4 ottobre 2009

Francesco Rutelli, pane e cicoria

Er Cicorione ha fatto “centro”
di Roberto Maurizio

In Medio stat Virtus

Per mesi, Francesco Rutelli, romano de' Roma, nato il 14 giugno 1954, Senatore in questa legislatura, ex Segretario e parlamentare del Partito Radicale, ex fondatore dei Verdi Arcobaleni, ex Sindaco di Roma dal 1993 al 2001, ex Ministro dei Beni e delle attività culturali, ex Presidente e fondatore della Margherita, ex co-Predidente e co-fondatore del Partito Popolare europeo, trombato nel 2008 da Alemanno, è stato nell’ombra.

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La cicoria, un alimento sano, puro e forte

Reimportiamo di nostri cervelli con lo "Scudo culturale"

Un’ombra costruttiva. Esce fuori adesso, dopo aver continuato a mangiare “Pane e Cicoria”, con un libro bomba, “La svolta”, con sottotitolo “Lettera ad un partito mai nato”, di Marsilio Editore. Rutelli, in questo libro, non è solo. Molti capitali “culturali” stanno utilizzando lo “Scudo fiscale politico”, per rientrare in un’Italia provinciale e per portare “capitali intellettuali” di alto livello. Il libro termina con una prospettiva di un “Governo del Presidente”, nel caso in cui l’odiatissimo centro destra del super odiato Berlusconi dalla sinistra, sputato in faccia dalla “stampa libera anglosassone”, che ha sempre rispettato dittatori assassini del loro sporco potere imperiale, che hanno bombardato e ucciso milioni per esseri umani, per non parlare degli spagnoli, quelli che hanno massacrato intere popolazioni di Indios del Perù, del Cile, gli Atzechi, fermi ancora davanti mai sopita guerra civile del 1936, immobili ancora di fronte a Guernica di Pablo Picasso, in cui possa emergere il Governo del Caudillo.

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Pablo Picasso, Guernica

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L'uomo dell'avvento

Che cosa rende il nostro “Cicorione” uomo dell’avvento? L'Italia, per salvarsi, deve andare oltre la destra e la sinistra. Basta con queste divisioni che esistono solo nelle mente confuse degli elettori nati dopo la Seconda Guerra Mondiale in Italia. Basta con l’odio. Viva Rutelli, se il suo intento fosse quello di riportare la “pacificazione” nello stivale, quello di guardare in faccia ai problemi seri, terremoti, alluvioni, febbre alta, pandemia, cancro, ospedali, scuole, imprese, lavoro, giovani coppie, vecchi sempre più trattati male, famiglia, droga, suicidi, carceri, trasporti, infrastrutture, immigrazione, integrazione, riconciliazione tra le chiese cristiane, vivibilità e riconoscimento con le altre religioni, aborto, eutanasia. Ma se abbiamo tutti questi problemi, allora, e qui ha ragione Rutelli, perché dividerci? I problemi sono gli stessi se credi in Dio o credi nella Falce e nel Martello o credi in Buddah o credi a Bettino Craxy o credi a Giovanni Spadolini o credi… Credere nella “cicoria” farebbe fare molti passi avanti a questa politica di merda. Magari ci fossero altri leader come il nostro “Cicorione”!

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