Festa della Repubblica: evviva Paterniti
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio
Con l’elmo di Giuseppina
Oggi, 2 giugno 2008, alle ore 14 e 23, l’occasione è stucchevole. Il consueto appuntamento con il Tg3 raggiunge il massimo dell’imbecillità. Collegata da Bruxelles, la Giuseppina, lancia, sorridendo, un allarme: le coste e il mare italiano fanno schifo. Chi l’ha detto: l’Unione Europea. In due minuti, la giornalista, Giuseppina Paterniti, nata a Capo d’Orlando nel 1956, corrispondente della Rai impegnata attivamente nel sindacato dei giornalisti Usigrai , anche come membro dell'esecutivo, e rappresentante del comitato di redazione del Tg3 per 2 bienni, “professionalmente” si è occupata dell'informazione di politica economica e ha seguito vari vertici del Fondo Monetario, del G8 e del Wto, riesce a convincere gli italiani e gli stranieri di non frequentare le coste del nostro paese che nascondono chissà che nefandezza. Questa giornalista, che ha commentato in diretta televisiva i “drammatici eventi” del G8 di Genova e i programmi di Piero Chiambretti, ha avuto, il 2 giugno, tutto lo spazio per gettare fango sul nostro turismo. Per l’Italia, il turismo è fonte di ricchezza e di lavoro per milioni di persone. Affossare così, con un messaggio subliminale pubblicitario, l’ospitalità e l’accoglienza delle coste e del mare italiano, mi è sembrata una follia.
Bugie, sotterfugi e cuffie
Il padre. “Ma cosa dice questa giornalista della Rai sulla capacità di accoglienza del nostro splendido mare afflitto, secondo Bruxelles, da bugie e sotterfugi”? Il figlio. “Ma stai parlando da solo”? Il padre. “No, parlo con te”? . Il figlio. “Ma ho le cuffie”! Il padre. “Allora parlo con le cuffie”.
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