Alemanno e Veltroni. La bustarella
di Roberto Maurizio
La busta di plastica tra i rami
Sventolava ancora
Erano mesi e mesi che una busta di plastica era appesa su un ramo di un albero inconsapevole e, soprattutto, incolpevole. A Roma, a Cinecittà Est. Nonostante che fossero state tenute le elezioni comunali ed era stato scelto un nuovo sindaco, la busta di plastica era ancora ancorata su quel ramo e sventolava ogni qual volta il vento si alzava da Ovest.
Mai dire RegisterPrima di incamminarmi sulla strada sdrucciolevole, di questo simbolo (una busta di plastica appesa ad un ramo di un albero) Innanzitutto voglio spiegare ai miei lettori, pochi, ma buoni, perché continuo ogni volta a dire che l’articolo o la riflessione o la poesia è di Roberto Maurizio. Solo in questo modo ho la possibilità di riconoscermi. Ho cercato di avere un mio sito personale con Register. Una cosa ignobile. Ignobili sono i soldi che ti frega, ignobile è il misero risultato. Ma la cosa più ignobile di tutto, è la scelta delle ragazze per sponsorizzare l’accalappianavigatore: Register, come i piloti dell’Alitalia. Tutte anoressiche, brutte, prezzolate dal cugino di 76 anni. Non si capisce come fanno a Register a prendere le ragazze più brutte. Non hanno fatto una selezione come le Veline. Perché sbattete i mostri in prima pagina per rappresentare voi stessi, mostri, egoisti che come i piloti dell’Alitalia volete affossare l’Italia. Essendo iscritto a Wikio News Your Way (
http://www.wikio.it/) , debbo per forza farmi riconoscere. A proposito, entrate su Wikio e votatemi. Pensate se Dante, Leonardo, Machiavelli, Manzoni si preoccupavano della classifica. O tempora o mores! Comunque, entrate nel mio blog, non ho ancora il sito perché Register è ignobile. Se qualcuno di voi può dirmi dove trovare uno spazio più ampio di questo blog, che, però fino a questo momento è stato il migliore in assoluto. Anzi, ringrazio Google per la loro disponibilità, gratis. Avete capito bene GRATIS. Viva Google che saprà dare ai suoi utenti sempre più assistenza e più capacità di esprimersi. Un limite di Google sono le foto. Ovviamente, su Internet non possono viaggiare foto ad alta definizione. Non so perché, ma fino ad oggi è così.
Nonostante ciò, l’ambiente predomina
Ciononostante, spero di poter inviare in bassa definizione, meno di 100 k per foto, un mio progetto di salvaguardia dell’ambiente. Le foto sono dedicate agli ambientalisti per caso, quelli che hanno rovinato l’Italia con la paura del nucleare, la paura della fine del mondo, la paura del passaggio a Nord Ovest, la paura del passaggio a Nord Est, la Groenlandia che si sgretola, i ghiacciai che si estinguono, attribuendo tutto questo a quella povera e malvagia formica che è l’uomo, che crede di essere dio, crede che anche le sue malefatte possano scalfire minimante il nostro amato pianeta. Chi lo distrugge è l’imbecillità di poter volare con le raccomandazioni e con il Tfr. Imbecilli. Volete comprare l’Alitalia come le formiche vogliono acquistare il Sol Levante. Io, personalmente, ha assistito ad una discussione tra le mie amate formiche: Lilli Gruber, dice quella di sinistra, è la migliore; ma se non ha nemmeno sentito un operario della Fiat, dice quello di destra. Il Centro, se centra, non centra. Appelliamoci a Di Pietro e al suo megafono, dicono i sinistri quasi centristri, quasi squadristi, sicuramente qualunquisti, massimalisti e giustizialisti. Giustizia per tutti: facciamo vedere che noi formiche siamo al timone. Dirigiamo il mondo contro la prostituzione, il male assoluto, altro che Bin Laden, quella che ha il coraggio di dare due minuti di benessere a questi coglioni che lavorano tutto il giorno, contro chi beve 2 bicchieri di vino (così possiamo arrestare, un’altra volta, Gesù Cristo e dare gli arresti domiciliari a Padre Pio), poi, se ci resta il tempo, arrestiamo Berlusconi, fa sempre notizia (è stato lui che ci ha ridotto così, prima eravamo formiche con la tessera Cgil intoccabile, ora Lui pretende di farci lavorare e ridurci come le cicale, quelle che cantano e fanno veramente i soldi).
Dopo lo sproloquio
Dopo questo sproloquio, arriviamo al dunque. Roma, dopo Veltroni, è sempre più brutta, più sporca che pria (come avrebbe detto giustamente Petrolini). Alemanno continua ad armare i vigili (pensate che carneficina, capaci come sono solo di elevare multe il 19 agosto per divieto di sosta, eleveranno i loro revolver per colpirti il 2 novembre) e non ad armare gli spazzini, capaci come i piloti di essere contro il Bel Paese. Spazzare è un’arte. La pulizia è civiltà.
La busta e la bestia
Quella brutta busta di plastica era appesa là, dai tempi di Veltroni. Costui se ne fregava. E la busta era là. Andiamo alle elezioni. Vogliamo una città più vivibile, più civile, più pulita. E vince Alemanno. E la busta è ancora là. Come si fa ad eliminare quella busta?
Quanto sei bella Roma
Roma è sicuramente la città più bella del mondo. Roma non appartiene ai romani (pugliesi, marchigiani, siciliani e calabresi). Roma è la storia. Roma non appartiene al Sindaco. Veltroni aveva fatto del Campidoglio la sua dimora, la sua reggia imperiale. Ma perché non te ne vai in Africa o a Manhatthan. Alemanno non riuscirà mai ad elevarsi alla stessa altezza di Uolte, Guolte (come chiamava mio nonno mio cugino Walter). Gli mancano i salotti bene. Quelli di O vita o vita mia!
Ecco le foto
Cosa bisogna fare allora per risolvere i problemi in questo paese? Prendere una “canna” di bambù, avvicinarsi all’albero colpito dal misfatto e rimuovere la busta bestiale che deturpa il paesaggio di uno su 60 milioni di italiani.