16 ottobre 2009

Senza divisa e senza elmetto

Senza divisa e senza elmetto
di Roberto Maurizio

Mentre scorrono le immagini di una platea di coglioni acquistati a 50 lire per ogni applauso, subito dopo una pubblicità di merda, quella della Renault, che per vendere il suo scadente prodotto in Italia lancia una campagna contro la natalità, ecco comparire la Desio, o De Sio, quando sei comprata non ha importanza il tuo nome e cognome, una donna venduta non ha diritto nemmeno di avere un nome, un’attricetta da quattro soldi, assoldata dalla sinistra più becera, che fa il verso alle sirene che si dirigono verso la Marina. Sputtanata la Marina, non resta altro che sputtanare l’Italia. Ecco gli applausi delle giovenche appena acquistate sul mercato delle vacche. Ecco i giovani rampolli che dovrebbero essere mandati a mietere il grano, a splalare la neve, a lavorare, invece di bivaccare nella Tv di Stato pagati, a 50 lire ad applauso dai contribuenti, che sostengono tutto ciò che è di sinistra: cioè quello che la attenta regia indica come principale comandamento. E si dimenticano di Tremonti che presenta la Banca per il Mezzogiorno, non è quella che alle quattro meno un quarto comincia a rubare. E’ una cosa seria. Speriamo. Ma la frase più giusta ed esaltante, per la quale tutti dovrebbero scendere in piazza o su Facebook, che è la stessa cosa, è quella pronunciata da Ferrucio De Bortoli, che abbiamo il dovere di difenderla e sostenerla. Una frase che renderà il Direttore del Corriere della Sera simile a Aung San Suu Kyi. Non l’hanno arrestato ancora, ma ci manca poco. Ferruccio e Aung sono gli “eroi” di questo blog. La “Flebile luce delle Pleiadi” si fa sempre più vedere e gli spiragli sono inseriti in una frase storica che il Direttore del Corriere della Sera ha pronunciato durante un programma blasfemo di cui i posteri non avranno nemmeno il sentore. Il vero dramma del giornalismo italiano e, di conseguenza, della “povera gente” costretta a leggere questa Stampa, secondo De Bertoli, è che dopo 150 anni non abbiamo ancora una Stampa “senza divisa e senza elmetto”.

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