21 giugno 2008

La pillola del giorno dopo

La pillola del giorno dopo

di Roberto Maurizio


Le labbra della passione
Ai nostri giovani, invece di consigliare la pillola del giorno dopo, perché non gli diamo la possibilità di costruirsi una famiglia? Non fa ridere! In effetti, è poco intelligente. Era meglio, forse: ai giovani, invece della pillola del giorno dopo, perché non gli diamo la fica del giorno prima! Ma era troppo volgare. Insomma, l'Italia sprofonda e scompare senza figli. Se la Fiat non vende e non produce auto, muore. Se l'Italia non produce figli scomparirà. Invece di preoccuparsi del problema di qualche migliaia di ragazze e di qualche milione di donne (vedere le corna delle lumache del Solstizio d'Estate), che sono contro la vita, perché non si fa una campagna in favore delle nascite di italiani (compresi i Sardi e i Molisani), di gente che suona il mandolino, canta e fa all'amore?

Italiani!
Italiani! Come avrebbe detto Lui (Totò), invece di avere in casa milioni di bestie, alle quali il veterinaio somministra la pillola del giorno dopo, con l'ovulazione interrotta e distrutta per meno galli e più galline, alle quali va tutto il rispetto di Madre Natura, perché non diamo la possibilità a questo essere, uomo, donna, gay, frocio, lesbica, che ha perso le maiuscole (non esiste Dio, non esiste Umanità, non esiste Patria, non esiste Famiglia, non esiste Italia, non esiste Mamma, non esiste Papà, non esiste Stato, non esiste Gioia, non esiste Onestà, non esiste Amore, non esiste Ideale, non esiste Solidarietà, non esiste Compassione, non esiste Semplicità, non esiste Terzo mondo, non esiste Rifugiato, non esiste Povertà, non esiste Giustizia) di fargli ritrovare la strada perduta?

La pillola del giorno prima: la Giustizia Divina
La pillola del giorno dopo non basta. Serve anche la pillola del giorno prima, cioè, la capacità di riprodursi nel bene scartando il male. La capacità di avere al proprio fianco la Giustizia Divina (possibilmente, quella di Totò, ma anche le altre vanno bene), l'unica che può distinguere il bene dal male.

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