19 gennaio 2008

La scelta della scuola è una scelta per la vita

SCUOLA PUBBLICA, PRIVATA O PARITARIA?
Una scelta vitale per il futuro dei giovani studenti

di Roberto Maurizio

Il Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni
fonte: Savona News


Termine per le iscrizioni

Il 30 gennaio 2008 è il termine ultimo per la presentazione delle domande di iscrizione a tutte le scuole statali e paritarie. A stabilire questa data è l’annuale circolare sulle iscrizioni alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2008-2009, firmata il 14 dicembre 2007 dal Direttore generale per gli ordinamenti scolastici. La circolare n° 110, prot. N° AOODGOS 1032 è pubblicata integralmente su Articoli di Stampa, Scuola e Vita.

Maggiore trasparenza per le scuole e nessun controllo del MDPI

Il MDPI (Ministero Della Pubblica Istruzione), vedovo oramai della Sign.ra Università, impegnata a respingere il Papa, ha invitato le scuole “ad assicurare maggiore trasparenza nelle procedure connesse alle operazioni di iscrizione: pubblicizzazione dei criteri di ammissione definiti dal Consiglio di circolo/istituto, informazione tempestiva delle domande non accolte, formazione delle classi”.
La circolare “impegna le istituzioni scolastiche (rigorosamente minuscole, qual lor sono, ndr) a riservare una particolare e rinnovata attenzione alle famiglie, con la predisposizione accurata e puntuale dell’informazione sull’offerta formativa della scuola (vuoto assoluto, ndr), l’organizzazione di specifici incontri e la consegna di copia sintetica del Pof (Piano dell’offerta formativa) all’atto dell’ iscrizione (che bella soddisfazione, ndr)”.
Inoltre, la circolare chiede alle istituzioni autonome “ad attivare e potenziare reti scolastiche e reti tra istituzioni per un governo condiviso delle problematiche formative del territorio (ad esempio, sugli alunni stranieri)”.

Le principali novità

C'è innanzitutto, come abbiamo detto, un invito alle scuole ad assicurare maggiore trasparenza nelle procedure connesse alle operazioni di iscrizione (pubblicizzazione dei criteri di ammissione definiti dal Consiglio di circolo /istituto, informazione tempestiva delle domande non accolte, formazione delle classi, ecc.).
La circolare impegna le istituzioni scolastiche a riservare una particolare e rinnovata attenzione alle famiglie, con la predisposizione accurata e puntuale dell'informazione sull'offerta formativa della scuola, l'organizzazione di specifici incontri e la consegna di copia sintetica del Pof (Piano dell'offerta formativa) all'atto dell' iscrizione.
Nei confronti delle scuole, la circolare invita le istituzioni autonome ad attivare e potenziare reti scolastiche e reti tra istituzioni per un governo condiviso delle problematiche formative del territorio (ad esempio, sugli alunni stranieri).
In particolare, per quanto riguarda aspetti specifici relativi ai vari ordini di scuola, la circolare precisa che per la scuola dell'infanzia non è più consentita la possibilità dell'anticipo di iscrizione , già previsto dalla precedente normativa, nei confronti dei bambini che compiono tre anni dopo il 31 dicembre 2008. Conferma, tuttavia, sulla base di una prassi consolidata, la possibilità di accogliere l'iscrizione di bambini che compiono tre anni entro il successivo 31 gennaio 2009, compatibilmente con la disponibilità dei posti e in subordine all'accoglimento di quelli che compiono i tre anni nel 2008. Per quanto riguarda l'iscrizione alle sperimentali sezioni primavera, la circolare rinvia ad apposita disposizione che sarà varata successivamente.
Per la scuola primaria viene evidenziata la nuova normativa che ripristina il modello unitario di tempo pieno (carcere preventivo, così iniziano a imparare come si fa, ndr), a cui le famiglie possono chiedere l'iscrizione nei limiti consentiti dalle disponibilità dei posti attivati.
Sempre per la scuola primaria si dà conferma, anche per quest'anno, della possibilità di chiedere l'iscrizione anticipata alla prima classe da parte dei bambini che compiono sei anni entro il 30 aprile 2009.

Dalle otto e un quarto alle quattordici e trenta

Per la scuola secondaria di I grado non sono state previste variazioni di rilievo; viene confermato anche per quest'anno l'orario massimo di 33 ore di lezioni settimanali, comprensivo di orario obbligatorio e facoltativo opzionale, compatibilmente con le risorse di organico disponibili.

Pubblico, privato o paritario

La scelta pubblico, paritario e privato, qui diventa irrilevante. Le paritarie e le private non hanno ancora avuto un riconoscimento effettivo del Governo, del Parlamento e, conseguentemente, della popolazione. I finanziamenti, 40 miliardi di euro, sono al 99,9% riversati sulla struttura pubblica (e poi dicono concorrenza!).

L'istruzione secondaria, di nome e di fatto

Per gli istituti del II grado viene riservata una particolare attenzione al nuovo obbligo di istruzione per il biennio iniziale con conferma della possibilità di accedere, in alternativa, ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale.
Per la prima volta in questo settore scolastico potrà trovare applicazione il nuovo statuto delle studentesse e degli studenti che prevede all'atto dell'iscrizione la sottoscrizione da parte di genitori e studenti del Patto educativo di corresponsabilità predisposto dal Consiglio di istituto. Commento. Io non scendo a patti, soprattutto non lo faccio con i genitori (che sarebbe ora che uscissero dalla scuola e ritornassero sui banchi per apprendere e stare all'altezza dei figli, e non mi riferisco solo ai figli di operai, ma anche a quelli di insegnati, farmacisti, politicanti di varia natura. Finché il Ministero non capisce che la forza della nostra scuola sta negli studenti è la fine. I contentini non servono a nulla).

Finalmente si sono accorti che esistono altre cittadinanze

Un apposito paragrafo della circolare è dedicato agli alunni con cittadinanza non italiana, nei confronti dei quali vengono espressamente richiamati criteri e disposizioni per l'accoglienza, l'assegnazione alle classi, la costituzione di reti territoriali per politiche di intervento.

Un terno al Lotto

Un vero e proprio dramma scoppia in famiglia in occasione della scelta della scuola per il proprio figlio. Iniziamo dall’Asilo, scuola d’infanzia. Qui c’è poco da scegliere perché il dilemma è cornuto: o pubblico o privato. La stessa cosa avviene per le elementari e medie (scuola primaria e scuola secondaria di I grado). Il dramma si trasforma in angoscia per la scelta del II grado. Da più di 10 anni, le famiglie italiane iscrivono i figli ai licei: il classico (con le lingue morte), lo scientifico (con la matematica astratta e filosofica), artistico (che non ha niente di artistico se non la disoccupazione perenne). Le “famiglie” snobbano i tecnici e i professionali, troppo popolari. L’unico professionale che resta in piedi è l’alberghiero, per ovvie ragioni. Allora, a che cosa assistiamo? Ad un rigonfiamento fino all’inverosimile dei classici, degli artistici e degli alberghieri e allo svuotamento dei tecnici e scientifici seri che non siano licei.

Che fare? Un primo decalogo

1. Rinnovare i programmi degli istituti scientifici, economici e giuridici; 2. Non dare la possibilità ai liceali di scegliere qualsiasi facoltà; 3. Precludere l’iscrizione alle facoltà di Economia, Scienze statistiche, Matematica e Scienze ai liceali; 4. Rafforzare le lingue negli istituti tecnici, con insegnanti di madre lingua; 5. Avviare un’inchiesta sulle assunzioni da parte delle imprese che appartengono a Confindustria, esempi di limpidezza sulla carta (ma se le cose vanno bene, come voi dite, perché le imprese italiane sono in difficoltà?). Avete provate ad assumere in base alle capacità e non per raccomandazioni. La raccomandazione non è solo quella che viene dall’alto, può prevenire dal basso, può essere dettata da scelte sbagliate che compiono i vostri selezionatori. Raccomandazione occulta; 6. Scardinare il sistema attuale dando le stesse potenzialità alle scuole pubbliche e a quelle private, inserendo concretamente la concorrenza e la libera scelta; 7. Dare impulso alle scuole private costringerebbe quelle pubbliche ad adeguarsi; 8. Per non parlare a vuoto e teoricamente: ci saranno nei prossimi anni milioni di studenti extra comunitari che saranno introdotti nel nostro sistema scolastico che partono con un vantaggio rispetto ai nostri studenti: conosceranno due madre lingue; 9.Liberiamoci di una scuola repressa e stressata dai partiti e dall’ingerenza negativa della Confindustria; 10. La Confindustria pensi alle industria, se lo sa fare, e lasci alla scuola di esprimersi liberamente come azienda produttiva.

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