Arrestata Aung San Suu Kyi
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio
Il 27 maggio prossimo, scadranno i termini degli arresti domiciliari per Aung San Suu Kyi, la “Signora di Rangoon”, la leader dell’opposizione in Birmania (Myanmar), il Premio Nobel per la Pace 1991. Nel frattempo San Suu Kyi è stata arrestata con l’accusa di “aver infranto le regole" della sua assegnazione agli arresti domiciliari che durano dal 2003.
La “Signora”, in pratica ha trascorso 13 degli ultimi 19 anni agli arresti. Se sarà riconosciuta colpevole, la leader della Lega nazionale per la democrazia rischia da tre a cinque anni “per visita non autorizzata”. Con lei sono stati incriminati anche due collaboratori domestici della leader. Il fatto a cui fa riferimento l'incriminazione è il gesto di un cittadino americano di 53 anni, John William Yeattaw, che una decina di giorni fa si era introdotto furtivamente nella sua residenza a nuoto per renderle visita e per questo era stato arrestato.
Oggi, 14 maggio, Suu Kyi è stata trasferita dalla sua casa al carcere di Insein, a Rangoon. «Le autorità hanno incriminato Aung San Suu Kyi e due collaboratori domestici in base all'articolo 22 della legge contro la sovversione, ha dichiarato l'avvocato Hla Myo Myint. Anche il visitatore Usa, già arrestato, è stato incriminato».
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