17 ottobre 2009

Orecchione, gli speakers, Rainews e le minacce di morte

Orecchione
di Roberto MaurizioAntonio Polito, direttore de "Il Riformista"
Sono lontani i tempi della vecchia Rai, che ha fatto crescere i ragazzi degli anni ’50 con puntate ecologiste indimenticabili. Oggi, l’ecologia è stata divorata dalla politica. Sono lontani i tempi della Rai, delle voci suadenti e musicalmente ineccepibili, come quella di “Orecchione”, che non aveva nulla da spartire con il napoletano becero e sguaiato “O’ Ricchione”. La divisione internazionale del lavoro, la specializzazione, la cultura della diversità venne impressa nei libri dei più grandi filosofi ed economisti dell’800. Da Marx a Smith, da Malthus a Weber. Ad ognuno deve essere dato ciò che gli serve, ma ognuno deve fare quello che sa fare. Invece no. La Rai decise di mettere prima in cassa integrazione e poi licenziare gli “speakers”, prima fra tutti Orecchione, seguito da quella bellissima voce di un essere insignificante, ma tipicamente italiano, come se fosse un tuo parente, per far posto a quattro emeriti stronzi giornalisti e giornaliste sgallettate che pur di far vedere le proprie mutande e le proprie dentiere offrivano il loro tergo a destra e a sinistra. Ecco che arriviamo ad oggi: Rainews, pagata con i miei soldi, tramite un "giornalista, cronista, pubblicista, disfattista, menefreghista", presenta un servizio letto e non scritto da un quaquaraquà che commenta la notizia della lettera minatoria ricevuta dal quotidiano "Il Riformista" contenente una minaccia di morte a Berlusconi, Fini e Bossi. L’ominicchio afferma che “la magistratura –come se fosse una potenza nucleare- dà la sua solidarietà ai tre esponenti politici”, facendo seguire, senza senso, scollegato completamente, che "la Magistratura, questa grande potenza distruttrice, è pronta a scendere in sciopero contro il Governo". Ecco la Rai, e poi ci meravigliamo del Times, del Pays? Se i Magistrati scendono in piazza contro i corruttori della Repubblica, perché mai meravigliarsi che le Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente inviano missive condivise da una parte consistente della popolazione? Berlusconi, morto, 35%, compreso il Pd, Bossi, morto 25% compreso gli immigrati e gli ignoranti; Fini, l'ex fascista, il 12%, la stessa percentuale del Psi degli anni '80. La riforma della giustizia è necessaria, ma sarebbe quasi superflua se ci fosse una riforma dell’informazione. Siete due partiti che comandate? Bene. Fatevi le vostri rete, le vostre Tv. Ma Berlusconi ne ha già tre. Ok, lo svizzero, insieme a Murdock faccia 134.456 reti a loro favore.

Vespa e tutti i Vespasiani
I soldi ce l’hanno. Il punto principale è la trasparenza. Una solo rete Rai, buttando fuori tutti i mangia pane a tradimento che hanno coperto di vergogna un paese di sogni, di speranze, di passioni, di arte, di cultura. Chiudete Rai 2 e Rai 3. Chiudete Vespa e tutti i Vespasiani. Apriamo un unico programma di fatti separati dalle opinioni, e basta. Il resto ve lo dovete addossare voi partiti che siete partiti per la tangente.

Il papiello, un fiore all'occhiello
La Magistratura, tra un papiello e un altro, in Italia gode di tanta stima, è al Settimo posto. Dopo la stima che gli italiani hanno per i dentisti (1), segue quella per gli ospedali (2), per la scuola (3), per la viabilità (4), per la fertilità (5), per l’insipienza (6) di un paese che, senza regole, non potrà mai risollevare la sua fronte e gridare di essere il “migliore del mondo”.

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