A-H1N1. Espediente “Sansone”
di Roberto Maurizio
di Roberto Maurizio
Il Sabato del villaggio
Perché nessuno controlla i giornali? Perché nessuno mette un freno alla Tv (speriamo che vengano mandate sul satellite di Marte tutti i canali, perlomeno lì, i marziani si divertiranno). Perché, soprattutto d’estate, quando non c’è la politica, non c’è Noemi, i beceri Media se la prendono con quel povero vecchietto o vecchietta di telespettatore preannunciando a loro un caldo mai sentito prima. Ma che cazzo di notizie sono: domani a Roma, Firenze e Bari il termometro raggiungerà i 43 gradi. Embè? I giornalisti si divertono a spaventare i vecchietti, forse perché hanno un contratto con l’Inps: prima li uccidete e meglio sarà per tutti. Sono dei coglioni questi giornalisti, tanto i vecchi devono morire prima o poi, anche senza i loro allarmi che nessun “garante” tutela. Ci vorrebbe un “garante” che tagliasse qualcosa, le unghie perlomeno, a questi giornalisti venduti che non sanno fare il loro mestiere, cioè quello di informare e non quello di spaventare. “Il Sabato del Villaggio”, cioè la speranza, il domani, tiene in vita milioni di italiani. E questi coglioni di giornalisti non fanno altro che spaventarli. E’ ovvio che l’ultima settimana di luglio sia la più calda in assoluto dell’anno, come l’ultima decade di gennaio è la più fredda. E’ solo un problema di Sole. E’ da anni milioni di anni che è così, e speriamo che duri. Invece: l’afa uccide, attenti a non uscire di casa, fatevi quattro condizionatori per ogni stanza. Che bello rivedere “Divorzio all’italiana” dove i protagonisti “morivano” di caldo, dove i carabinieri sudavano, dove le belle “persiane” siciliane si aprivano solo per un attimo, senza condizionatori.
L'Espediente "Sansone"
La stampa deve “allarmare”, non informare. La stampa deve incuotere paura. La spagna deve terrorizzare: ecco quindi la tremnda calamità che si sta per abbattere sull’umanità: la “Spagnola”. Influenza mortale che è un incubo ricorrente dei giornali quando le tirature sono i ribasso. La “Spagnola” nel 1917, in pieno conflitto mondiale non è stata quella bella mediterranea che sa amar così, bocca a bocca la notte e il dì, ma quell’infezione letale che uccise milioni di esseri umani. Non c’erano vaccini, non c’era prevenzione, l’igiene lasciva molto a desiderare. Perché i giornali che non vendono continuano a terrorizzare i poveri anziani italiani e non solo? Sei ricoverati a Larino, provincia di Campobasso, fanno diminuire i “turisti” di Roma in Molise, mentre nella capitale è avvenuto il primo decesso per A-H1N1. Forse quest’influenza metterà a letto milioni di italiani contemporaneamente. Quindi ci sarà bisogno di assistenza. Chi la può dare se non lo Stato con la S maiuscola? Qui il “congolino d’oro” spetta alla sinistra. Aveva previsto l’intervento dello Stato per salvare le banche e l’Occidente dal tracollo. Ora lo Stato deve intervenire per salvare i cittadini. Tutto previsto dalla sinistra. Per cui Berlusconi sarà sconfitto dalla Spagnola Rossa, quella che prevede oltre ai tanti morti e ammalati anche la recessione e milioni di persone che perderanno il posto di lavoro. Invece di collaborare tutti insieme per poter tutelare gli interessi degli italiani, la Spagnola rossa viene corteggiata e invocata: sarà la fine di Berlusconi. Muoia “Sansone” e tutti gli italiani. Forse, però, il Cavaliere “Sansone”, con tutti i soldi che ha, si salverà. Chi se la prenderà in quel posto? I filistei, cioè noi.
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