Che domenica di merda!
di Roberto Maurizio
Oggi, 25 ottobre 2009, è uno dei giorni più brutti di questo calendario appeso a un piccolo muro, a un "murigno". Ti alzi alle 7 e 30, invece ti inchiodi su un 6 e mezzo; alle 14.00 dell’ora solare hai fame, no, sei un imbecille, sono appena le 13.00. Ma chi l’ha detto? La televisione. E’ bello essere comandato a bacchetta, non hai nemmeno bisogno di sapere quando hai fame, hai sete, hai voglia di uscire. Te lo dico io: il grande vecchio, quello che tutto comanda. Alle 12.00, ora solare, non puoi cambiare turno legale. Legale? Ma vi sembra legale costringere milioni di persone sottoposte a orari giornalieri a cambiare orario solo per risparmiare sulla bolletta energetica? In Giappone, un vero paese civile, non esiste l’ora legale. Di legale in Italia esiste solo l’ora. La merda di questa giornata non viene diffusa nel ventilatore solo da questa orribile ora legale che gli italiani non vogliono più, né dalla sconfitta della Roma, né dalla vittoria annunciata di Bersani, né dalla atrocità che ha procurato Marrazzo a sua figlia, né dai servizi di Report che sottolineano la pericolosità dell’aeroporto di Palermo, proprio quando sto per recarmi in Sicilia, né dall’anniversario della Marcia su Roma che per festeggiarla Tg3 lancia "l'osceno del villaggio" (un'emerita boiata), né da Obama che lancia l'allarme pandemia con i suoi mille morti per l’H1N1, mentre in Afghanistan e Iraq gli americani ammazzati superano, forse, i 10.000 soldati (gli ultimi 10 proprio oggi) , ma anche dalla constatazione che,oggi,è un giorno come un altro.
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