11 ottobre 2009

Gay, ominicchi e quaquaraquà

Premio Nobel, piove sul bagnato e sui gay
di Roberto Maurizio


La Gallia

Gaio (Gay) Giulio Cesare


La lauta ricompensa assegnata dal governo svedese per il Premio Nobel (padre della dinamite che ha ucciso milioni di uomini) di un milione di euro (10 milioni di corone svedesi) viene consegnato presso la vecchia Accademia reale di musica di Stoccolma. Che musica maestro! Quanti miliardi gettati al vento e che cadono spesso sul bagnato, come quella che gli svedesi, ormai icona del political correct, hanno voluto assegnare ad Obama, il Presidente più potente e più ricco del pianeta. Forse a Stoccolma già sapevano dell’intenzione del Grande Presidente di colore di accettare i gay a pieno titolo. In Spagna 4 soldati su 10 sono gay. Che scoperta! Più di 2.000 anni fa, Giulio Cesare aveva già invaso la Gallia con le stesse guarnigioni!



I quaquaraquà?


Dire che un nero e nero è razzismo! Dire che un ebreo è ebreo è razzismo! Dire che una persona bassa è un “ominicchio” è di sinistra. Certo Franceschini stava difendendo la sua "protetta" Rosy. Quindi, utilizzando Sciascia, che non è mai stato iscritto al Pd, al Pci, al Pds, al Psd di Marsala, alla Margherita, alla Dc, Franceschini ha reso onore ai radicali e a Marco Pannella. Uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraquà, sono categorie purtroppo che sono sempre esisite e non hanno mai scelto un'area politica riservata. La Mafia è una cosa seria, che va combattuta seriamente, certamente non solo con gli insulti in prima serata Tv. Ominicchio, nel significato di Sciascia era una persona insignificante, anzi, non era nemmeno una Persona, secondo l'indicazione di Pirandello. Ma se la Gelmini, fa i bocc..., la Carfagna è una bella fre..., (autore di questi insulti, lautamente pagato dall'imprenditore Berlusconi), il tapponano, il microscemo, sono delle vere e proprie fobie razziste. Attribuire l'imbecillità di colui che paga per essere diffamato e far diffamare il suo governo solo sull'altezza e una vera e propria voglia di razzismo. Giulio Cesare e Napoleone Bonaparte erano bassi! Embè? E anch’io non sono alto, quindi non posso appartenere all’élite dei quaquaraquà. Diamo ai quaquaraquà il Premio Nobel per l’altezza, espandendo il titolo a tutti quelli dei partiti "escusivisti", i piduisti, alti, belli e biondi. Ma quanti sono i quacquaracqà? Votate per il vostro Hitler, ma deve essere il più alto e il più stronzo.

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