di Roberto Maurizio
Coppito: Filippo Ceccarelli, assente
Il Vigile Filippo Ceccarelli (Il grandissimo attore italiano, Alberto Sordi)
Il Primo Ministro indiano, Manmohan Singh
Le vetture, prodotte negli Stati Uniti dalla Global Electric Motorcars (Gem), bianche a 4 posti, personalizzate con la bandiera dello Stato del leader a bordo, hanno un’autonomia di 50 chilometri e un tempo di ricarica di 8 ore, ed hanno le cinture in dotazione (vedere foto). La velocità che possono raggiungere è bassa, ma questo non spiega perché i leaders non le indossino durante il breve tragitto. Le cinture di sicurezza che i “normali cittadini calabresi” sono obbligati a indossare sull’autostrada Salerno – Reggio Calabria, dove la velocità di “crociera” delle autovetture non supera i dieci chilometri all’ora, hanno arrecato multe per svariati milioni di euro e migliaia e miglia di punti sulla patente del guidatore delinquente incallito.
Sull’eufemisticamente parlando autostrada del “Sotto Sole” Salerno-Reggio Calabria ti becchi 8 punti in meno sulla patente con guida senza cintura, mentre stai fermo o quando vai a 10 chilometri all’ora, proprio quando ti sembra di volare, mentre ai “Grandi”, imperterriti trasgressori, non viene sollevata nessuna obiezione mentre viaggiavano senza cinture sotto gli occhi di miliardi di persone? Certo multare l’intero popolo indiano, attraverso una multa al suo Primo ministro, Manmohan Singh, sarebbe stata la più grande soddisfazione per Filippo Ceccarelli, l’incorruttibile “Pizzardone” interpretato da Alberto Sordi. Il Ceccarelli avrebbe raggiunto il brodo di giuggiole multando Angela Merker e tanti altri leader, compreso Berlusconi. Il “Pizzardone” è stato assente giustificato a Coppito perché impegnato ad elevare, imperterrito come i leaders, una multa dopo l’altra a tutte le auto rimaste in divieto di sosta sotto le macerie del terremoto!Yes we multem
Il Pizzardone sarà ricordato nei libri di storia del prossimo ventennio, come l’essere umano più che esatto, esattore, che abbia mai calcato la faccia della Terra. Una “categoria”, che riesce a fregare il fisco, nel senso che ci sono molte più multe che tasse in Italia. Il Pizzardone e tutti gli organi collegati al suo cervello non conoscono vergogna. Rappresentano il vero sottosviluppo italiano. L'Italia sarà civilizzata quando questi "barbari", ma forse è troppo, perché i barbari avevano un'anima, questo "robot" saranno riciclati in essere umani degni di appartenere alla comunità internazionale. Nessun accostamento viene fatto né all'Iran, né alla Corea del Nord.
Una professione che dovrà essere eliminata definitivamente dalla faccia della Terra. Urbano, il vigile, rientra tra le “specie protette e in via di estinzione dall’Unesco”. Infatti, la loro mentalità risale al Medioevo e, molto spesso, è basata sui roghi alle streghe e sulle torture per il piacere di infliggere dolore ai conducenti.
La “classe pizzardagna” non avrebbe ragione di esistere se non nel rimpinguare le casse di una classe politica locale corrotta e inefficiente. La “classe degli energumeni Pizzardoni” non si mobilita e non lavora per far fronte alla strage ormai non più limitata al sabato sera. Sono migliaia i morti per incidenti stradali, e la “classe pizzardagna” esegue gli ordini dall’alto. Reprimere prima di tutto. Questa e l’arma più forte nelle loro mani, e meno male che non sia dato a loro la possibilità di usare una pistola. L'assasino Spaccarotella diventerebbe un semplice principiante. Il loro motto è “multarli per reprimerli”: “Yes we multem” e speriamo che non diventi anche "Yes vi spaccarotelliamo".
Io multo, tu multi e gli automobilisti muoiono
Se una volta, negli anni ’50 i morti sulle strade erano, supponiamo, 100, nel ’60 sono saliti a 200, nel’70, sono arrivati a 300, nell’80 a 400, nel ’90 a 500, nel 2001 a 600. Oggi hanno raggiunto 1.000. Questo, in termini assoluti. In percentuale, rispetto ai veicoli circolanti, il trend è stato sempre in aumento: 100, 105, 110, 115, 120, 125, 130, 150. L’ingresso in Europa ha aumentato le sanzioni nei confronti dei conducenti indisciplinati. Sono stati introdotti la cintura di sicurezza, il casco, i limiti di velocità, la patente a punti, il controllo sull’alcol e sulle sostanze stupefacenti. I risultati sono stati strabilianti. Mentre sono aumentate le casse di questi “esattori medievali” il numero dei morti e dei feriti non è calato nella stessa proporzione. Cosa significa questo. Che la politica “stradale” è completamente errata, se basata esclusivamente sulla repressione.
Alcune norme del codice della strada non hanno senso, in quanto non producono i risultati attesi. Ad esempio in Angola, di recente, sono state introdotte misure restrittive nella circolazione, tipo ritiro di patente e quant’altro. Il limite di velocità è stato ridotto di molto, gli incidenti sono continuati ad aumentare come è cresciuta la protesta dei conducenti di autobus pubblici che in questo modo sono costretti a pagare i ritardi che subiscono i cittadini a causa di un bassissimo limite di velocità. Il troppo storpia!
Grida manzoniane
L’Italia non è l’Angola, è peggio. Per quanto riguarda gli incidenti stradali, con i relativi morti e feriti (il nostro paese continua ad essere in fanalino di coda in Europa e si colloca vicino agli ex paesi sovietici): 633 incidenti stradali al giorno che provocano la morte di 14 persone e il ferimento di altre 893. La prova di forza di tutti i governi, da parecchi anni a questa parte, si è infranta sul muro dell’ideologia e della repressione a tutti costi. Non è stata mai chiesta la partecipazione degli italiani alla cultura della sicurezza. Si è proceduto con “grida manzoniane” appioppando dai 100 ai 1.000 euro per infrazioni minime, senza fare distinzione di razza o di abbronzatura, come circolare nei “giorni vietati” per motivi ecologici.
Tra boia e comico
Gli italiani sono stati costretti a cambiare tre volte, o quasi, la macchina per passare da Euro 0 a Euro 1, da Euro 2 a Euro 3, da Euro 4 a Euro 5. Vi siete chiesti perché mai adesso non ci sono più le targhe alterne o altre stronzate del genere? Merito di Obama che sta risolvendo tutti i problemi mondiali di inquinamento o solo perché ormai la gente non ha più i soldi per comprarsi una nuova vettura Euro 23? E poi con questi “Pizzardoni” è meglio prendere l’autobus. Allora, per concludere: siamo sicuri che l’Italia, con il suo “Pizzardone”, possa ancora far parte del G8 e dei paesi civili? Siamo sicuri che nessuno sia capace di incazzarsi, perlomeno un po’, contro questa “figura” che sta al limite tra il “boia” e il “comico”?
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