31 maggio 2009

Enrico Berlinguer: l'ultimo comunista

Tg3 e la Sette: faziosi più di Fazio
di Roberto Maurizio


Esproprio proletario

Fermo restando che Libero, il Giornale, Mediaset, Rete 4 di Fede sono delle nullità che saranno spazzate nel prossimo futuro, Report, o giù di lì, del Tg3 e la Sette (un programma sulla storia italiana) sono delle trasmissioni settarie che verranno anch'esse sputtanate nel breve termine. Report, o giù di lì, espone i problemi delle case in Italia. E' noto che più del 70% e più degli italiani, con il sacrificio e con il sudore della fronte sono proprietari di un appartamento. A chi può interessare a una settimana dal voto delle europee questo argomento? Al 30% degli italiani. Certo, sono molti, ma molti sono anche il 70/80/90 %. Ma in Italia la matematica è un'opinione. Cosa fa la brava giornalista? Dà ragione a chi occupa le case, quelli che prima o poi occuperanno casa tua. Gli italiani non sanno che in Italia la proprietà è un furto. Quindi, prima o poi, le nostre case saranno ramazzate dagli indigenti, dai poveri, dagli extracomunitari, dai marocchini, dai turchi, dai cinesi, dagli albanesi, dai russi, dagli altotesini, dai molisani guidati dal loro leader che ti chiederà come hai fatto a comprarti la casa? Con il mutuo becero imbecille! Con i sacrifici e non con i vostri soldi che sono simile alla grandine. La Sette parla del fascimo, un ventennio che viene preso per il culo, con musiche eseguite con il mandolino e le immagini da Ridolini. Ma dopo il fascismo non c'è più nulla da prendere per il culo? 60 anni di sfascio completo della Dc e dal compromesso storico con il Pci, 60 anni senza aver saputo costruire un futuro per i nostri figli, 60 anni di ladrocini del Psi e della Dc, mentre Berlinguer dalla sua Sardegna non ancora attaccata dai fotografi per immortalare ragazze in topless, con due seni meravigliosi esposti al vento portate dagli aerei dell'aeronautica militare che invece di fare la guerra facevano quello che propugnavano i figli dei fiori, parlava della barca in comune che faceva acqua da tutte le parti.



Enrico Berlinguer, l'ultimo comunista

Beato Enrico Berlinguer, un vero comunista, sepolto a Prima Porta, a Roma, abbandonato da tutti, non dai suoi familiari, sotto un cumulo di terra, senza altari, senza segni. L'ultimo comunista credeva in quello che diceva ed ha lasciato letteralmente la sua vita per ideali ormai scomparsi: uguaglianza, giustizia, libertà.



Con i nostri soldi

Ma brutti porci, siete convinti che gli italiani sono dei coglioni? A una settimana dal voto spunta la Santanché. E della disoccupazione, della malasanità, della scuola allo sfascio, delle case che crollano, del traffico, dell'ingiustizia, della magistratura schierata contro i cittadini, dell'Inps che ti manda la visita fiscale anche quando hai un piede rotto, delle morti sul lavoro, dei tanti suicidi che continuano ad insanguinare l'Italia, soprattutto dei giovani, chi se ne occupa? L'opinione pubblica si mobilita per Englaro dopo 17 anni, mentre a Taormina un ragazzo di 16 si toglie la vita, un altro di 18 muore per overdose, un altro ancora viene travolto sulle strisce, un altro ancora muore per un appendicite. Ma che Italia è questa? La sinistra non ha più un leader come Berlinguer e presenta in Tv, quella di Berlusconi, secondo loro, storie stereotipate con un sottofondo musicale aggiacciante e poi fa appladire, come a Piazza Venezia, quei quattro coglioni che assistono alle trasmissioni televisive della Rai e della Sette. Per la Sette non ci sono problemi. Fra poco chiuderà, perché non ha nulla da dire. Purtroppo la Rai resterà in piedi con i nostri soldi.

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