20 luglio 2009

Il Mediterraneo a Milano

Sempre più vicina l’Europa mediterranea
di Roberto Maurizio

L’ossimoro “Glocal”


Globalizzazione o localizzazione? La globalizzazione ha portato i disastri finanziari, ma anche lo sviluppo di nuovi paesi forti come la Cina, l’India e il Brasile. La localizzazione è quell’insieme di politiche che mettono in evidenza i problemi più vicini alla gente, più sentiti dai cittadini. Con questa seconda metodologia si mettono in contatto diretto due, tre o dieci paesi “vicini”, che provvedono a sistemare, per quanto possono, le crisi che si susseguono a ritmi sempre più ravvicinati, ma che trovano soluzioni comuni anche per le piccole controversie grazie ad un contatto diretto tra le parti in causa. Rinchiudersi nella “localizzazione” è un po’ come seguire la strada del “protezionismo”; aprirsi alla “globalizzazione” è come sottostare a eventi che non puoi assolutamente controllare ma che rappresentano il “libero scambio assoluto”. Come sempre avviene, la via giusta è quella che sta in mezzo: “in media stat virtus”. E’ stato così l’ossimoro “Glocal”, che è il risultato delle parole “globalization” e “localization”. “Glocal vuole dimostrare come la dimensione locale e quella globale non si escludono a vicenda, anzi. La globalizzazione ha un senso se viene colta nei fatti locali e se i fatti locali, lungi dall’essere visti come puro effetto della globalizzazione ne rappresentano una contestualizzazione specifica: un vero e proprio flusso fra universalismo e particolarismo. La localizzazione è una globalizzazione che si autolimita adattandosi al locale, invece di ignorarlo e schiacciarlo. Questi concetti sono stati espressi dalla Rivista “Leptis, Mediterraneo ma non solo”, una mensile che si è mosso prima di tutti gli altri per cercare di rilanciare la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo e del resto dell’Unione Europea. Quest’idea lanciata da “Leptis” sta per diventare una realtà. L’ossimoro “Glocal” si realizzerà il 20 e 21 luglio a Milano, dove si svolgeranno i lavori per la creazione del “Segretariato economico dell’Unione per il Mediterraneo”.

Il vetro sul legno


L’Italia, dunque, con Milano, sarà in prima linea per riordinare le carte già scoperte di un Mediterraneo per l’Europa e di un’Europa per il Mediterraneo. Sarà come vedere il legno attraverso una lastra di vetro. Come una radiografia a raggi X, per saggiare lo spessore del legno dell’ulivo, del pino,delle palme e dei datteri e scoprire la linfa vitale che li unisce: la cooperazione.

Un Forum euro-mediterraneo


L’impegno decennale sul Mediterraneo da parte della Camera di Commercio di Milano – attraverso Promos, la sua Azienda Speciale per l’Internazionalizzazione – ha raggiunto quest’anno un ulteriore risultato: l’organizzazione, con il contributo di Regione Lombardia, il patrocinio e pieno supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero degli Affari Esteri, della prima edizione del Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo. Le sessioni che compongono il Forum, il 20 ed il 21 luglio, prevedono inoltre, la partecipazione dei maggiori rappresentanti dei Governi e del sistema economico dei 43 Paesi dell’Unione per il Mediterraneo, vale a dire i Paesi UE-27 e le sponde Sud ed Est del Mediterraneo, nonché i Paesi dell’Area del Golfo. Obiettivo principale del Forum è la creazione delle basi politiche ed economiche necessarie per favorire la progressiva integrazione dell’area euro-mediterranea. Per questo, i lavori si sono concentrati sui temi prioritari per lo sviluppo dell’area: sostegno alle Piccole e Medie Imprese, reti energetiche, incluse le energie rinnovabili, e infrastrutture. Le analisi condotte dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Milano testimoniano, infatti, come, nonostante la crisi economica, negli ultimi dodici mesi lo sviluppo dell’interscambio commerciale italiano verso i Paesi dell’area mediterranea sia cresciuto in modo sostanziale, superando nel 2008 il livello record di oltre 62 miliardi di Euro e confermando l’Italia come primo partner commerciale del Mediterraneo tra i Paesi dell’Unione Europea.

Il principale driver


Il principale driver di questa crescita è costituito dalle importazioni del nostro Paese dall’area Sud del Mediterraneo, che nel 2008 sono cresciute del 20,3% (10,6% del totale delle importazioni nell’area) rispetto al 2007, mentre le esportazioni dall’Italia verso i Paesi del Sud del Mediterraneo hanno registrato un +17,9% (6,8% del totale delle esportazioni). Anche la sponda Est del Mediterraneo ha registrato risultati positivi: se è vero che le importazioni sono rimaste pressoché invariate rispetto al 2007 (solo +0,3%, cioè lo 0,6% del totale delle importazioni dall’intera area del Mediterraneo), le esportazioni sono cresciute del 14,3% e rappresentano il 6,8% del totale dell’export verso l’area. L’analisi delle “opportunità di uno sviluppo condiviso” sarà il tema della sessione conclusiva del Forum Economico e Finanziario per il Mediterraneo, che sarà presieduta dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Giulio Tremonti, con conclusione della sessione affidata al Ministro degli Affari Esteri On. Franco Frattini.


Il coraggio di procedere a grandi passi


L’Italia, per posizione geografica e ragioni storiche, è da sempre un ponte naturale sul Mar Mediterraneo – ha commentato Carlo Sangalli, Presidente della camera di commercio di Milano – e Milano, con la sua tradizione di accoglienza e la multiculturalità che si declina nelle sue imprese e nei suoi cittadini, su questo mare si pone come crocevia che unisce il sud Mediterraneo al nord Europa, l’ovest con l’est. Non è un caso quindi che il Forum Euro Mediterraneo si tenga qui. Vogliamo e possiamo crescere insieme, condividendo regole così come prospettive di sviluppo. Perché davanti alle difficoltà come alle grandi opportunità dei rapporti commerciali e politici della nostra area mediterranea, dobbiamo avere il coraggio di procedere a grandi passi in avanti verso un futuro di pace e prosperità possibili”. “L’Italia è al centro dei rapporti economici e finanziari del Mediterraneo – spiega Bruno Ermolli, Presidente di Promos – e Milano si conferma come l’anello di congiunzione ideale tra l’economia mediterranea e quella europea. Per questo dobbiamo porci obiettivi sempre più ambiziosi, riprendere lo “Spirito di Barcellona” per dare una spinta alla creazione di un’area di libero scambio mediterranea, perché Milano e l’Italia siano al centro dello sviluppo Euromediterraneo.”


280 miliardi di euro di interscambio


Nel 2008, l’interscambio tra i 27 Paesi UE e l’area mediterranea (Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Libia, Marocco, Siria, Territori Palestinesi, Tunisia, Turchia) ha raggiunto un valore complessivo di 280 miliardi di Euro. L’Italia è primo partner commerciale tra i Paesi dell’UE: nel 2008, anno di flessione degli scambi commerciali con l’estero, l’interscambio commerciale italiano verso i Paesi del Mediterraneo ha superato i 62 miliardi di Euro (nel 2007, circa 55 miliardi di Euro). Al contrario, nel 2008 è stato registrato un calo, rispetto al 2007, dell’interscambio italiano sia con i Paesi dell’Unione Europea, sia con l’America settentrionale. Il Forum di Milano è stato ufficialmente inserito tra i progetti prioritari citati nella Dichiarazione finale del Vertice dei Ministri degli Affari Esteri dell’Unione per il Mediterraneo (UpM), svoltosi lo scorso novembre a Marsiglia.

Un ruolo strategico per l’Italia


L’Unione per il Mediterraneo è l’iniziativa comunitaria per il rilancio della cooperazione euro-mediterranea, istituita in occasione del Vertice di Parigi del 13 luglio 2008, cui hanno partecipato i Capi di Stato o di Governo di 43 Paesi (27 Stati membri dell’UE, i Paesi delle sponde Sud ed Est del Mediterraneo e quelli dell’Adriatico orientale). Consapevole del ruolo strategico dell’Italia nel Mediterraneo, la Camera di Commercio di Milano, attraverso Promos, è attiva da più di un decennio nell’area. Oltre ad aver organizzato sei edizioni della Conferenza annuale del “Laboratorio Euro-Mediterraneo”, Promos ha realizzato nel primo semestre del 2009 in Nord Africa, Sud-Est Europa, Medio Oriente e Golfo: 17 missioni di PMI milanesi e lombarde; 13 iniziative a Milano (seminari, country presentation e workshop settoriali) 5 manifestazioni fieristiche; l’accoglienza di 9 delegazioni istituzionali e imprenditoriali; altri progetti di filiera dedicati all’artigianato, alle infrastrutture e trasporti, all’agro-industria, alle energie rinnovabili, alla finanza, ai media e comunicazione.

Un Laboratorio Euro - Mediterraneo


Il Forum, che si basa sulla pluriennale esperienza del Laboratorio Euro-Mediterraneo, è un’opportunità di discussione aperta sulle prospettive regionali e sul potenziale di crescita del Mediterraneo anche in vista della realizzazione dell’area di libero scambio tra l’Europa e i Paesi che si affacciano sulle sue sponde meridionali e orientali. L’iniziativa rappresenta il luogo ideale per la definizione e l’elaborazione di alcune iniziative prioritarie per il Mediterraneo: l’integrazione economica delle Pmi; l’avvio di macro-progetti nei settori delle infrastrutture e delle energie. Lo sviluppo delle reti euro-mediterranee rappresenta non solo uno strumento anti-ciclico nell’attuale crisi economica, ma anche un fattore cruciale per il co-sviluppo di tutti i settori produttivi.

Sviluppo sostenibile


L’edizione 2009 del Forum di Milano metterà al centro dell’interesse anche l’interdipendenza energetica, sia dal punto di vista dello sviluppo sostenibile (fonti di energia rinnovabile) che della cooperazione e del commercio, con particolare riguardo alle interconnessioni, allo scopo di sviluppare una partnership strategica di lungo periodo fondata sulla fiducia reciproca e sul senso di responsabilità condivisa. Il Forum di Milano avrà luogo presso Palazzo Mezzanotte, nonché per quanto riguarda singole sessioni a Palazzo Turati e Palazzo Giureconsulti. Il Forum prevede il coinvolgimento: delle co-presidenze di turno egiziana e francese dell’Unione per il Mediterraneo di Capi di Stato e di Governo di esponenti istituzionali e imprenditoriali, sia pubblici che privati, del “Mediterraneo allargato” (che comprende il Medio Oriente e l’area del Golfo) della Commissione Europea delle principali organizzazioni e istituzioni finanziarie internazionali. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, sarà presente lunedì 20 luglio 2009 alle ore 10.00, al “Forum economico e finanziario per il Mediterraneo”. Fra gli altri, partecipano al Forum: il Presidente della Repubblica Araba d’Egitto, Hosny Mubarak, il Ministro dell’economia, dell’industria e del lavoro francese, Christine Lagarde, il Vice Primo Ministro del Regno di Svezia, Maud Olofsson, il Vice Presidente della Commissione europea, Antonio Tajani e il Presidente della Banca europea per gli investimenti, Philippe Maystadt. Tra i Ministri che intervenverrano, Giulio Tremonti per l’Economia, Claudio Scajola per lo Sviluppo Economico, Franco Frattini per gli Affari Esteri e Altero Matteoli per le Infrastrutture ed i trasporti.

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