19 luglio 2009

Benedetta influenza

Benedetta influenza
di Roberto Maurizio



A scuola il 1° ottobre
Finalmente una bella notizia: forse, a causa dell'influenza A, quella suina, quella messicana, le scuole in Italia riapriranno, come una volta, il primo ottobre. Era ora. Se la notizia sarà confermata gli studenti italiani solo due giorni dopo, come una volta, festeggeranno il Santo Patrono d'Italia, San Francesco. L'influenza, dunque, metterà in discussione una scelta "impopolare", quella di far tornare sui banchi gli studenti il 5 settembre, o al massimo il 18 settembre. Non è la quantità delle ore che rende la scuola italiana migliore delle altre. E’ la qualità. Fintanto che i Berliguer e le Gelmini non si accorgeranno di avere fra le mani la classe insegnante migliore del mondo, le scuole potrebbero aprire anche il 15 agosto.


Stipendi da fame


Ci voleva una bella influenza di tipo A, quella che metterà a letto milioni di italiani, per fa capire l’imbecillità di una scelta che costringeva i ragazzi e le ragazze italiane ad andare a scuola fin dai primi giorni di settembre! Con un caldo incredibile e con le aule bollenti. Chi si voleva colpire con l'aperutura anticipata, forse giustamente, erano gli insegnanti, con stipendi da part time e miserevoli, per non dire vomitevoli. Gli insegnanti, certamente, dovevano lavorare di più, ma non a scapito degli alunni.


Meno scuola, più cultura: parola de "Er Sultano"

"Gli alunni, con gli strumenti a loro disposizione, meno stanno a scuola e più sanno". Questa la "filosofia" de "Er Sultano". Tradotto in italiano, sarebbe: costringere per ore ed ore gli studenti a seguire lezioni di poco o nessuno interesse non aggiunge e non toglie nulla alla loro capacità. La qualità dell’insegnamento è il vero motore dello sviluppo culturale della scuola italiana. La qualità, però, non si misura in minuti o ore. 220 giorni obbligatori se non sono riempiti di contenuti non servono a creare un professionista, un ingegnere, un ragioniere. Le scuole devono essere “aperte”, come diceva il mio saggio studente “Er Sultano”. La scuola deve essere vita, armonia, musica, arte, cultura, movimento, apprendimento, spazio siderale, spazio per le idee nuove, spazio per l’inventiva, spazio per l’infinito sapere di sapere di non sapere niente, spazio per la ricerca personale e collettiva, spazio per la ricerca di una nuova società basata sulla solidarietà, sull’altruismo, sulla conoscenza della matematica, dell’italiano, delle lingue straniere, di Internet, di se stessi.


Puttane, Escort e Fiorentine



L’influenza suina sta facendo tremare i polsi all’economia italiana, già afflitta dalla crisi economica e finanziaria. Speriamo che l’influenza A si tramuti in un flop come quello dell’Aids (dall’80 in Italia si sono ridotti gli introiti delle signore da marciapiede e delle escort) e della “Mucca pazza” (che ha aumentato la voglia di Fiorentine all’impazzata). Una cosa è certa. Se l’apertura delle scuole verrà ritardata ci guadagneranno sicuramente tutti gli alunni e le alunne italiane. Sarà la prima volta che la Gelmini verrà applaudita!

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