Roma Wine Festival 2009. Un weekend di gusto
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio
I protagonisti della conferenza stampa "Anteprima Roma Wine Festival 2009"
Professionalità e sobrietà
Daniele Cernilli, direttore responsabile del "Gambero Rosso"
“Stampa, Scuola e Vita” ha partecipato, il 5 maggio 2009, alla conferenza stampa di presentazione del “Roma Wine Festival” che si svolgerà il 9 e 10 maggio 2009. L’Anteprima del secondo grande incontro del vino si è svolta presso la Città del Gusto, in via Enrico Fermi, 161.
La conferenza, seguita con interesse da molte testate giornalistiche, è stata condotta, con professionalità e sobrietà, da Daniele Cernilli, Direttore responsabile della Rivista “Gambero Rosso”, massimo esperto internazionale di vino.
All’anteprima per i giornalisti sono intervenuti, nell’ordine: Marco Panella, Amministratore unico della Publica Srl; Paolo Cuccia, Presidente della Grh Spa; Davide Bordoni, Assessore alle politiche del commercio del Comune di Roma; Massimo Pallottini, Commissario straordinario dell’Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura nel Lazio) e Carlo D’Ajello, amministratore delegato della Rcr (Royal Cristal Rock).
Il nettare degli dei
Marco Panella, Amministratore della Publica, ideatore dell'iniziativa
La potente kermesse del vino del 9 e 10 maggio, ideata e realizzata dal Gambero Rosso e da Publica, ripropone Roma al centro del mondo del gusto, dopo il grande successo ottenuto l’anno scorso. “Roma Wine Festival”, pensata e voluta da Marco Panella, Presidente di Publica, si ripropone agli esperti, ai cultori, ai produttori, agli amministratori, agli ammiratori e ai semplici, ma preziosi, consumatori, dell’antico “nettare degli dei”. L’arte del gusto e del benessere, dell’eleganza, della tolleranza, della bellezza dei piccoli gesti, sono stati esaltati negli interventi di tutti gli oratori.
Un bicchiere di vino non uccide nessuno
Daniele Cernilli
Il vino non deve essere assunto come un momento di discriminazione e intolleranza, ma deve saper accettare i sentimenti che affondano le loro radici nel Mediterraneo, pur riconoscendo la bontà della scelta culturale e religiosa dei popoli musulmani. Il vino come momento di crescita e di fratellanza, ma mai come una minaccia per se stessi e per gli altri. Giusti i provvedimenti di restrizione e le relative sanzioni, soprattutto per i minorenni, ai quali andrebbe vietato qualsiasi anche piccola assunzione di alcol, come di qualsiasi altra droga. Inique sono, invece, le campagne di demonizzazione del vino. Prendiamo il caso di Angelica, una ragazzina uccisa su via Palmiro Togliatti il 30 aprile. L’autista, alle 18.30, lontano dai pasti, ha investito quel corpo piccolo e fragile, uccidendolo sul colpo. Se l’incidente fosse avvenuto alle 13.30 e l’autista avesse bevuto un bicchiere di vino bianco dei Castelli, avrebbe avuto la forca (non siamo in Iran, dove le condanne a morte si susseguono a ritmo serrato, ma anche qui, in Italia, tutti avrebbero crocefisso l’autista). Nel suo intervento, Daniele Cernilli, dopo aver condannato l’uso eccessivo di alcol e ricordato i pericoli che corrono i giovani il sabato sera, senza controlli e senza cultura, ha ribadito come un bicchiere di vino non ha mai ucciso nessuno (se non quello al metanolo di tanti anni fa).Paolo Cuccia, Presidente della Grh Spa
Consumi e investimenti: i dati di Roma
Davide Bordoni, Assessore alle politiche del commercio del Comune di Roma
Secondo il Direttore responsabile del Gambero Rosso, Cernilli, «con un consumo procapite che si aggira sui 50 litri annui, pari a un milione e duecentomila ettolitri di vino commercializzati, Roma si presenta come uno dei mercati urbani più interessanti a livello mondiale». «A Roma, ha continuato Cernilli, si consuma l’equivalente di quanto viene commercializzato annualmente nelle città di Londra e New York messe insieme. Con una presenza capillare di “Wine bar” ed enoteche e un solido radicamento della stampa specializzata di settore». «La capitale, ha continuato il Direttore di Gambero Rosso, si presenta con tutte le carte in regola per essere definita la città del vino». Sostegno all'iniziativa viene anche dal Comune di Roma e, secondo Davide Bordoni, «il vino è una delle eccellenze nazionali e il settore è una risorsa importante per la promozione della cultura e dell'economia della capitale». «I dati della produzione e della commercializzazione dei vini romani e laziali sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni andando a ricoprire un ruolo di prim'ordine nel panorama nazionale».
Massimo Pallottini, Commissario straordinario dell'Arsial
Le etichette
«Oltre 500 etichette saranno presentati al “Roma Wine Festival 2009”, ha detto Paolo Cuccia, Presidente del Gambero Rosso, da più di 110 produttori italiani per una manifestazione che quest'anno vede crescere l'offerta di vini in degustazione di circa il 40% rispetto allo scorso anno». Secondo Cuccia «si tratta di un punto d'incontro tra famiglie, appassionati e mondo delle professioni e dell'industria di qualità del settore. La nostra mission vuole essere quella di mettere assieme tutti gli attori: grandi chef e trattorie che tutelino le tradizioni, grandi produttori di vino e cantine sociali, vini prodotti da vitigni autoctoni e grandi vini internazionali. Vogliamo essere anche a Roma il biglietto da visita della ricchezza della cultura enologica italiana».
Carlo D'Ajello, Amministrare delegato di Rcr
I seminari
Per due giorni, dunque, “Roma Wine Festival”, secondo i promotori della conferenza stampa, presenterà agli appassionati, agli operatori della ristorazione e dell'ospitalità, ai buyers e ai distributori, oltre che le migliori etichette italiane, protagoniste di un percorso di degustazioni riservate ai vini di eccellenza del nostro paese, anche le bellezze “del bicchiere” e soprattutto seminari di approfondimento per far scoprire o riscoprire perle dell'enologia mondiale come lo Chablis o le migliori versioni dello Syrah della Valle del Rodano.
Il brindisi finale
Durante la conferenza stampa sono stati annunciati anche i “Roma Wine Festival Awards 2009”, riconoscimenti dedicati a uomini e donne del vino, alle loro professionalità e alle loro storie. Gli Awards saranno dedicati a premiare le migliori etichette per innovazione della visual communication, i migliori contributi per la salvaguardia dei vitigni autoctoni, i migliori esempi di vitivinicoltura sostenibile, il miglior Museo del vino e la migliore Strada del vino. Inoltre, “Roma Wine Festival” ha istituito quest’anno i Rwf - Restaurant wine list awards, riservati a premiare 20 ristoranti di Roma e del Lazio per la qualità e la completezza della lista dei vini. Novità di questa seconda edizione sarà anche l’assegnazione, da parte di una giuria dedicata, di un premio per il miglior articolo sull’evento, riservato ai blog di settore.
Note tecniche
Ingresso aperto al pubblico nella giornata di sabato, dalle 14 alle 23, e domenica dalle 13 alle 22. costo del biglietto pari a 20 euro, 15 euro per le associazioni convenzionate con Gambero Rosso.
Riconoscimenti
Un particolare riconoscimento da parte di “Stampa, Scuola e Vita” va a Livia Gelosi e a tutto lo staff che ha preparato con estrema professionalità la conferenza stampa.
Le foto
La Città del Gusto, vista dal Tevere
Tutte le foto sono di Roberto Maurizio (citare la fonte)
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