati al direttore d'orchestra americano James Conlon (Una vita per la Musica Giglio d'oro), al giovane compositore canadese Guillame Cote' (Una vita per la Musica Pentagramma d'oro), al regista filosofo francese Claude Lanzmann (per la Cultura), al presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini (Premio Leonardo Genio di Uomo), alla stilista Frida Giannini (Premio Leonarda Genio di Donna), all'attrice Lucia Bose' (alla carriera) e alla star del flamenco Sara Baras (Giglio d'oro per la Danza). Speriamo che tutti questi artisti e queste stars, perlomeno al sorgere del Sole, al tramontare della Luna, all’alba, alle 7 e 23 quando sono al cesso, possono da lontano pensare alle terribili e atroci sofferenze di Ingrid. La giuria ha inoltre deliberato due speciali Premi Galileo per il presidente del Burkina Faso, Blaise Campaore (per l'impegno nella mediazione dei conflitti etnici e sociali) e per la presidente della ONG spagnola Women Together Joana Caparros per la battaglia che conduce nel mondo a sostegno dei diritti delle donne e dell'infanzia (lasciamo stare il Presidente del Burkina che ritira il premio quando il suo paese è afflitto dalla fame e dalla povertà, ma è un momento importante per l’Africa che lui rappresenta, ma la spagnola Joana non si dovrebbe "sputare in faccia" per non aver fatto niente per Ingrid, come non ha fatto niente il suo egregio presidente Zapatero)?

POVERA INGRID


Dalla costa sinistra al flamenco di destra
In collaborazione con il Terra di Siena Film Festival, è stata, infine, conferita una speciale targa all'attore e neodeputato Luca Barbareschi per il suo impegno in tutela dei minori. Ma che minori. Minore è chi riceve questo premio senza avere alzato un dito per Ingrid. Onorevole Barbareschi, non si faccia premiare. Queste buffonate fatele, ma senza coinvolgere Ingrid, che soffre e che aspetta un aiuto concreto. Onorevole, stia attento, non è una minaccia, è un calcolo matematico: il consenso si ottiene e si perde. Se si continua con la “tradizione delle premiazioni degli affiliati alla costa sinistra”, inserendo qua e là, un "flamenco di destra" o un Marco Giorgetti, si arriva alla "perdizione totale". A questo punto, sarà meglio votare, alla prossima occasione, Pino La Lavatrice.

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